Capitolo 3.

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La BMV nera sfrecciava tra i palazzi di Scampia suscitando stupore tra i ragazzi. Giulia, non ne aveva ancora parlato con nessuno, se non con Greta e Sofia, riteneva che però, anche i ragazzi del posto dovessero saperlo qualora Gionata, era arrivato a Scampia per vederla.
"Ragazzi, dobbiamo parlare" inizia Giulia richiamando l'attenzione dei ragazzi.
"Io e Gionata.." fece un sospiro, "stiamo insieme." affermò subito dopo.
La ragazza suscitò curiosità e soprattutto invidia tra i membri del suo gruppo. I ragazzi erano increduli, le ragazze d'altro canto le davano contro, ma Giulia era consapevole che prima o poi, avrebbe dovuto farlo.
[...]
La BMV si fermò sotto casa di Giulia, la ragazza in preda alla felicità fece le scale a due a due. Aprì la portiere e si fece scappare un sorriso sincero, il ragazzo ricambiò.
"Mi sei mancata" disse Gionata in un sussurro, quasi impercettibile, girandosi verso di lei e sorridndo.
"Ah si?" ammiccò Giulia provocatoria.
"Si!" confermò il ragazzo.
Il ragazzo, non smise di sfrecciare con la sua auto.
"Che hai intenzione di fare stasera?" chiese il ragazzo non sapendo che direzione prendere.
"Passeggiata romantica a Napoli?" suggerì la ragazza.
"E passeggiata romantica sia!" confermò il ragazzo.
I due ragazzi cantavano a squarciagola in macchina, divertiti, si sentivano così tanto bene insieme, sembrava quasi che il loro legame fosse indissolubile.
"Coglione, guarda dove vai!" urlò divertita Giulia ad un errore di Gionata accendendosi una sigaretta.
"Mora, taci!" scherzò Gionata posando una mano sulla sua gamba.
Gionata scese dalla macchina e si precipitò ad aprire la portiera a colei che ormai, era la sua ragazza. Giulie le sorrise. D'improvviso le sembrava così facile sorridere spontaneamente.
"Andiamo al mare?" chiese Giulia.
Gionata, non togliendosi il sorriso dalle labbra fece cenno con la testa. I due ragazzi, non curandosi del freddo, si accoccolarono l'uno all'altra sulla sabbia. Giulia guardava sognante il mare, Gionata con lo stesso sguardo, guardava lei. Pensava a come Giulia, le avesse fatto tornare quella voglia di amare che gli sembrava svanita nel nulla gli anni indietro.
"A che pensi?" chiese Gionata, continuando a guardarla.
"A com'è strano questo destino" afferma Giulia.
"Che intendi?" domandò confuso.
"Ho sempre pensato che il destino non esistesse, o meglio, non ho mai pensato che qualcuno abbia scritto il destino. Ho semplicemente sostenuto da sempre che sei tu il pilota del tuo destino, te lo creii tu attraverso le scelte che fai, le strade che intraprendi. Stasera, non mi spiegavo esattamente quale scelta io abbia fatto, per averti qui con me." spiegò la ragazza.
"Non posso dirti lo stesso, perchè sono sempre stato dell'opinione che il destino non esistesse. Però posso dire che seguendo il tuo ragionamento, qualunque sia la scelta che tu abbia fatto per arrivare a me, mi ha reso felice di te!" disse il ragazzo con modestia.
"Coglione" ridacchiò Giulia alzando gli occhi al cielo.
I due ragazzi erano lì, uno avvinghiato all'altra, a sentirsi il tempo scivolarsi addosso con la leggera brezza marina sul volto.
"Ti prego vieni a dormire in hotel con me!" la supplica Gionata.
Dopo qualche titubanza Giulia accetta.
[...]
'Mamma, stasera dormo da Arianna.
I ❤️ u' 
Digitò velocemente Giulia, aspirando l'ultimo tiro della sigaretta e salendo in macchina. Non ci misero molto ad arrivare in hotel.
Giulia si gettò sul letto a peso morto, Gionata la seguì a ruota. Girò gli occhi verso di lei ed iniziò ad osservarla.
"Cazzo vuoi?" chiese scherzosa la ragazza
"Sei bellissima." affermò dolcemente Gionata.
Giulia avvicinò le sue labbra a quelle del ragazzo. I due ragazzi si persero in un bacio che di casto, non aveva nulla. Le mani di Gionata scivolano sotto la maglietta della ragazza slacciandole delicatamente il reggiseno, la ragazza sussulta per i brividi e presa dall'eccitazione, senza pensarci troppo sfila la maglietta a Gionata, facendola ricadere sul pavimento. L'intimo della ragazza volano da qualche parte nella stanza, la stessa fine faranno successivamente quelli di Gionata. I due si nascosero sotto le coperte e fecero l'amore. Nient'altro contava al di fuori di quella camera d'albergo, di quel momento, dei loro sentimenti.
"Potrei dirti una marea di cazzate, però potrei essere sincero e dirti che quando finiamo per scopare, non è una sensazione che mi appaga solo a livello sessuale, come succede con le altre. Quando io e te scopiamo, si tratta di vero amore. Sono felice e amo sentirti così unita me" rivela sinceramente il ragazzo dopo essersi alzato dal letto.
Giulia le sorride intimidita, nessun altro prima di lui, l'aveva fatta sentire così tanto amata.
Giulia si accoccolò al petto di Gionata ed entrambi caddero in un sonno profondo, non desideravano nient'altro.
La luce fioca del mattino trapelava dalla finestra facendo svegliare i due ragazzi.
"Dai alzati scemo!" urlacchia Giulia, prendendo a cuscinate Gionata.
"Cogliona, ora mi alzo e vedi" urla Gionata dall'altro canto con tono minaccioso, ma divertito.
Iniziarono a rincorrersi per tutta la stanza, Gionata raggiunse la ragazza, ci fu un momento di sguardi, successivamente un bacio.
"Ti amo" pronunciò le fatidiche parole Gionata con convinzione.
"Ti amo anch'io Gionata.." pronunciò intimidita, ma fin troppo sincera Giulia.
Un lungo bacio seguì quelle dichiarazioni, fino a ritrovarsi sotto le coperte. Di nuovo.
[...]
"Dove mangiamo?" chiede affamata Giulia.
"Ci cibiamo dei frutti dell'amore" rispose ammiccante Gionata.
"Stronzo, pensi solo a quello" si lamentò la ragazza alzando gli occhi al cielo.
"Semplice e scontato, andiamo al mc?" propose Gionata
"No, sushi!" affermò la ragazza illuminandosi.
Entrarono al sushi, si accomodarono e presero le ordinazioni.
"Oh, smetti di guardare il culo alla cameriera?" sbottò infastidita Giulia.
"Gelosa?" ridacchiò Gionata.
"No, è una questione di rispetto" farfugliò Giulia mantenendo il tono di prima.
"È più sodo il tuo!" ammiccò Gionata susseguito da un occhiolino.
"Vaffanculo".
[...]
"Quando ci vedremo di nuovo?" chiese malinconica Giulia poggiandosi sulla spalla del ragazzo.
"Presto, Juls" affermò Gionata baciandole la fronte.
"Già mi manchi" ammise
"Anche tu, ma ti assicuro che presto sarò qui, promesso." sorrise Gionata
Il momento di salutarsi era giunto.
Giulia chiuse la portiera dell'auto malinconica lasciandosi alle spalle la BMV nera.
Trascinò la valigia fino a sopra.
"Sono arrivata!" urla sbattendo la porta.
"Signorina, era ora!" esclama con un tono autoritario la madre, piazzandosi davanti, "siediti. Dobbiamo parlare" aggiunse subito dopo.
Giulia confusa spostò leggermente la sedia poggiata al tavolo e con poca delicatezza si sedette.
"Che ho combinato ora?" sbuffa arresa.
"Dove sei stata stanotte?"
"Da Arianna" risponde ovvia Giulia.
"Ah si? Da quanto precisamente state insieme?" chiede la mamma, già al corrente della situazione.
"Chi? Io ed Arianna?" ridacchia la ragazza
"No, tu e questo 'Sfera Ebbasta'!" risponde la signora, spiazzando completamente Giulia
"Mamma, che dici?" farfuglia Giulia
"Pensi che io non lo sappia? Non sono stupida Giulia. Da quanto state insieme?"
"Da quasi un mese" afferma Giulia con nonchalance.
"Da quasi un mese, e pensi già ad andare a dormire da lui? Ma io dico, tutt'apposto?" sbotta severa
"Che cazzo vuol dire?"
"Vuol dire che non è bello darla al primo che passa" risponde nervosamente la signora
"Il primo che passa? Mi hai preso per una puttana forse?" urla Giulia, scappandosene in camera e sbattendo la porta.
Gionata, per Giulia non era di sicuro il 'primo che passava'. Gionata era l'unico che da sempre le ronzava in testa, nonostante faceva fatica ad ammetterlo.
Immersa nei suoi pensieri, Giulia apre Instagram. Foto sue e di Gionata, scattate oggi, ovunque. Ormai tutti erano al corrente della notizia, molto probabilmente è stato proprio instagram, a svelare tutti i particolari ad Irene, sua madre.
Uno, due, tre squilli..
"Juls!" urlacchia felice il ragazzo
"G. instagram è pieno di noi, ci sono le nostre foto ovunque" lo aggiorna
"Cazzo. Dovevamo sapere che prima o poi sarebbe andata a finire così Juls, stai calma. Ti amo e ti assicuro che non ho paura di mostrarlo alla gente."
Giulia sorride, è sempre così tra loro due.

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