Mi immergo nell'acqua calda e mi tiro su i capelli, sentendo il corpo liberarsi dal freddo della pioggia.
Prendo un gran respiro e fisso il vapore che c'è nell'aria.
Appoggio la schiena alla parete fredda e stendo le braccia lungo la vasca.
Volto la testa al soffitto...
Perché Nanami ha chiesto in quello strano modo chi era Nakajima?
Quelle due mi stanno nascondendo qualcosa, me lo sento.
E poi... Nakajima...
È timido, oppure ha altri problemi? Non fa altro che arrossire tutte le volte che mi guarda.
Mi butto sotto l'acqua bagnando anche i capelli.
Riemergo solo dal naso in su e mi guardo intorno...
Porto la faccia sopra le ginocchia e le tiro a me.
Ad un certo punto, qualcuno bussa alla porta del bagno.<Signorino, ha finito? Ci sono i suoi al telefono. >
Sbuffo e poi schiocco la lingua: ci mancava anche questo.
Mi alzo, afferro un asciugamano e me lo lego alla vita mentre un altro lo uso per asciugarmi i capelli.
Esco con l'asciugamano in vita e quell'altro sulla testa e vado da Tanaka.
Mi tende il telefono fisso, io lo prendo e lo appoggio all'orecchio.<Sì?>
<Ryu. Da quanto tempo! Come stai?>
Alzo gli occhi al cielo.
<Bene, mamma. Cosa c'è?>
La sento parlare con qualcuno in sottofondo, poi si rivolge di nuovo a me.
<Io e tuo padre pensavamo di venire a farvi visita uno di questi giorni.>
Tanaka mi porta una camicia e mi fa girare.
Prende un altro asciugamano e si occupa di asciugarmi la parte superiore del corpo.<Veramente sarei impegnato. Siamo quasi alla fine del primo quadrimestre, devo preparare tutti i compiti. Non è fattibile.>
La sento sbuffare, intanto infilo una mano nella camicia.
Poi scambio il telefono di orecchio e metto anche l'altro braccio.<Ma è tanto che non vi vediamo... non puoi fare un'eccezione?>
Sento Tanaka che mi aggancia la camicia.
<Non posso mamma, ora devo andare, saluta mio padre da parte mia.>
Riaccatto senza darle il tempo di rispondere.
Guardo Tanaka che era intento a sistemarmi la camica.
Sogghigno attirando la sua attenzione.<Di solito ero io che ti sistemavo...>
Scuote la testa e cerca di nascondere un sorrisino anche lui.
<Direi più che vestirmi, mi spogliava...>
Alzo un sopracciglio.
Finisce e mi da un piccolo colpettino sul petto accennando al fatto che ha finito.<Le ho preparato l'intimo e i pantaloni, vada a sistemarsi.>
<Ma come, non mi aiuti tu?>
Ignora completamente la mia affermazione e si dirige in cucina ad apparecchiare.
Inizio a salire le scale per poter andare in camera mia.
Le due sorelle escono dalla stanza degli ospiti che viene usata da Akane quando dorme da noi.
Mi passano accanto ridacchiando fra loro.
Alzo gli occhi al cielo e le ignoro, entrando in camera.
La trovo vuota: magari Nakajima ha già finito di fare la doccia.
Prendo dal letto i vestiti che mi ha preparato Tanaka e li indosso.
Lascio cadere l'asciugamano e mi lancio sul letto.
Chiudo un attimo gli occhi e mi rilasso nel silenzio.
Una porta si apre e, quando mi giro, vedo Nakajima accanto alla porta del bagno senza nulla addosso.
Aveva un accappatoio davanti che lo copriva.
Noto una gocciolina che cade dai capelli ed arriva alla clavicola.
Le sue braccia che tengono l'asciugamano sono più piccole e sembrano più fragili di quanto immaginassi.
Si accorge di me, dopo che ha chiuso la porta del bagno.<Professore?>
Le sue guance si colorano di rosso e distoglie di nuovo lo sguardo.
Sospiro e mi giro dall'altra parte.<Fa come se non ci fossi...>
Chiudo gli occhi.
All'inizio c'è silenzio, poi sento dei passi e qualcuno che muove dei tessuti.
Continua per poco, ma mi rilassa e rimango lì, immobile.
Poi dei passi leggeri aggirano il letto.<... è sveglio?>
Fingo di non sentirlo e continuo a tenere gli occhi chiusi.
Ancora dei fruscii, poi una mano si posa sulla mia guancia.
Un tocco gentile, delicato...
E lo riconosco subito: è lo stesso di quando ero in uno stato di dormiveglia.
Afferro il polso di Nakajima ed apro gli occhi, ritrovandomi il suo volto a pochi centimetri di distanza.
Spalanca gli occhi e cerca subito di scappare alla mia presa, ma io continuo a tenergli il polso.<Quindi eri tu... sei stato tu a coprirmi quando mi ero addormentato in classe...>
Le sue guance diventano ancora più rosse.
Non dice nulla.
Gli lascio il polso e lui si allontana, mentre io mi metto a sedere.<Ohy. Perchè non parli? Mica ti mangio.>
<...non credevo si fosse accorto della mia presenza...>
Sussurra, massaggiandosi il polso che stava diventando leggermente rosso.
Mi alzo e mi avvicino a lui guardandolo dall'alto in basso.
Noto che una chiazza si stava formando sul ginocchio e senza dire nulla, tiro su il pantalone.
Noto una piccola sbucciatura che stava sanguinando.<P-professore... >
<Sarà meglio disinfettarla.>
Prendo un kit del pronto soccorso che ho in camera e ritorno accanto a lui.
Inizio a medicare il ginocchio e subito mi afferra la mano.<Brucia, lo so... Stringi i denti, ho quasi finito.>
Alla fine finisco di medicarlo e gli metto un cerotto a coprire il ginocchio.
Alzo la testa e noto che mi stava osservando.
Ma non appena incrocia il mio sguardo, sposta la sua attenzione da tutt'altra parte.
Mi alzo e rimetto il kit apposto, poi ritorno da lui.
Mi siedo e rimaniamo in silenzio, io che fisso il soffitto e Nakajima che si tortura le mani.
Giro la faccia verso di lui.<Come mai mi hai accarezzato la guancia, quella volta?>
Angolo autrice
Tanto per dire: volevo introdurre la mamma, ma alla fine ho cambiato idea.
Niente, sono più libera perché sono a casa, però mia nadre vuole socializzare e mi porta fuori (ti voglio bene mamma💕)Essendo in vacanza ho iniziato a guardare anime nuovi:
IERI HO FINITO INAZUMA ELEVEN ARES.
E non so decidermi se mi è piaciuto o no😅😂Boh, voi lo avete visto?
Vi saluto :3
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"C'è un errore nei miei calcoli" - Boyxboy- [Completata]
RomantikUscita versione revisionata Ryunosuke Inoue, un professore di matematica con un passato alle spalle che continua ad influenzarlo dalle scuole superiori. Con le sue amiche, condivide più di un segreto, uno dei quali è l'essere attratto da persone d...