Capitolo 4

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«Maddy! Vieni a mettere le scarpe.»

«Mamma non voglio andare all'asilo. Gli altri bambini puzzano.»

Eleonor rise a gran voce e Carmen le lanciò un'occhiataccia, rivolgendosi di nuovo alla bambina di tre anni che stava con le braccia incrociate al petto, con un'espressione imbronciata sul viso.

«Maddy. Non si dice.»

«Ma è vero mammina! Puzzano.»

«Tua madre ha ragione, Maddy, anche se lo pensi, non devi dirlo ad alta voce» disse Eleonor, dopo essersi calmata.

«Ma mamma! Mi dici sempre che devo essere onesta e sincera, e io sto dicendo la verità.»

«E va bene, ma ci sono delle cose che è meglio non dire, o comunque farlo usandoci un po' di tatto. Quando sarai più grande capirai.»

«Si, beh, all'asilo non ci vado lo stesso» rispose la bambina, mostrandole il broncio.

«Allora sei fortunata perché oggi non ci andrai.»

«Davvero mammina?» chiese, abbandonando il suo broncio e lasciando spazio per il suo bellissimo sorriso.

«Davvero. Andremo dal dottore.»

Il sorrise della bambina si spense subito sul suo volto, mentre Carmen guardava in cagnesco Eleonor.

Non voleva dirle subito della visita per evitare che Maddy facesse tanti capricci, ma a quanto sembrava la sua fidanzata agiva di testa sua.

«Voglio andare all'asilo. Mi sono dimenticata che oggi c'è una cosa importante che devo fare, e non posso mancare.»

«Troppo tardi baby» le disse Eleonor, prendendola in braccio un attimo prima che lei riuscisse a scappare.

«Mammina, ti prego non voglio andare. Non sono malata.»

«Lo so tesoro. Dobbiamo solo fare un piccolo controllo, non sentirai niente promesso» le disse Carmen, cercando di calmarla.

«Sì infatti, una piccola punturina cosa vuoi che sia» continuò Eleonor, mettendole le scarpe.

«Eleonor!» la rimproverò Carmen, mentre la bambina scoppiava a piangere.

«Cosa?»

«Non potevi aspettare nel dirle che dobbiamo andare dal dottore perché si deve fare la puntura?»

«Maddy ormai è grande. Vero tesoro?» disse, rivolgendosi alla bambina in lacrime. «Non sei stata tu a dirmi che volevi sapere sempre la verità, e che le sorprese cattive non ti piacciono?»

La bambina annuì, ancora in lacrime. «Però ho paura mamma...»

«Non devi piccola, perché io e tua madre saremo proprio lì con te.»

«E mi terrete la manina per tutto il tempo?»

«Certo amore» sussurrò Eleonor, baciandola.

«Anche tu mammina?» chiese ancora Madison, rivolgendosi a Carmen, che si era ritrovata ad osservare il dialogo tra le due completamente rapita.

«Sì amore, te lo prometto.»

«E poi, tra qualche ora, prenderemo un aereo per tornare dai nonni, che ne pensi?» le chiese Eleonor, recuperando le chiavi della macchina.

«Siiiiiiii» urlò la bambina, piena di gioia, saltellando.

Eleonor e Carmen si sorrisero.

Quella sera sarebbero finalmente ritornate a Miami dopo un anno che non ci mettevano piede.

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