ADESSO

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“È stata una bellissima serata ti ringrazio”
“grazie a te di avermi accompagnata”
“pensavo… che ne dici di farci un giro?” mi dice indicandomi la sua fiammeggiante moto blu.
“è un invito alquanto allettante ma… non so se è il caso…”
“ti prometto che ti divertirai e se non è così mi riterrò colpevole” dice alzando le mani
“e va bene ma torniamo prima delle tre okay?”
“sissignora!”
Così salgo di nuovo e quel senso di libertà e felicità che anche prima avevo provato, torna a scorrermi nelle vene.
Non so cosa sia quale sia il motivo per cui mi senta così viva, forse sono innamorata, emozionata o forse è solo il senso di pace che non sento da tempo. Ci sono volute le stesse emozioni che provai quando conobbi Marco a farmi sorridere. Vedo tutto sotto una luce diversa, quasi rosea. Adesso capisco cosa mi sono persa in sette mesi di tristezza. Mi son buttata giù per troppo tempo e mi sono convinta che senza di lei, niente avrebbe più avuto un senso e invece la mia serata, anche con la sua assenza, è bellissima.
Mi stringo più forte a lui mentre sfrecciamo nella notte. Dopo un tempo che mi pare interminabile si ferma sulla riva di un bel lago che mai prima d’ora avevo visto. Non è esageratamente grande, ma è cristallino, come pochi specchi d’acqua rimasti incontaminati dall’essere umano. Attorno al lago si estendono grandi prati pieni di fiori e tante lucciole si aggirano per i campi e sul lago. Mi chiedo in quanti siano a conoscenza di questo piccolo angolo di paradiso. Respiro a pieni polmoni quell’aria pulita e fresca. È così bello… vorrei rimanere qua per sempre. Perché dovrei tornare nel caos urbano e lasciare questo fantastico posto? Qua nessuno può disturbare la quiete della natura.
“bello vero?”
“non bello, di più. Mio Dio Nick ma come hai fatto a scovare questo posto?”
“quando scappai di casa e venni qua, comprai la moto e una notte non riuscivo a dormire, avevo troppi pensieri e domande per la testa, così sono uscito e ho guidato senza una meta fino a che non sono arrivato in questo posto. Quando sono pensieroso o ho bisogno di stare solo, vengo qua e mi godo la pace”
“ti capisco, fosse per me passerei il resto della mia vita qui”
“non credo che sarà possibile, ma abbiamo davanti tutta la notte per divertirci. Facciamoci un bagno, che ne dici?”
“ma non ho il costume…” rispondo imbarazzata
“beh, nemmeno io” risponde togliendosi maglia e pantaloni. Solo adesso noto un grande drago tatuato sulla sua schiena. Lo guardo meglio e vedo che non è solo un drago: è un drago composto da tanti altri animali. D’istinto lo tocco e seguo il contorno di quel bellissimo disegno. È così calda la sua pelle… mi viene voglia di stringerlo a me…
Lui si gira, mi guarda dritto negli occhi, poi, mi prende il viso fra le sue mani e si avvicina a me con calma. Quando si trova a qualche centimetro dal mio viso, mi guarda dritto negli occhi e allora chiudo gli occhi in attesa del bacio. Sento i suoi respiri che mi sfiorano il viso e poi le sue labbra si appoggiano con delicatezza sulle mie. All’inizio il bacio è dolce e delicato ma dopo si fa più intenso e caloroso. Mi faccio trasportare in quella danza lenta, ma quando fa per togliermi il vestito mi stacco.
“andiamo con calma che ne dici?”
“sì scusami è che sei così… così bella… così sensuale…ma cosa mi hai fatto Emily…” dice con voce roca, quasi spezzata.
“che ne dici allora di fare questo bagno?” chiedo cercando di cambiare argomento
“davvero ti va?” chiede speranzoso
“non te lo avrei chiesto altrimenti non credi?” così tolgo il vestito che ricade delicatamente ai miei piedi. Mi lego i capelli e mi dirigo verso la riva. Immergo i piedi e scopro con sorpresa che l’acqua non è così fredda, è addirittura piacevole. Mi immergo con calma trattenendo il respiro quando l’acqua mi raggiunge la pancia.
Mi giro in cerca dei suoi occhi ma lui non c’è. Lo cerco ovunque con lo sguardo ma è come se si fosse smaterializzato. Il cuore mi batte sempre più forte e l’ansia prende il sopravvento
“Nick! Nickolas dove sei? Rispondimi ti prego mi sto iniziando a preoccupare sul serio!” niente, nessuna risposta, così mi immergo più e più volte ma non lo vedo. Le lacrime mi rigano il viso e senza rendermene conto sono fuori dall’acqua a gridare il suo nome nella notte profonda. Poi vedo qualcosa muoversi sotto la superficie dell’acqua e i suoi capelli emergere. Esce dall’acqua ridendo come un cretino
“te la sei fatta sotto eh, dai ammettilo che hai avuto paura!”
“sei un coglione. Io mi sono preoccupata per niente. Stronzo. Sei uno stronzo. Come cazzo ti salta in mente di farmi uno scherzo simile?!”
“ei stai tranquilla, sono qui. Scusami non pensavo che ti saresti preoccupata tanto… ci penserò due volte prima di farti uno scherzo simile…” è mortificato, glielo leggo negli occhi, mi fa quasi tenerezza
“e va bene ma non farlo più. Ho già perso una persona a me cara, non posso anche te…”
“mi stai dicendo che a me ci tieni?”
“beh… so che può sembrarti stupido ma grazie a te sono tornata a sorridere. Stasera ho provato emozioni che avevo completamente rimosso dalla mia mente. Non so come hai fatto…”
“davvero ti faccio sentire così?”
“sì…” è imbarazzante ammettere che solo dopo una serata io possa dire queste cose ad un ragazzo appena conosciuto. Di solito aspetto il tempo necessario per aprirmi con un ragazzo ma con lui è diverso, sento che posso fidarmi. Sarà il suo modo di fare a rendermi cosi vulnerabile.
“anche tu mi fai stare bene. Continuo a pensare a te più del dovuto dopo il nostro primo incontro. Non so è come se mi avessi stregato. Ho avuto un paio di ragazze ma nessuna di loro mi ha mai fatto questo effetto…”
“ne sono lusingata signore” rispondo sorridendo
“fai bene” e per la seconda volta in venti minuti le sue labbra si posano con dolcezza sulle mie.

At the endDove le storie prendono vita. Scoprilo ora