Il Calzino Rosso

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La mia coinquilina era una stronza.

Camminavo lungo il corridoio, presi le chiavi dalla mia borsa per aprire la porta; la cosa strana era che un calzino rosso era appeso alla maniglia, chi lo aveva messo?

Feci spallucce, aprii la porta e me ne pentii immediatamente.

La mia coinquilina per gli ultimi sei mesi si trovava spesso tra le gambe di una ragazza divertendosi come una maniaca; i suoni che uscivano dalla bocca della ragazza erano così espliciti e io subito mi coprii gli occhi.

La cosa peggiore?

Lo stavano facendo sul mio letto.

IL MIO.

-Ma che cazzo?!- urlò Billie girandosi verso di me e ringraziai Dio che fosse vestita, diversamente dalla ragazza che cercava di coprirsi con le mie coperte.

Iniziai a balbettare -Mi dispiace! Mi dispiace! Non volevo interrompere! Non pensavo che tu fossi ancora qui e io- -

-Non hai visto il calzino rosso, Sherlock?!- mi schernii e notai che la ragazza stava iniziando a vestirsi lentamente. -O sei così stupida da non capire che le persone mettono delle cose sulle maniglie per non far entrare nessuno?-

Non sapevo cosa dire, aprii la bocca ma non uscì niente.

-Allora?!- disse Billie -Cosa cazzo stai facendo lì in piedi?! Di qualcosa per discolparti!-

-Penso di dover andare...- disse la ragazza fermandosi di fronte a Billie. -Um, possiamo finire un'altra volta magari? Posso darti il mio numero o- -

-Vai via- disse Bil spingendola verso la porta -Non sono dell'umore-

Scioccata, la ragazza uscì dalla stanza lasciandomi da sola con la mia coinquilina. Billie non stava più urlando, si sedette alla scrivania e mise le cuffie, con i denti serrati.
Non importava cosa facessi, quella scena non voleva uscire dalla mia testa. Billie che leccava e succhiava ferocemente: solamente il suono sarebbe bastato per traumatizzare un bambino.

Sospirai, non mi preoccupai di prendere qualcosa prima di lasciare la stanza. La mia fotocamera era già nella mia borsa, insieme alle altre forniture. Avevo bisogno di far uscire Billie dalla mia testa, così presi la mia auto e me ne andai.

~

-Ci hai messo tanto- qualcuno mi spaventò quando tornai nella stanza.

Billie era in piedi con le braccia incrociate nel mezzo della stanza con un'espressione dura.

Deglutii passandole davanti per posare la borsa sul letto. Notai così che non c'erano le lenzuola rosse che avevo prima. Ma erano come quelle di Billie, grige e blu.

"Ha cambiato le lenzuola"

Sorrisi, mi sedetti e sentii un dolore alla schiena. Un consiglio? Non dormite in auto.

-Dov'eri?- mi chiese. Nonostante il tono autoritario, sentii la preoccupazione nella voce. Penso se ne fosse accorta perché si schiarì la gola -Non che mi importi, ma sei stata via ieri e oggi ed ero curiosa-

Accennai un sorriso -Fuori città- dissi solamente.

Billie si schiarì la gola per tipo la quinta volta -Fuori città?-

Sospirai -Sì Billie, avevo bisogno di svuotare la mente-

-Ok- Billie sbuffò -Comunque volevo parlarti di altre regole a cui avevo pensato di recente-

"Hai voglia di scherzare" -Regole?- chiesi alzandomi in piedi.

Roteò gli occhi -Sì, regole. Quello che hai fatto ieri era completamente fuori dal confine. So che tu vivi qui e tutte quelle stronzate, ma questo non ti permette di stravolgere la mia attività sessuale-

Immagina - Billie EilishDove le storie prendono vita. Scoprilo ora