Capitolo 4-Secret Paradise-Stefan

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Passai i mesi dell'autunno e dell'inverno a sbronzarmi con i ragazzi e a scoparmi ragazze a destra e a sinistra cambiandone una al giorno, mi ero messo in testa di non avere più una ragazza fissa solo una scopata e via

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Passai i mesi dell'autunno e dell'inverno a sbronzarmi con i ragazzi e a scoparmi ragazze a destra e a sinistra cambiandone una al giorno, mi ero messo in testa di non avere più una ragazza fissa solo una scopata e via.

Ogni tanto, quando il tempo lo permetteva, mi sedevo su di una panchina al parco a scrivere canzoni ed a scrivere gli spartiti, ho sempre voluto partecipare a qualche talent ma le mie canzoni le scrivevo sempre per due persone e quindi rinunciavo sempre ma rinunciavo soprattutto perchè avrei dovuto lasciare mia madre troppo tempo da sola con mio padre e questo non lo volevo, solo dio sa cosa le avrebbe potuto fare se io non ci fossi stato.

Una cosa che non avevo detto è che quando fuori c'è brutto tempo e i ragazzi hanno da fare con le famiglie io mi rifugio in biblioteca a leggere ogni genere di libro anche quelli con le materie scolastiche, sapete non mi piace essere un ragazzo disinformato sulle cose e quindi leggo molto è anche grazie alla lettura che riesco a scrivere canzoni d'amore, perchè una volta letto un libro la mia mente inizia ad elaborare le strofe delle canzoni ed anche la musica e poi è una cosa che mi piace fare.

Nella mia vita ho letto molti libri e molti di questi sono storie d'amore ma quell'amore con la lettera a maiuscola, come ad esempio ho letto After e da quel libro ho iniziato a scricere una canzone ancora senza titolo.

Le mie giornate seguivano tutte una routine specifica uscire con i The Lion, scopare con una ragazza diversa al giorno, scrivere qualche canzone e leggere libri non variavo mai di niente sempre tutto uguale e ormai piatto e con questa routine continua arrivò in fretta l'estate.

Per come giravano le finanze della mia famiglia non potemmo andare in vacanza quindi rimanemmo a Chicago.

Durate quel periodo facevo dei lavoretti per i vicini o andavo in cantiere ogni tanto quando avevano bisogno così anche da dare una mano a mia madre con i soldi e poi non le davo delle preoccupazioni ed ero utile.

Le ore in cantiere erano dure, il sole caldo, i sacchi di cemento da portare avanti e indietro, però mi aiutavano a mantenermi un fisico prestante e muscoloso e c'era anche una nota positiva in tutto questo, lavorando senza maglia facevo fermare un sacco di ragazze che mi lasciavano il numero e le quali me le scopavo quando ne avevo bisogno.

Un giorno mentre lavoravo vidi un figura femminile camminare verso di me, era Kristal, mi stava cercando per parlare e non vedendomi più venire al locale venne a cercarmi sul lavoro.

"Stefan possiamo parlare" mi chiese guardandomi fisso negli occhi "non abbiamo niente da dirci Krisyal" risposi scocciato "invece si" disse prendendomi per il braccio, si fermò qualche minuto toccando il mio braccio e perdendosi nei suoi pensieri, "cosa devi dirmi Kristal" dissi sbuffando e facendola tornare con la testa sulla terra "ti ricordi quello che ti ho detto al locale quella sera?"- mi domandò con lo sguardo di chi era innamorato perso "certo che me ne ricordo, ma ricordo anche di averti detto di non volere nessuna ragazza" risposi guardandola con uno sguardo freddo e distaccato "lo so ma io non posso seppellire questi miei sentimenti per te" disse con le lacrime agli occhi, ma perchè mai una spagliarellista si era innamorata di me mi sono sempre comportato da stronzo scopandomela per quei 10 minuti che mi servivano per svuotarmi i coglioni, "Kristal, senti tu per me sei solo una ragazza come le altre dove potermi svuotare le palle e sentirmi appagato sessualmente niente di più" dissi con tono di dispezzo.

Non doveva essere amore [sospesa fino a nuovo ordine]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora