5. Lola

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"Il destino
ha voluto legarmi
a ciò che di più grande
avrei voluto evitare"

Dopo essere tornata al bancone, la sera precedente, Dylan era così preoccupato che era andato a chiamare aiuto.
Fortunatamente nel suo cammino ha incontrato proprio Brysen, che anche lei, confusa, ha chiesto del perché la mia agitazione fosse a livelli così estremi.
Ho semplicemente mentito, raccontando di non aver digerito un cocktail.
Brysen non mi ha palesemente creduto mentre Dylan suppongo di sì.
Ho continuato a parlare con lui nonostante il lavoro e ciò che prima mi aveva detto Ryan ed ho scoperto che frequenta anche lui l'Università e studia architettura.
È un ragazzo molto estroverso e prima di andar via mi ha lasciato il suo numero di cellulare.
Ha voluto essere segnato "orsacchiotto blu" e la cosa mi ha fatto ridere per più di mezz'ora.
Prima di andar via, dopo aver terminato il mio turno di lavoro, ho notato Ryan andare via con Dovie e ciò mi ha completamente spiazzato.
Con un semplice "stasera è il tuo turno, buonanotte" e con un'occhiata gelida, Dovie ha preso Ryan per un braccio, trascinandolo fuori con sè.
Con un malessere improvviso e senza un perché, ho chiuso il locale più tardi del solito.
Ero sola, Brysen aveva terminato il suo lavoro ore prima e io avevo la mente occupata da mille pensieri.
Ed oggi,stanca e con due occhiaie davvero inguardabili, cammino con un caffè da trasporto in mano verso l'entrata della Sydney Central University II.
Mi guardo intorno e vedo l'agitazione sui volti di moltissimi studenti che probabilmente dovranno svolgere l'esame che io ho già dato qualche settimana fa.
Con solo 5 ore di sonno non penso di poter sopportare tutta questa tensione che circola in questo giardino ancora per molto.
"Lola!" Urla una voce familiare alle mie spalle e mi giro, notando con mia grande sorpresa la figura di Dylan.
"Hey, Dylan cosa ci fai qui?" Un sorriso sfocia sul mio volto quando mi prende sotto braccio, incamminandosi con me verso l'entrata.
"Non sapevo che anche tu studiassi qui! Beh, ora oltre ad avere quello stronzo del mio ragazzo e Trix, ho anche te." Mi sorride al che ricambio, colpita dalla dolcezza di questo ragazzo così tenero.
"Scusa se posso sembrarti indiscreta ma chi è Trix?"chiedo, bevendo un sorso del mio caffè macchiato. 

"Mia sorella maggiore. Però a differenza mia, studia lettere moderne." Mi ruba il caffè e beve anche lui un sorso. 

"Proprio come me e Brysen. Che anno frequ.." ma non riesco a terminare il mi discorso, perchè una figura alta e in gran forma, urla il nome di Dylan, iniziando a camminare velocemente. 

Si abbracciano in modo affetuoso e inizio a sentirmi a disagio. 

"Lola, ti presento mia sorella Trix. Parli del diavolo.." 

Scopro che Trix è una ragazza davvero molto socievole. Frequenta l'ultimo anno e ispira a diventare una professoressa di letteratura. Tutti e tre, al suono della camapnella entriamo nella nostra prestigiosa università. 

Una delle prime lezioni di questa giornata è quella di italiano, una delle mie materie preferite. 

Mi accomodo ai primi posti e prendo l'occorrente per segnare qualsiasi appunto sull'argomento che  il professore Smith abbia intenzione di spiegare. Una volta che l'aula è piena, il professore inizia a spiegare il famoso poeta Charles Bukowski,Una frase in particolare attira la intenzione  e che mi fa riflettere per il resto della lezione 

"La verità profonda, per fare qualunque cosa, per scrivere, per dipengere, sta nella semplicità. La vita è profonda nella sua semplicità"   

Una volta terminata questa lezione, corro in fretta verso l'uscita dell'aula, ma la voce del  professore Smith, richiama la mia attenzione, bloccandomi sul posto. 

"Signorina Lola, lei è a conoscenza del mio interesse sulla salute dei miei alievi."

Mi giro verso di lui, rimanendo sempre ferma sul posto e o trovo con le braccia incrociate. 

"Ne sono consapevole professore, sono solamente stata colpita da una frase che mi ha distratta per il resto della lezione. Non si preoccupi, nulla mi preoccupa in modo copsì eccessivo da non prestare attenzione alla sua lezione. MI scusi." MI giro e mi incammino verso l'uscita dell'aula, pronta ad affrontare le prossime tre lezioni. 

La mia giornata è quasi terminata, dopo aver affrontato le lezioni, ho passato il resto della giornat a scrivere il mio libro, ho chiacchierato con mio fratelo e ho aiutato mia madre e mia nonna a cucinare la cena. Essendo il mio giorno libero, ho deciso di dedicare il tutto a me. 

Tutto mi è sembrato perfetto, finchè un sms ha stravolto i miei piani. 

"Lola, domani devo urgentemente parlarti di una questione piuttosto importante. Prima di raggiungre il locale domani sera, passa al SWEET CUP al centro." 

Un messaggio di Ryan. 

"ci sarò, buonanotte"

Blocco lo schermo del mio cellulare e lascio cadere il mio corpo all'indietro, cercando di dormire, evitando a tutti icosti pensieri che riguardino Ryan.







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