Il Giorno Dopo

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La mattina mi svegliai trovandomi due braccia che mi abbracciavano. Cercai di spostarle ma non ne fui in grado. Irritata dal fatto che dovessi andare in bagno mi girai e dissi
Io: Pier, togli sto braccio, devo andare in bagno
Pier fece qualche rumore, ma di togliere il braccio non ne aveva proprio voglia, così gli tirai un pugno sul braccio
Pier: ei sei impazzita? Fa male
Io: magari adesso ti levi
Detto ciò mi alzai e andai in bagno a lavarmi e prepararmi un pò
Quando uscì dal bagno trovai Pier ancora a letto. Devo dire che vederlo così sembra quasi un angioletto.
Mentre tirai fuori delle cose dalla borsa senti la sua voce
Pier: perché non vieni a letto? È ancora presto per andarsene
Io: sto cercando una cosa, adesso arrivo
Quando trovai quello che mi serviva mi feci una coda e andai a sedermi
Pier: non ti distendi? Ero comodo prima
Io: ormai mi sono svegliata, non riesco a rimanere a letto senza fare nulla
Pier: ma io ho voglia di te vicina e di questo bel letto
Io: com'è che in sto periodo mi vuoi sempre attaccata a te?
Pier: non so.. Fece una piccola pausa di riflessione. Mi piace stare con te e soprattutto vicino a te. Disse con un sorriso malizioso
Io: riesci almeno per due minuti a fare il serio?
Pier: ma sono serio
Restammo in silenzio per qualche secondo quando iniziò a parlare di nuovo
Pier: qualche giorno fa ho mollato la mia ragazza
Lo guardai incredula non capendo per quale motivo l'avesse fatto e per quale motivo me lo stesse riferendo
Io: oh.. Come mai?
Pier: mi ero stufato. Niente era come prima. Quando ci siamo conosciuti 4 anni fa c'era intesa e chimica, nell'ultimo anno zero. Andavo a letto con lei perché mi piaceva di corpo, ma non la sopportavo più. Non andava mai bene niente di quello che volevo io, non si è mai interessata alla mia musica. Cioè si l'ascoltava, ma non mi chiedeva mai se a lavoro andasse bene, se poteva ascoltare una canzone prima di tutti gli altri. Nulla di questo. E si che io non sono uno che pretende molto
Io: mi dispiace Pier
Pier: è per questo che mi sono allontanato da te per qualche mese. Volevo capire se quello che provavo per te era solo fisico o anche mentale, ma più ti stavo distante e più avevo voglia di scriverti, di sentirti. Finché un giorno ho ascoltato Davide e sono tornato da te. Io vorrei conoscerti meglio, mi piacerebbe molto. Non sono solo la parte che pensi tu, cioè anche quella, ma sono anche affettuoso, anzi direi che ne ho quasi bisogno. È per questo che ho dormito abbracciato a te.. Ti va di provarci? Non intendo dire di fidanzarsi subito, ma si frequentarci e vedere come va
Io: penso che si possa fare, ma non pensare che sarà facile come cosa, non sono una tipa semplice
Pier: lo so, ne ho avuto già una dimostrazione. Disse sorridendomi
Ora puoi venire qui vicino a me così stiamo vicini e posso abbracciarti?
Io: ma io avevo voglia di fare colazione. Dissi protestando
Pier sbuffò e mi disse
Pier: ti faccio una proposta, rimaniamo qui ancora un'oretta e poi andiamo a fare colazione, te la offro io
Io: mh, penso sia un'offerta che non posso rifiutare. Tu che mi offri cibo? Accetto subito

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