Una visita inaspettata

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Passarono due mesi da quando Hiccup era arrivato ad Hogwarts e ormai conosceva quasi tutti e non si perdeva più così frequentemente come nei primi tempi. L'orario delle lezioni se lo era imparato a memoria, come anche il libro che tenevano in biblioteca che elencava tutte le specie di drago esistenti al mondo. Spesso andava in biblioteca con Merida e Rapunzel, giusto per cambiare un po', facevano i compiti assieme e la sera tornavano alla sala comune che erano degli stracci.

Ercole si era dato una calmata, ora non era più così severo come nelle prime settimane, anzi, per la scuola si diceva che era il miglior prefetto di tutti i tempi, in effetti lasciava sempre sgarrare a qualche regola se gli si parlava di sport. E a proposito di sport, Merida aveva cominciato a allenarsi a Quidditch, era stata presa come cercatrice per la squadra di Grifondoro dato che possedeva una vista acuta grazie a tutto l'allenamento di tiro con l'arco che praticava a casa con suo padre. Era molto brava, a volte Hiccup l'andava a vedere sugli spalti del campo e rimaneva a fare il tifo per tutti gli allenamenti. Quelli della squadra pensavano che Hiccup avesse una cotta per Merida, ma lui non sospettava niente. Non sentiva le risatine delle altre ragazze della squadra a bordo campo o le battute che rivolgevano sempre a Merida lanciando occhiate verso Hiccup sugli spalti. Erano solo buoni amici, forse più che amici. Vivevano praticamente in simbiosi. Dalla mattina a colazione, durante le ore di lezione, per gli spostamenti a scuola, fino alla cena erano inseparabili. Non li vedevi da soli se non per andare in bagno, il che era un po' strano, ma di fatto ognuno si faceva gli affari suoi. Ma non sembravano la solita coppietta segreta, che si tiene per mano di nascosto o che scappa dietro l'angolo per sussurrasi ti amo, loro ridevano e scherzavano ogni secondo della giornata, non passava attimo senza che loro commentassero la pettinatura di una punk o il fatto che quello camminava a piedi scalzi, e poi giù a ridere. Una sera avevano anche organizzato un pigiama party, chiamiamolo così, in sala comune, solo loro due per passare la notte tra il venerdì e il sabato a parlare dei rispettivi padri con annesse imitazioni, per chiacchierare del per e del diviso, per organizzare un altro scherzetto a re Giulien o per confrontarsi su che scarpe mettere se l'erba la mattina fosse cresciuta di qualche centimetro rispetto al giorno prima.

Ercole? Non diceva niente. Se ne stava seduto tranquillo sulla sua poltrona fino all'una e poi li lasciava parlare fino all'alba se volevano, perchè certi giorni rimanevano in sala comune a parlare o a farsi i dispetti per ore e ore. No stop. Inquietante, sì, ma divertente.

Merida a volte passava un po' di tempo anche con le sue amiche delle altre case o della squadra di Quidditch. A giocare con lei c'erano Felicia e Farkle come battitori e agli anelli avevano messo Fergus e come cacciatori Robin Hood e Pocahontas. Quindi molto spesso capitava che Felicia e Pocahontas la intrattenessero un po' oppure qualche lunedì usciva la sera con Rapunzel e Anna, quindi, sì, lei aveva una vita sociale normale oltre a Hiccup, invece lui no. Se non c'era Merida si inoltrava nei suoi ricordi e viaggiava all'indietro fino a Berk, a Astrid e ripensava a quello che gli mancava di più, Sdentato. Il suo migliore amico, quello che aveva sempre creduto in lui, quello che gli era sempre stato accanto, quello che con lui volava oltre le nuvole fino a toccare il sole, quello che lo proteggeva da ogni singolo insettuccio, quello che la sera si accoccolava vicino al suo letto, quello che sorrideva senza denti, lui che non lo avrebbe mai abbandonato.

Mentre lui si struggeva di malinconia nel suo letto, lei magari rideva con Rapunzel, ma fa niente, a Hiccup non interessava, anzi era contento che stesse con qualcun altro perchè capiva benissimo che lui era una specie di asociale. A parte Merida, Rapunzel, Elsa, Anna e Sid conosceva solo Jack Frost.

Quella sera, una delle rarissime sere in cui Merida aveva un appuntamento con una sua amica, Hiccup decise di fare un giro per il parco prima di rientrare in sala comune. L'aria era fresca e il sole stava per tramontare, mentre delle soffici nuvolette bianche scoprivano alcuni raggi che fendevano il portone della scuola con le loro spade di luce. Lui camminava tranquillo con le mani in tasca e strisciando i piedi tanto che le scarpe si ricoprivano di rugiada. Stava passando accanto a un cespuglio, era sempre stato lì quel cespuglio, ma ad un tratto ne saltò fuori un qualcosa che si parò davanti a Hiccup impedendogli di camminare. Per lo spavento fece un salto indietro, poi si fermò a vedere chi gli ostacolava il passaggio. Non poteva crederci, perchè era lì? Perchè aveva un'ascia?

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