Capitolo 3

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Passarono due mesi dalla nascita della piccola Madison, e Eleonor e Carmen erano entrambe distrutte.

Nelle ultime settimane, la bambina si rifiutava di dormire la notte, svegliandosi ogni mezz'ora.

Enrique e Dalila furono i primi a dover ritornare a Miami per non far perdere alla ragazza troppi giorni di scuola.

Dopo una settimana, anche Amanda fu costretta ad andare perché il lavoro la reclamava. Patricia e Raul si fermarono il più a lungo possibile ma, ovviamente, anche loro furono tornarono alle proprie vite a Miami.

Eleonor rimase indietro con lo studio; immaginava fosse difficile prendersi cura di un bambino, ma non pensava così tanto.

Puntuale come un orologio, anche quella notte, Madison iniziò a piangere alle due. Eleonor sbuffò, alzandosi e tenendo ancora gli occhi chiusi.

«Vado io, Eleonor» disse Carmen, alzandosi anche lei.

«No, Carm, riposati. Non deve mangiare, quindi ci penso io.»

«Ma domani hai l'esame...»

«Lo so» sbadigliò Eleonor. «Ne approfitto per ripassare qualcosa. Tu dormi, piccola.»

Carmen annuì, rimettendosi a letto, mentre Eleonor prendeva in braccio la bambina e lasciava la stanza.

«Sai Maddy, la mamma è veramente stanca. Tu non sei stanca?»

La bambina fece dei versi per rispondere alla mamma.

«No eh? Va bene, allora sai cosa facciamo adesso?»

La bambina fece altri versi per risponderle, mentre sorrideva mettendosi le manine in bocca.

«Studiamo un po' di psicologia» le sorrise Eleonor, tirando fuori i suoi libri dallo zaino. Si sdraiò sul divano, e appoggiò la bambina sul suo petto, assicurandosi che non ci fosse spazio tra il suo corpo e lo schienale, mentre, con l'altra mano teneva il libro aperto.

La bambina di addormentò subito, circondata dal calore e dall'effetto della madre. Anche Eleonor crollò pochi minuti dopo, abbandonando il libro sul tappeto, e stringendo la sua bambina con entrambe le sue braccia.

Madison dormì per tutta la notte, senza svegliarsi, saltando anche la poppata delle cinque.

Carmen si svegliò alle sette, sentendosi più riposata di quanto non si fosse sentita negli ultimi due mesi; non vedendo Eleonor a letto, si alzò per andare a cercarla, e la ritrovò sdraiata sul divano, con Madison, completamente sveglia, che però non si muoveva, come se sapesse che sua madre stesse riposando e non voleva disturbarla. Prima di prendere la bambina e svegliare la sua fidanzata, Carmen tornò in stanza a recuperare il telefono e scattò tre, quattro foto, che inviò poi nel gruppo con le sue amiche, e in quello con le famiglie Juarez Ramos.

«Maddy, mi hai rubato la mamma stanotte» le sussurrò Carmen, prendendola delicatamente dalle braccia di Eleonor. «Scommetto che hai dormito benissimo tra le sue braccia, vero? Anche io dormo benissimo, quando la mamma mi abbraccia.»

«La mamma terrà sempre le sue principesse al sicuro» sussurrò Eleonor, aprendo gli occhi.

Carmen le sorrise. «Sei sveglia Ele.»

Eleonor annuì. «Che ore sono Carm?»

«Quasi le sette e mezza.»

Eleonor si lamentò, coprendosi la faccia con il cuscino. Aveva un esame quella mattina, e doveva già uscire di casa se non voleva arrivare in ritardo.

«Ti preparo la colazione Ele?»

«Mmm no, solo un po' di caffè, per favore, Carm. Vado a farmi una doccia veloce» rispose Eleonor, alzandosi e lasciando un bacio a Carmen sulle labbra, e uno a Maddy sulla guancia.

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