Capitolo 5

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Gizelle ride come una gallina, facendo oscillare i propri capelli.

"Dio smettila di ridere. Cosa ci trovi di così divertente?" Sbuffo, mescolando l'insalata all'interno della ciotola in acciaio.

"È che voglio dire. Tua figlia è perdutamente soggiogata, dall'uomo con cui stai uscendo." Continua a ridere, tenendo stretto il calice di vino rosso.

Il vino, il problema è il vino.

La guardo, sollevando le sopracciglia, con le mani sui fianchi.

"Ti prego Donna, non puoi dirmi che non è divertente! Praticamente, quante possibilità c'erano? 1 su un 1.000.000?" Segue a sghignazzare, sotto il mio sguardo severo, agitandosi come un'anguilla.

"Capisci quanto sia grave?" Sbuffo, stirando la tovaglia con i palmi delle mani.

La mia lunga coda sollettica la mia schiena, ad ogni movimento.

"Forse dovrei rinunciarci io, insomma è mia figlia G." Consulto il suo sguardo, mentre lei arriccia le labbra, puntandomi un dito contro.

"Non provarci nemmeno cara. È la tua occasione; quella di tua figlia è solo una cottarella. Donna ha solo sedici anni, gli passerà sicuramente. Invece tu non puoi assolutamente rinunciarci." Mi addita, con fare minaccioso, passandomi il calice di vino.

"Certo, ma come faccio a continuare a frequentarlo?" Mi lascio cadere sullo sgabello, sorseggiando il buon Chianti.

"Glielo nasconderai, fin quando non avrai la certezza che le sarà passata." La donna di fronte a me alza le spalle, infilando un'oliva in bocca.

"Si hai ragione."

Il rumore di passi che scendono le scale, fa si che la nostra conversazione si concluda.

Il viso giovane di mia figlia, e quello di una sua compagna di classe, sbucano nella cucina, assieme al corpicino di Kyle, che sorride sdentato non appena vede la mamma.

"Ehi, vieni qui nanerottolo." Stende le mani Gizelle, afferrando il bambino dai capello biondi e lisci, che ride dolcemente.

"Uh, che avete cucinato di buono?" Brooklyn solleva un coperchio, infilandoci il naso dentro.

"Signorina, quante volte ti ho detto di non girare scalza per casa." la riprendo, sistemando il pollo nei piatti, sotto le risatine di Lydia, l'amica al suo fianco.

Brooklyn gira gli occhi, sedendosi attorno al tavolo.

"Uh quasi mi dimenticavo." Un radioso sorriso si allarga sul suo volto giovane.

Alzo gli occhi su di lei, incuriosita, masticando la carne sotto i denti.
La giovane dai capelli scuri manda un'occhiata d'intesa all'amica, che ruota gli occhi con una risatina.

"Abbiamo fatto una foto al professore di filosofia di nascosto." Cantilena Brook, mostrando i denti bianchi.

"Non potevo non fartelo vedere, mamma credimi. È bellissimo."

Gizelle mi guarda con gli occhi leggermente sgranati, massaggiandosi la fronte; Kyle gioca con la macchinina al suo fianco.

"O-oh si, fa vedere." Porto il vino alle labbra.

Ho bisogno di bere per affrontare questa serata.

"Guarda."

Gira l'iphone ai nostri occhi, ghignando come un adolescente.

"Glie l'abbiamo fatta mentre scendeva dalla macchina, nel cortile della scuola. Avanti mamma, ammettilo è perfetto."

Dio Harry, tu sei veramente bellissimo.

Tossicchio, strozzandomi mentre Gizelle mi dà diversi colpetti sulla schiena

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Tossicchio, strozzandomi mentre Gizelle mi dà diversi colpetti sulla schiena.

"Tieni, bevi un po' d'acqua." Sussurra la donna accanto a me, passandomi il bicchiere d'acqua. La ringrazio, deglutendo il liquido.

Che situazione del cazzo.

Donna, sei una persona adulta e matura, non dire le parolacce.

"Uhm si, si è un bell'uomo." Sorrido a mia figlia, che fissa lo schermo, mordendo il labbro.

"Ma sarà meglio che non farai vedere in giro quella foto. Non potete scattare foto ai docenti, Brooky." Schiarisco la voce, spostando i piatti sporchi all'interno del lavandino.

"Si mamma, stai tranquilla. Questa foto non uscirà dal mio telefono." Prosegue a sorridere come sottoposta a droghe, fissando un punto.

"Vado un attimo in bagno, non mangiate tutto il dolce

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"Vado un attimo in bagno, non mangiate tutto il dolce." Cantileno, salendo le scale.

Sono un'attrice, dio santo.

Chiudo la porta dietro di me, appoggiandomi al muro delle piastrelle fredde e pulite.

Sfilo il telefono dalla tasca dei miei jeans stretti, sentendolo vibrare insistentemente.

     Ti sto pensando Donna.
                          Harry Styles, 9.45 p.m.

     Mi manchi. Quando ci vediamo?
                          Harry Styles 9.46 p.m.

Blind Date🔥h.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora