Paranoie

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Perennemente in ansia. Perennemente con la paura che le persone possano farmi del male. Perennemente paranoica, insicura, ingenua, triste, sola. La prima cosa che indosso la mattina sono i miei difetti. Non vado avanti, resto ferma.

Spesso vorrei solo chiudere gli occhi e poter dormire per qualche giorno. Non per vedere a chi importa di me, so già a chi interessa davvero. Semplicemente vorrei essere più tranquilla, più rilassata. Sono stanca delle persone. Stanca di me, stanca degli altri, stanca della scuola, stanca delle litigate, stanca di amare a vuoto, stanca di alzarmi la mattina volendo solamente tornare a letto, al riparo sotto le coperte. Sono stanca di come mi vedo allo specchio, stanca di essere valutata in base a quanto peso, a quanto sono carina. Sono stanca di essere debole, stanca di piangere, di rimanerci male per le piccole cose, stanca di quel magone che mi prende all'improvviso, di quel nodo che si forma alla gola, delle lacrime che mi pizzicano gli occhi. Sono stanca di sentirmi dire "zitta", di essere stupida solo perché non capisco un argomento di matematica, stanca di dovermi sempre sentire di troppo, un peso, fuori luogo. Stanca di vedere andare via le persone, stanca di provare a dare tutta me stessa per piacere agli altri, sono stanca di fallire sempre, stanca di non saper mai dire o fare la cosa giusta al momento giusto, stanca di non essere migliore, stanca di essere ciò che sono, consapevole che ciò che vorrei essere non lo sarò mai. Sono stanca di essere stanca, stanca di vivere una vita che cambierei dalla A alla Z, sono stanca di essere sempre trattata con sufficienza, sono stanca di non essere mai il primo pensiero di qualcuno, sono stanca di dovermi rialzare da sola ogni volta che crollo, stanca di rimettere insieme i cocci senza una mano, senza nessuno che davvero si sforzi di superare i muri che mi creo attorno. Sono stanca di essere complessata, stanca di essere paranoica, complicata. Stanca di sentirmi inutile, non desiderata, giudicata, derisa, additata.

E la gente continua a non credermi quando alla domanda "che hai?" rispondo "sono solo stanca."

Ve lo giuro, non ho niente, sono solo stanca.

So di essere forte, nonostante tutti e tutto ma cerco solo l'occasione per mostrarlo davvero.

Passi il tempo in ansia, preoccupandoti, incazzandoti, facendoti venire il fegato gonfio. Poi ad un tratto ti risvegli e ti accorgi che, improvvisamente, non te ne frega più nulla.

Preoccuparsi, voce del verbo amare.

Leo aveva il viso pallido. Avevo intuito che fosse qualcosa di importante. Dagli occhi, che parlano da soli. Lui sapeva usare gli occhi e faceva dei gran casini.

Quelle sue dannate parole "Dobbiamo parlare" mi strinsero lo stomaco.

Perché si deve per forza parlare. Non possiamo solo sederci, da soli, guardarci e lasciare che il tempo passi? Alla fine passa tutto. Tranne in quel momento: i minuti si erano ormai fermati, completamente.

- Devo ritornare a Roma. Ho da risolvere alcune cose -

- Ok. Vengo con te -

- No, assolutamente no. Non puoi entrare in tutto questo. Ti faresti male -

- Ma di cosa parli? -

- È difficile da spiegare -

- Inizia -

- Isabelle no -

- No cosa. Merda, davvero vuoi abbandonare quello che abbiamo costruito? Noi, questo vuoi? -

- Tu non capisci -

- Hai ragione, io non ti capisco. Non capisco niente di tutto questo. So solo che ti amo. Tu mi ami Leo? -

A volte le cose cambiano. Le persone cambiano. E non va come avresti immaginato, come avresti voluto che andasse. Ancora non riesco a spiegarmi il perché di quel suo silenzio pieno di grida e pianti.

- Vattene -

- Ti prego Isabelle -

- Non voglio più vederti. È meglio così -

Vorrei mettere un freno a questa mia mente che continua a pensare e ripensare a domande senza risposta, situazioni senza soluzione, situazioni passate che non possono essere cambiate. Anche quando sembra che sia tranquilla, quando sorrido e canto come una pazza, nella mia testa è in corso una guerra tra il mio passato e il mio presente. Vorrei spegnere per un secondo questa mia mente che continua a ricordarmi i motivi del mio dolore e non mi dà pace nemmeno quando dormo. Sogno i miei ricordi più brutti, le mie paure più grandi e riascolto all'infinito le parole che mi hanno frantumato il cuore. Forse, ciò che rende difficile questa vita, è che si fa in fretta a dimenticarsi dei momenti belli ma quelli brutti ti rimangono intrappolati nelle ossa e non basteranno nemmeno diecimila momenti felici per cancellare quell'istante in cui la tua vita si è fermata.

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Momento autrice:
Ciao amici, finalmente sono tornata. Ho così tante novità che voglio realizzare!
Cosa pensate del comportamento di Leonardo?
Pensate che voglia soltanto proteggerla?

Mani fredde #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora