Chicago - ore: 10:45 a.m.
Era più di un'ora ormai che io e mio fratello vagavamo per le strade distrutte di Chicago. Non ne potevo più di stare in quella casa. Sono dovuta scappare e di certo, non avrei lasciato Matias nelle luride mani di quella strega.
Erano passati circa 3 anni da quando ci fu quella famosa guerra tra umani ed Autobot, alleati contro i Decepticon. Argh! I Decepticon! che avrei dato per ucciderne uno. La battaglia di Chicago e Hong Kong passarono alla storia e furono le più distruttive e sanguinose di tutte. A Chicago stavano ancora cercando di finire di ricostruire i palazzi e le strade. Tutto il resto fu ridotto in cenere e anche ad Hong Kong. Povera tutta quella gente che aveva perso la propria casa, la propria famiglia, la propria dignità e vita.« Taylor, ho fame. » mi chiamò Matias, svegliandomi dai miei pensieri, mentre si massaggiava la pancia.
« Tranquillo, troveremo qualcosa da mangiare...se non é stato distrutto. » gli risposi quasi ironica. Matias era solo un bambino, non volevo spaventarlo. Mentre vagabondavamo da un posto all'altro per trovare da mangiare e in lontananza vidi uno di quei Decepticon pattugliare per le strade deserte della città.
« Vieni, veloce! » tirai verso di me mio fratello per nasconderci dietro un cassonetto dell'immondizia trovato di lì.
« Perché ci nascondiamo, Taylor? » mi chiese confuso.
« Tranquillo tesoro, stiamo solo giocando. » Improvvisai il sorriso più falso che avessi mai fatto in tutta la mia vita.
« Un gioco? Che gioco?! » chiese esaltato lui.
« Non dirmi che non abbiamo mai giocato a nascondino! » esclamai con tono scherzoso.
Lui fece di "no" con la testa.
« Come si gioca? » mi chiese.
« Devi tapparti gli occhi... » e gli feci mettere le mani davanti ad essi.
« Ora conta fino a dieci. » continuai e lui obbedì.
Il Decepticon ci passò davanti agli occhi.
Presi in braccio Matias e cominciammo a sgattaiolare lontani dal Decepticon.
« Ho finito Taylor! » esclamò mio fratello.
« Continua a contare amore. » allungai il passo.
Senza accorgermene corsi sopra un ramoscello, che spezzandosi, attirò il robot verso di noi.
Il Decepticon si girò di scatto e fece brillare i suoi occhi rosso fuoco per poi tirare fuori un cannone.
Iniziai a correre come una matta mentre il Decepticon ci sparava dietro e ci inseguiva a passo lento.
Continuammo a correre finché non ci ritrovammo in un vicolo cieco.
Il Decepticon era proprio davanti a noi.
Iniziai a gridare "aiuto" in caso qualcuno mi sentisse, mentre il robot ci puntava il cannone contro.
« Perché chiedi aiuto? » chiese Matias cominciando a spaventarsi sul serio.
« Vedi amore, fa parte del gioco chiedere aiuto, così un supereroe verrà a salvarci! » gli risposi con le lacrime ai bordi degli occhi.
« Come Superman?! » chiese entusiasta.
« S-si amore, come Superman. » singhiozzai stringendogli la mano.
Cominciò ad urlare anche lui, la prese a ridere, ignaro del fatto che eravamo in pericolo di vita.
Continuammo finché non vedemmo il cannone accendersi. Chiusi gli occhi e mi strinsi a Matias, che aveva cominciato a tremare.
« Addio, umani. » disse per poi sparare.
Aprii gli occhi e vidi che il cannone non ci aveva colpiti, aveva colpito sopra di noi.
Guardai davanti a me e vidi un robot giallo combattere contro il Decepticon, era un Autobot!
« Hai visto, Matias? Ce l'abbiamo fatta! »
« Superman!! » esultò il bambino con le braccia in aria.
Poco dopo un uomo si avvicinò a noi.
« Venite! » ci disse. Lo seguimmo passando sotto i due robot che stavano ancora combattendo ed uscimmo dal vicolo cieco.
« Wow è stupendo! » esclamò mio fratello mentre guardava l'autobot vincere e distruggere il Decepticon.
« Chi siete voi? » chiesi perplessa.
« Io sono Cade Yeager e lui è Bumblebee. » rispose indicando prima se stesso e poi il gigante Autobot giallo che intanto tornò.
« I-io mi chiamo Taylor e lui è mio fratello Matias. » mi presentai a mia volta guardando prima Cade e poi Bumblebee che guardandomi fece una specie di inchino per poi fare un suono strano con la radio.
Scherzando mi inchinai a mia volta accennando un piccolo sorriso.
« Che ci fa una ragazzina e il suo fratellino per le strade ormai deserte di Chicago? » ci chiese Cade portando le mani ai fianchi.
« Ragazzina? Ho 17 anni! » ribattei infastidita, odio quando mi chiamano ragazzina.
« Appunto, una ragazzina. » ribatté a sua volta marcando la parola "ragazzina".
Sbuffai e poi guardai Matias che intanto andò da Bumblebee, incuriosito.
« Cercavamo un posto dove stare..e del cibo. »
« Ma non avete una casa vostra? »
« No, noi..siamo orfani. »
« Oh..mi dispiace. »
« Uh, non importa. » sospirai tristemente e questo fece scendere un silenzio imbarazzante.
« E se, venite a stare un po' da noi? » disse intenerito.
« D-davvero?! » sgranai gli occhi.
« Certo, perché no? Giusto Bee? »
Il robot annuì facendo un'altro di quei suoni, per poi far tornare l'attenzione su Matias.
« Ben detto! » gli rispose Yeager.
« Riesci a capirlo? » gli chiesi perplessa.
« Già e col tempo imparerai anche tu. » rispose sorridendo appena.
« I-io non so davvero come ringraziarti.. »
« Tranquilla. Dai andiamo, anche voi campioni! » disse rivolgendosi a Matias e Bumblebee.
Bumblebee si trasformò in una bellissima Camaro gialla.
(Foto sotto)Io mi misi davanti con Cade e Matias si mise dietro.
« Questa macchina è davvero bellissima. » commentai e sentii il robot fare un suono come se avesse approvato ciò che avevo appena detto.
« Non viziarlo di complimenti. » rispose sarcastico Cade.
« Dove stiamo andando, ce ne sono altri? » chiesi curiosa e anche un po' preoccupata.
« Di loro? Si, ma sono innocui tranquilla. Sono tutti autobot. » mi rassicurò.
Passò circa un'ora e finalmente arrivammo.
La "base", come la chiamava Cade, si trovava sotto terra e si apriva solo con il riconoscimento facciale degli Autobot.
Entrammo e dentro c'erano altri robot giganti, come aveva detto l'uomo.
Bumblebee frenò e noi scendemmo.
« Ragazzi lei è Taylor e lui è Matias. Avremo compagnia per un po'. » ci presentò Cade.
Indietreggiai di poco finché non sbattei contro qualcosa, mi girai e vidi Bumblebee fissarmi dall'alto con i suoi occhi azzurri.
« Ciao piccoletta io sono Ratchet. » si presentò per primo il robot verde facendomi girare di colpo.
« C-ciao.. » risposi nervosa.
« Io sono Drift. » aggiunse quello che aveva le sembianze di un samurai giapponese.
« Io sono Hound, piccola. » continuò quello un po' più...robusto degli altri.
« E io sono Crosshairs, ma tu puoi chiamarmi Cross. » concluse l'ultimo robot, anch'esso verde, che sembrava avesse una specie di mantello dietro. Fighissimo!
« Molto piacere. » risposi accennando un piccolo sorriso.
« Wow.. » rimase a bocca aperta, Matias.
« Posso Taylor? » mi chiese saltellando, indicando i quattro robots, per farmi capire che voleva andare da loro.
« Certo vai pure. » risposi accarezzandogli la testa.
« Dov'è Prime? » Chiese Cade poggiando dei pezzi d'auto su un tavolo.
« Prime? » chiesi confusa.
Bumblebee fece altri suoni ma non riuscii a capirli.
« Scusa Bee, ma non riesco ancora a capirti. »
« Optimus è il nostro leader, ha detto questo, piccola. » rispose Hound.
« Ti prego basta chiamarmi piccola, mi mette a disagio.. » Lui sbuffò tirando fuori una specie di sigaro e mettendoselo in bocca.Sentimmo il rumore di una porta e da li entrò l'ennesimo robot, solo che lui, era più grande e altro degli altri e aveva una spada gigante alle sue spalle, era blu e rosso e forse era proprio il loro leader di cui parlavano..
« Hey Prime! Abbiamo visite. » gli disse Ratchet.
L'Autobot abbassò lo sguardo prima verso di me e poi verso Matias. Era davvero molto alto.
« Lei è Taylor e lui è Matias. » aggiunse Cade indicandoci.
« Molto piacere. » dissi infine io.
« Il piacere è mio. Io sono Optimus Prime. » rispose serio. Non avevo mai visto nessuno di più serio, poi si avviò verso una stanza con una grande porta metallica.
« Ma che ha oggi? » chiese Cade aprendo le braccia.
« Non avrà ancora trovato la sua pace interiore. » rispose con aria pacata Drift.
« Hey, la smetti di parlare in questo modo? » gli chiese quasi minacciosamente Crosshairs.
« Ah chi lo capisce è bravo. » rispose poi Ratchet rivolgendosi ad Optimus.Passò qualche ora e decisi di uscire di fuori e davanti a me mi ritrovai un panorama meraviglioso.
« Allora che ne pensi, resterai? » mi chiese Cade arrivando da dietro ed appoggiandosi sulla staccionata con me.
Guardai Matias che si stava divertendo con Bumblebee e Crosshairs.
« Perché no. In fondo, dove altro potrei andare, con quella pazza di mia zia. Chissà se mi starà cercando.. » risposi con un'espressione di disgusto in faccia.
« Che è successo con tua zia? » chiese Cade guardandomi negli occhi.
« Diciamo che..come zia..non era proprio il massimo ma, non mi va di parlarne.. »
« Capisco, è ancora presto per parlare. » sospirò lui.
Intanto, Bumblebee osservò tutta la scena. In realtà sentivo il suo sguardo addosso da quando eravamo arrivati alla loro base. Continuammo ad osservare il tramonto davanti a noi....sembravano tutti così simpatici, perché non restare?
•Ehilà, spero che il primo capitolo vi sia piaciuto, a me personalmente è piaciuto molto scriverlo e spero che per voi sarà lo stesso leggendolo.
Un bacio,-Giadynaa_❤️
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𝘔𝘦𝘵𝘢𝘭𝘭𝘪𝘤 𝘩𝘦𝘢𝘳𝘵 » Bumblebee x OC [fanfiction] (IN PAUSA/REVISIONE)
Fanfiction[IN PAUSA/REVISIONE] Trama: Taylor Robinson è una ragazza che ne ha passate tante. Di solito a diciassette anni ci si aspetta di avere una vita semplice e piena di divertimento, ma lei, già a quella età, si ritrovava a prendersi cura del suo fratell...