-Capitolo 10-

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<Signorino! Signorino sveglia!>

Tanaka continua a bussare alla mia porta, senza però avere successo.
Ieri ho chiuso a chiave la porta e sono rimasto in camera tutto il tempo.
Lo stesso ho fatto sabato...
Non riuscivo a togliermi dalla mente quel ragazzino...
Mi alzo dal letto e mi sistemo, mettendo un po' come mi viene la cravatta.
Tanaka aveva smesso di urlare e non so cosa stesse facendo dietro la porta, forse cercava le chiavi...
Apro la porta di camera ed esco.
Tanaka mi fissa un attimo, poi mi sistema la cravatta senza dire nulla.
Mi fa passare e mi accompagna in cucina.
Erano già le 7 e 20...
Mi siedo e bevo con riluttanza il mio caffè.
Umeko mi fissava preoccupata, mentre fissavo il posto vuoto davanti a me.
Nanami aveva da lavorare, proprio oggi che avevo bisogno di lei...
Mi alzo e vado a scuola alla velocità di un bradipo.
Arrivo che mancano solo 20 minuti al suono della campanella.

<Buongiorno, professor Inoue. Oggi ha fatto tardi... strano da parte sua.>

Akane era al suo posto e parlava con qualcuno.
Era un ragazzino dalla chioma marrone e la pelle molto chiara.
Mi drizzo subito e lo vedo meglio: Nakajima!
Akane, a sentire il mio cognome si gira verso di me e subito si alza.

<Ryu!>

Sposta Nakajima e viene verso di me: cerca di camminare veloce, ma coi tacchi non le riesce.
Nei suoi occhi leggevo qualcosa:

"Dopo dobbiamo parlare."

Ma poi i suoi occhi mi iniziano a scrutare ed il suo sguardo diventa subito preoccupato.
Mi da una pacca sulla spalla e mi prende la valigetta, portandola alla mia scrivania.
Si siede alla sua e torna a dare attenzione a Nakajima.

<Ne parliamo dopo scuola, vai ora, che la campanella sta per suonare.>

Nakajima annuisce e mi passa accanto per uscire, senza degnarmi di uno sguardo.

<Quindi lo sai già?>

Akane annuisce, guardando i fogli della sua lezione.

<E io che pensavo di poterlo tenere ancora segreto...>

Appoggio il gomito sul tavolo tenendomi la testa.
Akane ridacchia e si alza per andare a lezione.

<Dai prof. lo sai meglio di me che io so tutto.>

Mi alzo anch'io e vado in classe.

[...]

Aspetto al corso come sempre.
Dopo ormai un'ora che aspetto, qualcuno apre la porta.
Mi giro e mi ritrovo il capoclasse della 3^A, Yoshida.

<Ah, finalmente è arrivato qualcuno.>

Sbatto i fogli contro il tavolo e mi sistemo la cravatta.
Yoshida mi viene davanti e mi fissa in tutto ciò che faccio.

<Allora?>

<Le avevo detto che dovevo parlarle.>

Alzo un sopracciglio, poi mi ricordo di venerdì e mormoro un "ah"...

<Scusami, me ne ero dimenticato. Ho tante cose per la testa in questi giorni..>

<Vorrei dirle che gliene parlerei un'altra volta ma...>

Volta un attimo lo sguardo verso la porta, poi lo riporta a me.

<... ma non penso avrò di nuovo un'occasione come questa.>

Appoggio la schiena allo schienale della sedia, sospirando.
Mi gratto dietro il collo, cercando di capire di cosa vuole parlare.

<Se è una cosa importante, dillo e basta. Inutile girarci intorno... o che ne so, rimandare la data di quando lo dici.>

&quot;C'è un errore nei miei calcoli&quot; - Boyxboy- [Completata] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora