Si erano separati. Bucky sarebbe stato ospite di Fox, per la notte. Gli Avengers avrebbero occupato le stanze dello S.H.I.E.L.D., destinate agli agenti.
Steve e Rubina si erano recati nell'appartamento di quest'ultima.
'È una casa splendida, semplice, molto di gusto. Rispecchia l'eleganza della sua proprietaria' aveva mormorato il Capitano. Era la prima volta che ci entrava.
'Grazie' bisbigliò sua moglie.
'Vado a farmi una doccia, se non ti dispiace...mi aspetti a letto?' sudato, dopo le diverse ore di volo, aveva necessità di rinfrescarsi...e la voleva tanto!
La donna annuì, uno sguardo strano. Si spogliò ed indossò la lunga camicia da notte bianca, che utilizzava, da qualche tempo, per dormire. Agitata.
Rogers la raggiunse, i capelli tamponati solo con l'asciugamani bianco, un altro a cingere i fianchi, di cui si liberò al volo, non appena rientrato in stanza. Un durezza completa e virile spiccava sul fisico scolpito, segnato dall'abbronzatura.
'Amore, mi sei mancata...sapessi quanto...ti ho pensata ogni istante' la avvinghiò, tentando di baciarla sul collo.
Lei si spostò, leggermente.
'Che succede? Non ti va?' Era perplesso. Rubina, invece, tesa e tremava, leggermente.
'Steve...ho il corpo pieno di cicatrici. Ho perso tono muscolare e peso, sono diventata un mostro' si lamentò, gli occhi lucidi.
Certo, era una femmina tanto bella e si vedeva profondamente diversa. E solo a causa sua, rifletté lui. Si commosse, sfiorandole le labbra.
'Io ti amo, come sei...fammi vedere...faremo quello che vorrai tu, anche solo dormire...' le sollevò l'indumento, per sfilarlo dalla testa. Era nuda e, ai suoi occhi, sempre meravigliosa.
Erano brutte, le ferite, dovette ammetterlo. Punti di sutura e cicatrici sul braccio destro, all'altezza della spalla e lungo l'avambraccio. Sul bacino e la gamba sinistra. Senza contare quella sulla fronte e un'altra, che partiva dal viso, per nascondersi fra i folti capelli scuri.
Le prese la mano destra e risalì, lieve, con i polpastrelli fino all'omero, percorrendo la strada delle ferite e del loro dolore comune, con le mani unite...la sentì sussultare...'Sei la donna più bella che abbia mai visto...adesso ancora di più...'. Disegnò, per conto proprio, il limitare del capezzolino destro, il cerchio scuro che lo delineava...era diventato un spillo, sotto le sue mani...si abbassò, per mangiarlo...Rubina gemette e il Capitano aumentò la suzione, appassionato, tormentandole l'altro. L'odore di sua moglie, il profumo della sua pelle, la morbidezza della sua cute candida...le lasciò una lunga scia di succhiotti, fra il seno e l'inguine...si incuneò con le dita, in lei, che si ritrovò naturalmente ad aprire le gambe, tranquillizzata dai modi del suo compagno di vita.
Fu una meraviglia sentire la stimolazione di suo marito, che le scrutava l'intimità, le pupille dilatate, preso come sempre. Giocò con le sue carni, nel boschetto scuro e curato, lusingando, frenetico, il centro carnoso del suo fiore che si era elevato in rilievo, roseo e vellutato...ci passò la lingua, impaziente, strusciandosi appositamente con le guance...Rubina ridacchiò 'Mi fai il solletico, con la barba, Rogers...'.
'Ti lamenti ogni volta, Maxwell...smetto?' la prese in giro, i soliti piacevoli giochi, per farla rilassare.
Rubina non gli rispose, lo carezzò sul ciuffo castano, schiarito dall'acqua del mare e dal sole, e gli premette il viso verso di sé, inarcando il bacino e spalancando le cosce, in un movimento lussurioso e poco fraintendibile.
Steve ridacchiò, per dedicarsi subito a lei...la sollazzava e sollazzava se stesso. Il suo sapore, bollente, intensissimo, il suo afrore sublime...si nutrì del frutto della deliziosa intimità, dell'ambrosia dolce ed insieme salata. La donna era contenta e presa, sotto la tortura vigorosa del partner.
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Noi due, diamanti nel cielo (L'amore di Steve Rogers)
FanfictionSteve si innamora, per la prima volta nella sua esistenza, di Rubina, la donna che, per lui, metterà a repentaglio ogni cosa, compresa la carriera e la vita, aiutandolo a ritrovarsi con Bucky. Sarà proprio il Soldato d'Inverno a tentare di separarli...