Lavoro

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Passarono due mesi da quel giorno e di Pier non avevo avuto più notizie tranne sui social. Sapevo che era in tour in questo momento e che quindi era molto impegnato, ma mi dispiaceva che non avesse avuto nemmeno un minuto per scrivermi. Certo non lo avevo fatto nemmeno io, però era diverso, io non dovevo scrivergli. Ero troppo orgogliosa. Quando mi ero preoccupata per lui e mi aveva risposto in quel modo io mi ero tremendamente incazzata così che andai in camera mia e rimasi lì fino a quando se ne era andato.
Per il resto la mia vita procedeva alla grande. Avevo il mio nuovo giro di amicizie, mio padre mi aveva presentato la sua nuova compagna e devo dire che è molto meglio di quanto potessi credere e sperare. Con Davide invece ci sentivamo spesso, era un buon amico e consigliere. Quando non sapevo cosa fare lui c'era e gli ero molto grata.
Presi le chiavi di casa e uscì per fare un giro in centro. A casa non avevo niente da fare e avevo bisogno di uscire un pò, prendere aria mi ha fatto sempre bene. Misi le cuffiette e ascoltai tutte le canzoni che passavano. Entrai al bar in cui lavoro e salutai tutti i miei colleghi.
Samuele: ei barbara, che ci fai qui? Non è il tuo giorno libero?
Io: si ma mi mancavate molto, non posso stare un minuto senza di voi. Dissi mettendomi a ridere.
Samuele: lo so, facciamo questo effetto.
Io: si, certo. Mi dai una coca per favore?
Samuele: tutto quello che vuoi.
Passarono alcuni minuti e arrivò Francesca per il suo turno.
Francesca: buongiorno ragazzuoli
Io: salveeee
Francesca: oh barbara, dato che sei qui ti devo raccontare. Ieri sono uscita con un tipo, è davvero carino e gentile.
Io: oddio davvero? Come si chiama? Età? Racconta tutto
Francesca: si chiama Matías, è spagnolo, ha 20 anni. Siamo usciti perché ci siamo scontrati un giorno, ci siamo piaciuti e ci siamo scambiati i numeri così abbiamo deciso di rivederci ed eccoci qui insomma.
Io: prevedo già una bella storiella
Francesca: spero, ma non voglio essere affrettata
Capo: Francesca è l'ora di lavorare, non di chiacchierare.
Francesca: si, scusi, ora vado
Io: buongiorno capo, tutto bene?
Capo: a dire il vero no, ho un sacco di lavoro da fare e molti sono in ferie e non riesco a gestire i turni
Io: se vuole posso fare gli straordinari, non ci sono problemi
Capo: davvero? Oddio sei un angelo
Io: lo so, me lo dicono tutti. Quando sarebbero questi turni extra?
Capo: se non hai problemi questa sera, mercoledì pomeriggio e domenica sera
Io: oggi e mercoledì mi va bene, ma domenica avrei un impegno
Capo: si va bene, tranquilla, fai già tanto per questo locale. Casomai metterò Giada. Ora vado ci vediamo sta sera alle 18.00, mi raccomando puntuale come sempre
Io: certo

Storie|| sickmadmanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora