Ce la farò per te.
Non appena Gwen si fece strada dentro il portone venne subito raggiunta da una donna, dall'età di suo padre circa, con un sorriso smagliante causato da dei denti perfettamente dritti e splendenti, non ne aveva mai visti di così.
-Gwendolyn!che gioia! Finalmente sei qui!- disse lei.
La cacciatrice fece una smorfia interrogativa, non sapeva chi fosse, quindi si limitó a squadrarla per bene, come faceva con tutti gli estranei.Era molto bassa, aveva dei capelli lunghi e bianchi, gli occhi grigi con delle palpebre molto scure e un colorito di pelle molto simile al suo.
La donna, notando l'espressione della ragazza, si fece scappare una piccola risata.
-Tranquilla, è normale che non mi riconosci, d'altronde ci siamo viste solo 19 anni fa.. -
Spiegó questa facendo spallucce,come se 19 anni fossero pochi.19 anni? Praticamente quando era appena nata.
Gwen ne rimase ancora più confusa, non capiva, dato che lei era emarginata dalla nascita.
-Piacere, sono Dawn, una delle tre consigliere della montagna madre!-
Esclamó porgendo la mano alla cacciatrice che fece un sorrisino turbato di simpatia.
La cosìdetta consigliera vedendo l'imbarazzo nel viso della ragazza decise di dare spiegazioni.
-Vedi..quando eri ancora piccolina sono stata io a benedire il tuo nome di fronte alla montagna assieme a tuo padre Raider.-
Spiegó Dawn in parole povere.
-benedire?credevo che gli emarginati non potessero esser "benedetti" di fronte alla montagna.-
Disse Gwen alzando le braccia sorpresa da ciò che è le era appena stato detto.
Dawn scosse la testa.
-tutti meritano di essere benedetti, per quanto alla tribù possa non andare bene.
La montagna non ti ha rifiutato quindi te lo sei benissimo meritata.-
Spiegó incrociando le braccia al petto quasi arrabbiata per quella semplice domanda.
Gwen prese a rifletterci un po' su, poi annuì.Successivamente, Dawn fece fare un giro del villaggio a Gwen.
Inutile dire che la cacciatrice si sentiva leggermente a disagio.
Aveva gli occhi di tutti puntati addosso e bisbigli che parlavano solo e solamente di lei.Ma la gente non ha niente da fare?
Si chiese in cuor suo.C'erano svariate botteghe e calzolari che vendevano armature in pelle simili alle sue che però erano state fabbricate da suo padre a mano.
C'era anche chi vendeva armi e la ragazza rimase particolarmente affascinata da un lancia corde che prima o poi avrebbe comprato.
Bambini sparsi per i preti verdi che giocavano, correvano e si buttavano nel fango emettendo strilli bambineschi che risuonavano nelle orecchie di tutti.[...]
Ad un certo punto, le due salirono per un colle circondato da casette e da posti dove mangiare.
Arrivarono al "picco" del colle dove c'era una specie di muro metallico.Gwen alzó un sopracciglio.
Veniva dai mondi di metallo? Poi perché l'hanno messo proprio qui?-questo Gwen... È il punto sacro della montagna.. -
Dawn sveglió la ragazza dai suoi innumerevoli interrogativi.
-... Una porta in metallo?-
Chiese la ragazza assai confusa.
-Si! Nessuno riesce ad aprirla! Le antiche leggende dicono che solo i guerrieri della luna sono in grado di aprirla.. -
Spiegó la donna inginocchiandosi dinanzi alla grande porta della montagna, Gwen incroció le braccia al petto.
-Guerrieri della luna?-
Chiese questa assottigliando gli occhi cobalto.
Dawn annuì solo dopo aver fatto un inchino.
-I guerrieri della luna sono...I guerrieri della luna erano del leggendari combattenti che entravano in atto solo durante il cuore della notte per non farsi riconoscere e per disorientare i nemici.
Tuttavia, questi guerrieri erano solo un mito assai lontano dalla realtà.
Si diceva anche che questi riuscissero con il solo palmo della mano ad entrare nei picchi più alti delle zone con delle porte metalliche.
STAI LEGGENDO
|The only one|
AdventureCi troviamo in un futuro post-apocalittico. L'umanità non è più quella di una volta, la nuova generazione di uomini e donne vive in tribù, come si faceva millenni e millenni orsono. Nessuno è consapevole, nessuno sa cosa è successo. l'uomo moderno...