Capitolo 24

47 3 0
                                    

Paulo

Le luci tenue della pista si fecero presenti mentre tutti ballavano sulla pista. Si potevano vedere varie coppie che si muovevano e altri in gruppo con amici che si godevano la serata. Stavo cercando Camille che non stava arrivando e quindi andai a cercarla.

-Dove vai?-mi chiese Agustìn.

-Non importata, tanto torno.

Andai verso il bar però non trovai la mia bionda. Chiesi alla coppia che stava lì e mi dissero che era andata via con il barrista, ma la la mia mente era dubbionsa.

-Lucas!

Esaminai la stanza però non li vidi e nulla di sospettoso. Però vidi una ragazza bionda che si muoveva frenetica sulle spalle di un ragazzo.

-Camille!

Mi misi a corre prima che fosse tardi. L'idiota stava uscendo dal bar, andai subito dietro dopo aver detto alla guardia di chiamare la polizia e poi li segui stando attento a non perderli di vista. Camille mi vidi e mi stava implorando di aiutarla. Lucas si fermò in un vincolo buio.

-Spero che tu sia preparata per una notte indimenticabile.

-Lasciami in pace! Non mi toccare!

-Sta zitta!

Dopo aver gridato ciò iniziò a colpirla. Camille cadde a terra e la vidi sanguinare. Non c'è la potevo fare.

-Perché non te la prendi con qualcuno della tua taglia?-gridai

-Guarda chi abbiamo qui! Quell'imbecille del tuo nuovo ragazzo.

-Prendi me se é necessario e lascia stare Camille.

Non mi prese sul serio e allora gli salati addosso e iniziai a colpirlo. Lui capovolse subito la situazione colpendomi più forte in viso. Ma presi di nuovo il controllo e lo misi fuori gioco. Cercai subito Camille dopo essermi pulito dal sangue.

-Mio Dio, stai bene Camille?-chiesi prendendo il suo viso tra le mani.

-Paulo, si non fossi arrivato...non so cosa avrebbe fatto.

-Non pensare a questo, ora. Quello che importa é che sei salva.

Iniziai a sentire le sirene della polizia, aiutai Camille a mettersi in piedi e li cercammo. Raccontammo a loro quello che era successo e dove era Lucas mentre la polizia prendeva nota. Quando si riprese lo portarono via.

-Vieni, Cami. Ti porto a casa.

Camminammo lentamente per la strada fino a rientrare di nuovo nel bar e cercare Carla per le chiavi, e andarcene.

-Voglio ringraziarti di nuovo, Paulo.-cominciò mentre eravamo in direzione dell'edificio.

-Non lo devi fare, Cam. Sai que puoi contare su di me, per quello che vuoi.

-Hai lasciato uscire il tuo accento argentino.-disse sorridendo.

-A volte mi scappa, non ti mento. Ha fatto parte della mia vita per tanto tempo.

-Mi piace.-si morse il labbro.

-E tu mi piaci di più, bionda. Più di quello che puoi immaginare.

Azul Cielo [Paulo Londra]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora