You're talking SH*

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"Tish! Pronta? Vai!" Sento la voce di Perris dall'auricolare.
Parte la base, chiudo gli occhi e dalla mia bocca escono le prime parole:

"I remember that day
looking at you,
thinking maybe you
should feel me too "

"Ricordo quel giorno. Guardandoti, mi chiedevo se magari tu provassi le stesse emozioni che provo io..."

Involontariamente, il mio sguardo subito cerca quello di Giordana. Nonostante sia distante un po' di metri da me e nonostante io non capisca ancora come cavolo faccia a stare lassú quando questo è il turno delle prove dei Blu. Cerco i suoi occhi, mentre continuo a cantare:

"you try to convince me and provoke me
you try to cheat on me and you broke me "

"Hai provato a convincermi e a provocarmi, hai provato a tradirmi e mi hai ferita"

Lei mi ascolta, impassibile. Queste parole le dedico pienamente a lei. A tutte le volte che mi ha fatto stare male. Al suo carattere di merda e alle sua congetture. Alla sua finta presunzione e ai modi sgarbati che ha avuto con me. A quante volte si è contraddetta quando parlava degli altri e a quando ha preferito gli altri a me e alla mia compagnia.
Ma dedico queste parole anche al primo momento in cui l'ho vista. Alla sua voce. Alla sua inconfondibile risata. Alla sua parlata romana. Al suo modo di scherzare e alla spensieratezza dei primi giorni di convivenza in Hotel. A tutte le volte che mi ha consolata nei miei momenti di difficoltá e infine le dedico questa mia canzone affinchè possa capire che la desidero, tanto. E che desidero ardentemente che lei mi ricambi.
Finisce la canzone.
Tiro un sospiro di sollievo e sorrido, abbassando la testa, imbarazzata come non mai.

*Gio's pov*
Applaudo lentamente. Il maestro Perris mi guarda e sorride.
"Giordana vuoi provare ora i volumi?"
"No tranquillo, penso vada bene cosí come ci siamo accordati. Semplicemente si ricordi della tonalitá cambiata.."
"Va benissimo, tutto salvato. Adesso però conviene che rientri, non dovresti neanche essere qui, tu.." mi accusa con un sorrisetto sospetto.
"No no ha ragione, corro via."
Tish è rimasta a fissarci lí sotto, ancora con il microfono tra le mani.
"Abbiamo finito qui?!" Chiede con la voce che rimbomba nello studio vuoto.
"Si, puoi andare in casetta anche tu. Chiamami Alberto, per favore" dice il maestro.
Scendo la gradinata e mi avvicino a Tish, la quale, nel frattempo, stava risistemando le sue cose.
Lei non mi vede (o fa finta di non vedermi), è girata di spalle.
Da dietro, accosto la mia bocca al suo orecchio, in un momento in cui fortunatamente c'erano poche persone attorno a noi, giusto qualche tecnico, qualche ragazzo dell'orchestra, Perris e altri su in regia.
Le sussurro piano:
"Ho letto la tua lettera. Ti aspetto all'uscita posteriore."

Tish si morde un labbro e sorride.
Io nel frattempo, con le mani nelle tasche del mio centogrammi nero, mi dirigo verso l'uscita facendo un cenno con la testa al direttore d'orchestra, a mo' di saluto.
Appoggiata alla maniglia antipanico dell'uscita posteriore, la aspetto impazientemente.

*Tish's pov*
Ho un sorriso stampato in viso che non va via. Non riesco a contenere le mie emozioni. Faccio un bel respiro e, preso il mio borsone, mi dirigo verso l'uscita posteriore.
Per fortuna oggi lo studio non è molto affollato.
La scorgo parzialmente, appogiata a quella porta.
Esco, quasi facendo finta di ignorarla. Mi sento afferrare la mano destra.
Giordana, decisa, mi trascina nel cubicolo proprio davanti a noi, dove ci sono vari monitor necessari per la trasmissione in diretta. La porta è socchiusa e non c'è nessuno dentro.
Entriamo, io e lei soltanto.
Io, lei e una decina di computer.
E una tazzina di caffè non finito.
Lei sbatte la porta e la chiude con il lucchetto.
"Che cazzo fai Giordana?" dico senza alzare troppo la voce.
"Stai zitta. L'hai voluto tu." Mi risponde, mettendomi a tacere.
Mi afferra da sotto le natiche e mi trascina sulla scrivania. Mi solleva leggermente mettendomi a sedere.
Ci osserviamo per svariati secondi a vicenda, desiderandoci ardentemente.
Poi Giordana appoggia le sue labbra alle mie e le apre. Le nostre lingue si intrecciano umide.
Cominciamo ad ansimare.
Lei, che sa quello sta facendo e ne va molto fiera, infila la mia mano nelle mie mutande. Ammetto di essere...eccitata.
"Questo è l'effetto che ti faccio, eh?" sussurra ridendo.
Io sono completamente sovrastata da questa ragazza. Mi inibisce. Mi conturba. Non capisco piú nulla quando sono con lei, tutti i miei piani falliscono.
In effetti mi ero ripromessa di vendcarmi, per il fatto che quella sera non mi aveva fatto godere a pieno. Ma, semplicemente, non ci riesco. Sará che mi lascio travolgere dalla passione e governare dal suo carattere deciso.
Io, piú che lasciarla insoddisfatta, vorrei solo compiacerla. E soddisfare le sue aspettative nei miei confronti.
Proprio per questo motivo mi alzo dalla scrivania e ci scambiamo di posto.
Stavolta sono io a prendere iniziativa.
"Tish cosa cazzo stai facendo?" Mi dice, quasi a prendersi gioco di me
"Shh, stai zitta tu stavolta"
Anche se faccio finta di essere esperta, in realtá sto morendo di ansia. Non solo non so da dove cominciare, ma siamo anche chiuse in un cubicolo a portata di tutti a soli due passi dallo studio.
Le sbottono la zip e comincio a baciarle i seni. Giordana continua a sorridere ma ora il suo sorriso si unisce al piacere.
Scendo piano e, seguendo il mio istinto, le abbasso i pantaloni e le metto anch'io una mano dove non batte il sole, cosí come lei ha fatto con me.
Lei non riesce a smettere di sorridere ma nello stesso tempo emette dei gemiti di piacere...questa cosa mi fa impazzire.
Ora, per vendicarmi allo stesso modo dovrei fermarmi anch'io, e invece continuo imperterrita.
Giordana mi si accosta all'orecchio, mordendolo, e mi sussurra:
"Mettine tre"

Io sono un po' sconvolta ma, come una serva al cospetto della padrona, obbedisco.
Lei geme.
Muovo le mie dita e lei si contorce sulla scrivania sempre di piú, fin quando non emette un urletto che non riesce piú a trattenere.
Sono cosí fiera di me.
Ansimanti entrambi, ci guardiamo e appoggiamo le nostre fronti l'una all'altra.

*Gio's pov*
Porca troia. E io che pensavo che lei non ci sapesse fare!
Non posso fare a meno di dirle:
"Vedo che il tuo piano di vendicarti con me non ha funzionato"
"Io sul palco desidero distruggerti. Ma quando faccio sesso con te, voglio che il mio obiettivo sia solo quello di farti godere...piú di quanto tu faccia godere me."
Sono sconvolta dalle sue parole. Non sembra quasi lei.
"Quindi mi stai dicendo che da ora in poi, oltre che ad essere in competizione sul palco saremo anche rivali quando ti andrá di farlo con me? A chi fa gode' di piú?" Chiedo incredula. Assurdo. Ho davanti a me una Tish completamente nuova.
"Io ci sto. Tu?" Mi chiede.
"Non c'è neanche bisogno di chiederlo. Preparati, Toshiba. Ti batterò anche in questo."

Sentiamo bussare alla porta del cubicolo-container. Cazzo!! Giusto in tempo!

"AO! Ma vedi npo' de anná a quel paese!" Riapri sto coso!!" Urla qualcuno.

Deve essere il tecnico che ha lasciato la tazzina a metá.
Sblocco la porta. Esco imbarazzata, Tish ancora piú di me.
"Ci hanno detto che potevamo controllare le inquadrature, quindi siamo entrate senza preavviso e per non essere importunate ci siamo chiuse dentro. Scusaci, non dovevamo."

Il tecnico (Mario, leggo dal suo cartellino) mi guarda insospettito.
"Mah, sará. Voi due nun me la racconnate giusta!!"

Sorrido. Dio benedica i romani, che non si soffermano troppo sulle congetture e le restrizioni e vivono e lasciano vivere.
Io e Tish scappiamo mano nella mano verso le rispettive casette.
La saluto.
"Ci vediamo presto." Dico.
"Si, molto presto." Dice. "Ho il presentimento che a breve prenderò quella maglia per la Semifinale"
"Te piacerebbe. Prima dovrai passare sul mio cadavere"

Tish mi alza il dito medio e rientra in casetta.

Le prove per il terzultimo serale si fanno piú intense

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Le prove per il terzultimo serale si fanno piú intense. Le ragazze hanno pochi giorni per ultimarle e dare il massimo: le squadre non ci sono piú, e il loro prossimo obiettivo è prendere la maglia della Semifinale. Ci riusciranno?

𝐓𝐢𝐬𝐡𝐚𝐧𝐚 𝐚𝐥 𝐥𝐢𝐦𝐨𝐧𝐞 🍋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora