Sei Tu?

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Dopo essere stati in giro per Milano e avermi portata a fare shopping, decidemmo di andare al mc a mangiare qualcosa poiché lui non aveva mangiato e a me era venuto un certo languorino.
Davide: ti è piaciuto il giretto?
Io: beh si, poi nessuno avrebbe saputo spiegare la città come hai fatto te. Lo prendo in giro iniziando a ridere.
Davide: ei, mi sono offeso adesso
Io continuo a ridere, non riuscendo a smettere guardando la sua faccia
Io: scusami dai, ora la smetto. Dissi continuando a ridere
Davide: dovrai farti perdonare
Io: in che modo? Chiesi.
Davide: bacio sulla guancia?
Mi alzai e poggiai le mie labbra sulla sua pelle liscia per qualche secondo. Quando mi spostai lo vidi sorridere come un bambino così sorrisi anche io di rimando.
Davide: comunque non mi hai ancora detto nulla della tua vita
Io: beh perché non mi piace parlare della mia vita, almeno non quando non conosco bene la persona. Sono stata fregata varie volte. Non ho più voglia di soffrire.
Davide: in questo siamo simili allora. Disse facendo un sorrisino
Vide che mi ero rattristata e decise di cambiare discorso.
Davide: avevo intenzione di portarti in un posto, hai tempo di venire?
Io: dipende che posto è. Dissi ridendo
Davide: un posto importante per me, mi farebbe piacere se tu venissi
Io: si ok, andiamo
Davide: perfetto
Appena usciti Davide si accese una canna, chiedendomi se avessi voluto fare un tiro. La presi e feci un tiro, lasciando uscire poi il fumo con dei cerchietti rotondi.
Davide: quando ti ho vista la prima volta non ti facevo tipa da canne
Io: come mai?
Davide: non saprei, sembri così pura
Io: pura? Mi misi a ridere
Davide: si, non saprei come spiegarlo. E comunque smettila di ridere, mi offendi così. Disse facendo la faccia da cucciolo e portandosi una mano al cuore
Io: eddai Davide, smettila di fare quella faccia da cane bastonato, mi fai morire così
Comunque non ho mai iniziato a fumare, più che altro quando sono agitata, o incazzata. Sai quando i miei si sono separati per me è stato un trauma e ciò mi ha portata a trovare sollievo nelle canne, ma mai da esserne dipendenti. Me ne facevo al massimo 4 al mese.
Davide: capisco come ci si sente. Per me non è stato il motivo per il quale iniziai a farne uso, ma anche io ho dovuto superare ciò e non è stato per niente facile. Avevo i miei a casa che per un anno facevano finta di niente, litigando ogni notte e facendo i fidanzatini la mattina. Ero piccolo, avevo 14 anni, ma mai quanto la mia sorellina che dovette subire tutto ciò. Cercai di non farle sentire tutto quel casino ogni notte, cercavo di tapparle le orecchie, di metterle qualche canzone, ma nulla. Ogni notte si spaventava, piangeva e non voleva dormire.
È per questo che ancora oggi non riesce a dormire la notte e spesso mi chiama per passarla a chiacchierare insieme. Sono stato sempre il suo punto di riferimento e per questo lei riesce a calmarsi solo con me.
Io: mi dispiace così tanto Davide, non immaginavo avessi passato tutto ciò
Davide: tranquilla baby, tutti hanno passato o passeranno qualcosa nella vita
Dopo qualche minuto di silenzio in macchina decisi di riprendere parola
Io: comunque per fortuna nessuno dei due si apriva facilmente. Dissi sorridendo, pensando a quanto mi fossi aperta con lui in così poche ore
Lui si mise a ridere e mi disse
Davide: baby, quando mi trovo bene con qualcuno mi apro facilmente. Faccio tanto il duro ma sono una femminuccia sotto certi punti di vista
Scoppiammo a ridere e dopo circa venti minuti di chiacchiere arrivammo. Non riuscì a capire dove ci trovassimo, ero confusa.
Davide: beh questo è dove nasce tutto. Dove registro i miei pensieri che poi diventano una canzone.
Io: oddio mi hai seriamente portata qui? Dissi euforica
Davide: ho fatto male?
Io: oh no, anzi
Davide: entriamo dai
Quando entrai vidi tutte le pareti ricoperte da dischi che lui o Madman vinsero nella loro carriera. Ad un tratto sentì una voce che conoscevo molto bene.
Sconosciuto: finalmente dà, ti davo per disperso. Com'è andata con la tipa? Me la devi far vedere però
Davide: ehm Pier perché non stai zitto ogni tanto?
Si girò e mi guardò con una faccia come per chiedere scusa e disse
Davide: Pier lei è Barbara, Barbara lui è Pier, meglio conosciuto come Madman
Pierfrancesco mi guardò dalla testa ai piedi e sorrise dicendo
Pier: piacere, Barbara, bella tipa comunque
Io: ehm grazie, presumo
Davide: d'accordo allora io e Pier dobbiamo registrare una canzone, ti va di ascoltarla e darci una tua opinione?
Io: si, certo che mi va. Dissi sorridendo
Mi guardarono sorridendo ed entrarono a registrare
Dopo aver cantato la canzone io rimasi incantata sulla voce particolare di Pier, era davvero bravo a rappare. Mentre stavano cantando Pier continuava a guardarmi, non facendomi capire perché lo avesse fatto. Davide uscì, si sedette, accese una canna e mi chiese come mi sembrava la canzone.
Io: era davvero bella, siete un sacco bravi a rappare, ma come si chiama?
Pier: veleno 6, fa parte del mio nuovo disco
Io: ah, è quel disco che doveva uscire lo scorso anno, giusto?
Pier si mise a ridere e mi disse che avevo ragione.
Pier: sai ho avuto qualche problema nello scrivere, non mi veniva nessuna ispirazione, quindi ho dovuto posticipare la data di uscita, però penso di aver trovato la mia ispirazione ora. Mi disse guardandomi e facendomi l'occhiolino.
Improvvisamente mi sentì accaldata e tutta rossa in faccia. Mi stava per caso prendendo in giro? Non aveva senso fossi io la sua ispiratrice. Stava insieme a una ragazza da 3 anni, a me conosceva da quanto? 5 minuti? E in più non l'aveva detto precisamente. Forse era quello che io volevo intendere.
Pier rientrò in cabina e fece partire un beat. Iniziò a cantare una canzone che non avevo mai sentito, ma era tremendamente bella. Quando smise uscì e chiese al suo producer come fosse andata e tutti iniziarono a esultare per il risultato.
Davide si alzò e andò a farsi un giro e a telefonare ad alcune persone, così Pier si mise vicino a me.
Pier: e a te com'è sembrata?
Io: bella, cioè potevi fare di meglio, ma ci sta. Dissi ridendo e facendogli la linguaccia
Lui si mise a ridere e mi disse
Pier: non troverai mai nessuno che crea queste canzoni, un misto tra rap e amore, non sembrando smielato, ma da poter dedicare comunque a una tipa.
Io: uscirà anche questa nel prossimo album?
Pier: no, dovrai aspettare il prossimo, ma ritieniti fortunata nell'averla ascoltata prima di tutti
Mi misi a ridere e gli dissi
Io: scendi dal piedistallo bello, casomai tu sei stato fortunato ad avermela fatta sentire e ad avere avuto il mio giudizio.
Detto questo mi alzai perché dovevo tornare a casa che si era fatto tardi.

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