Karma Akabane

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Sei finita nella sezione E, la sezione end.

Non puoi crederci. Ti sei impegnata così tanto per avere sopra tutte le materie, eppure non è servito a nulla.

Tutti ridono di te e ti insultano dicendo che non puoi fare nulla di utile per la società e tu fuggi dalla classe in lacrime. Ti senti un rifiuto.

Ormai i compagni che credevi essere tuoi amici non lo sono più.

*****

Corri finché non hai più fiato e ti appoggi ad un albero per riposarti.

Ti prendi le ginocchia tra le braccia e continui a singhiozzare.

'Chissà quanto saranno delusi i miei genitori', pensi.

«Guarda, guarda...» Senti dire da una voce.

Alzi la testa e vedi un ragazzo dai capelli rossi e dagli occhi gialli fissarti con uno strano sorrisetto.

Ti asciughi velocemente le lacrime, anche se esse continuano a scendere sul tuo viso, e giri lo sguardo per non vedere i suoi occhi che ti scrutano da capo a piedi.

«Come mai sei qui?» Ti chiede diventando improvvisamente serio.

«Potrei chiederti la stessa cosa.» Rispondi bruscamente.

«Non mi va di seguire le lezioni, invece tu?» Ti chiede ancora.

«Sono finita nella sezione E...» Dici pronta a vederlo allontanarsi da te chiamandoti fallita.

«Ah davvero? Allora saremo compagni di classe.» Ti risponde sorridendo.

Alzi il capo di nuovo e vedi il suo bellissimo sorriso.

«Io sono Karma Akabane.» Ti dice e il tuo sorriso si spegne mentre ti gela il sangue. «Piacere di conoscerti.» Dice porgendoti una mano per aiutarti ad alzarti. Tu la ignori e ti rialzi da sola.

«Karma... Tu sei quello che ha aggredito un alunno e un professore, giusto?» Chiedi con un filo di voce mentre sudi freddo.

Lui sorride in modo psicopatico.
«E se anche fosse?» Ti chiede per poi scoppiare a ridere. «Diamine, mi guardi come se fossi un mostro.» Dice continuando a ridere mentre tu indietreggi fino a far aderire completamente la tua schiena all'albero.

Lui appoggia una sua mano contro il tronco impedendoti di fuggire. Deglutisci a fatica mentre lui continua a sorridere.

«Tu sei un mostro.» Dici con tutte le tue forze, mentre lui ti accarezza una ciocca di capelli.

«Non sai neanche perché l'ho fatto. Come puoi giudicare una persona senza conoscerne la vera storia? Sei solo una di quelle che si crede chissà chi. Ti devo forse ricordare che ora sei nella sezione E assieme a me?» Ti chiede mentre tu abbassi il capo. «Se io sono un mostro, tu non sei tanto diversa da me.»

Sai che ha ragione e la cosa ti dà fastidio.

«Era a causa di un ingiustizia.» Comincia a dirti serio. «Avevo visto un ragazzo più grande prendersela con un ragazzino della sezione E. Non potevo sopportare quell'ingiustizia. Solo perché una persona fa parte della sezione E deve essere disprezzata e sottomessa in quel modo dagli altri? Ma per favore! Siamo tutti uguali a questo mondo, la scuola non è un luogo speciale in cui questa regola non vale.» Ti spiega mentre tu cominci ad essere d'accordo con lui. «Il resto è successo tutto in un attimo. Lui era a terra, mentre io aiutavo il ragazzino a riprendersi. Invece il professore che ho 'attaccato', come dici tu, mi ha sgridato solo perché avevo rovinato uno dei suoi studenti brillanti, e mi ha spedito nella sezione E nonostante i miei ottimi voti. Ecco, questa è la vera storia.» Conclude allontanandosi da te.

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