-Capitolo 11-

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<E' per Nakajima, vero? E' per questo che non mi vuole vero?>

Mi giro subito e lo fisso alzando un sopracciglio.

<Anch'io sono di famiglia ricca, sa? Ho potuto fare delle ricerche su di lei. So benissimo che è gay e finge di essere sposato. So benissimo che si diverte a giocare coi sentimenti delle persone... e non mi interessa. Con me può farlo.>

Alzo di poco il mento e lo fisso dall'alto.
Poi riabbasso la faccia e lo guardo negli occhi.
Questo ragazzino...
Quanto sa?
Che abbia scoperto veramente tutto su di me?
I suoi occhi azzurri mi portano alla mente la faccia di una ragazza.

<Yoshida... tu sei il fratello di Arisa Yoshida vero?>

Il suo sorriso scompare subito ed abbassa lo sguardo.
Incrocio le braccia e sogghigno.

<Ora si spiega tutto. Vuoi vendicarti di tua sorella no? Per quella faccenda del matrimonio combinato...>

<No! Lei mi piace veramente!>

Alza lo sguardo.
Aveva gli occhi lucidi e stringeva i pugni.

<Mia sorella non c'entra nulla...>

Tengo ancora le braccia incrociate e
guardo da capo a piedi questo ragazzo.
Qualunque siano i suoi sentimenti, non accetto il fatto che abbia ficcanasato nella mia vita privata...
Schiocco la lingua sul palato...

<Sai che potrei denunciarti per stalking vero?>

Vedo che spalanca gli occhi dalla sorpresa.
Stringe ancora di più i pugni, poi prende un grande respiro e si calma.
Un piccolo sorriso, quasi sadico, si forma sulle sue labbra.

<Ed io posso benissimo denunciarla per omicidio...>

Le braccia mi cadono lungo tutto il corpo...
I miei occhi si spalancano e la bocca rimane aperta, senza far uscire un suono.
Lo fissavo quasi incredulo.
Cosa ne sa lui di quella faccenda?
Ha fatto proprio delle buone ricerche... quasi.

<Eh sì... ho saputo da fonti certe che un ragazzino di nome Eiji è morto dopo che è stato con te su un tetto.>

Il suo nome...
Quel nome...
Sentirlo pronunciare dalle sue labbra mi fa quasi rabbia, ma invece che alzare i pugni, mi calmo.

<E tu pensi che la polizia creda ad un ragazzino?>

<No, ma indagheranno. Questo è sicuro.>

Sogghigno, nascondendo la mia preoccupazione.

<Parla, tanto scopriranno che hai torto. Eiji si è suicidato da solo, non l'ho ucciso io.>

Già... perchè avrei dovuto uccidere l'amore della mia vita?
Ancora mi chiedo perchè l'abbia fatto...
Eravamo così felici insieme...

<Io posso ricattarla... ma non lo farò, alla condizione che lei accetti di stare con me.>

<Come hai già detto, anch'io sono di famiglia ricca. E se proprio lo vuoi sapere la mia migliore amica è un avvocato veramente molto in gamba. E se pensi che i genitori di Eiji pensino che io abbia ucciso loro figlio, ti sbagli di grosso: sono stati i primi a difendermi. Ovunque tu voglia colpire, io ho una difesa. Sei solo un ragazzino, non rovinarti la vita venendomi dietro.>

Lascio Yoshida in mezzo alla stanza, mentre mi avvio verso l'uscita della porta.
Appena esco, mi ritrovo due persone appoggiate al muro, due persone che conosco bene: Akane e Nakajima.
Quest'ultimo aveva gli occhi spalancati dalla sorpresa, mentre Akane stava ferma immobile a fissarsi le scarpe.

&quot;C'è un errore nei miei calcoli&quot; - Boyxboy- [Completata] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora