L'aria fuori dalla serra era meno umida e più fredda.
"Cleve Backster... il nome non mi è nuovo, ma potrei sbagliare...", commentò sorprendentemente la donna. "Era un investigatore americano del secolo scorso, per caso?"
"Era un ex dipendente della CIA, per la precisione, e intorno agli anni '60 dirigeva un Istituto di ricerca a New York, istruendo funzionari di polizia sull'uso del poligrafo, il nome ufficiale della macchina della verità", annuì compiaciuto l'uomo, arricciandosi un baffone generoso, segno che aveva gradito molto l'interesse di lei per l'argomento.
"Sì, allora è la persona che pensavo", sorrise Harriet, "se non erro, quest'uomo decise di collegare delle piante al suo strumento, ricavandone risultati che sollevarono interesse in tutto il mondo".
"Interesse non è il termine esatto, miss Dixon", argomentò l'anziano:"indubbiamente i risultati dei primi esperimenti di Backster misero a rumore il mondo scientifico, ma presto si spinsero talmente avanti da provocare una violenta chiusura nei suoi confronti.
Gli venne contestata una scarsa ripetibilità degli esperimenti e fu prontamente emarginato, proprio mentre i giornali di mezzo mondo gli dedicavano titoli sensazionalistici e richiedevano interviste a beneficio della gente comune, avida di particolari da fantascienza.
Questo interesse del pubblico, naturalmente, si esaurì rapidamente e presto gli esperimenti che Backster continuò a condurre per decenni persero attrattiva. Essendo le sue teorie ripudiate dalla scienza ufficiale, le sue scoperte sono rimaste ignorate dai più ed egli stesso fu pubblicamente deriso e ritenuto un delirante, fantasioso sognatore".
"Una vicenda triste", commentò la donna.
"Alquanto, sì. Una severa lezione, per chi ritenga di sapere cose di grande importanza che potrebbero però scontrarsi con gli interessi della scienza ufficiale".
Il professore aprì la porta finestra dell'ufficio e invitò Harriet a rientrare.
"Lei giudica che quelle di Backster fossero autentiche scoperte e che la scienza le abbia negate per interessi economici?", chiese la giovane donna, sinceramente presa dall'argomento.
"Io ritengo che Backster ci abbia messo sulla strada per conoscere aspetti della nostra Terra di straordinaria importanza", le rispose il professore richiudendo la porta sul parco. "Ritengo che la comunità scientifica, in particolare quella occidentale, l'abbia respinto violentemente non per espliciti interessi economici, ma ancor peggio, perché le sue scoperte andavano prospettando la necessità di rivedere la nostra visione della vita in modo radicale.
Più che questione di soldi, credo sia stata questione di etica, di fede, di incapacità di aprirsi a una dimensione più spirituale del mondo. Backster è stato rinnegato perché apriva interrogativi sulla nostra presunta assoluta superiorità su tutte le creature terrestri".
"Questo suo discorso mi affascina, professor Murray. Ma quindi, se intendo dove esso conduce, nei tre mesi che lei finanzia gli studenti conducono esperimenti che riprendono le teorie del sig. Backster".
Il vecchio professore sorrise, dondolando il capo.
"E i precisi contorni di questi esperimenti non sono pubblicizzati", continuò la donna, "per non incorrere nella scomunica della comunità scientifica".
"La comunità è stata parzialmente informata, in verità", precisò il professore sedendosi nella poltroncina di prima e agitando una campanella.
"Posso offrirle una bevanda dissetante Miss Dixon?", chiese mentre la governante arrivava con un vassoio già pronto, su cui troneggiavano due alti bicchieri e una brocca sudata, colma di quella che doveva essere un'aranciata appena spremuta.
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Eminence
Science FictionL'indagine circa cinque misteriosi eventi conduce un anziano specialista a una sconvolgente conclusione. La scienza ufficiale lo rinnega scandalizzata e la sua famiglia ne cerca l'interdizione, per preservare il patrimonio che l'uomo sta dilapidando...