**il capitolo contiene delle scene forti!😏**
La sera scende lenta tra i palazzi, i ragazzi sono ancora lì a chiacchierare come ai vecchi tempi.
"Oi ragaa" urlacchia qualcuno alle loro spalle.
Tutti si voltano, mettono a fuoco la figura e rimangono stupiti.
"Luca!" urla sorridendo Giulia rivolta verso la figura.
La vita lì purtroppo, è così. Non sai mai bene cosa ti aspetta, potresti passartela liscia e continuare il tuo lavoro per le vie oppure essere scoperto e stare qualche anno al fresco, come era successo a Luca.
"Piccola" urla il ragazzo prendendo in braccio Giulia.
Luca è stato il primo amico di Giulia in assoluto, si può dire che vivevano la loro vita in simbiosi. Giulia supportava Luca per quanto riguardava la musica e Luca lo faceva per quanto riguardava youtube. Sono passati dai quartieri più belli di Salerno a Scampia, sono cresciuti e si sono fatti forza insieme.
"Mi sei mancato" strilla la ragazza stringendolo più forte.
"Anche tu" ricambia il ragazzo con lo stesso entusiasmo.
"Ho troppe cose da raccontarti, saliamo" ordina Giulia.
Arrivarono fino all'ultimo piano del palazzo, non era cambiato nulla. Giulia, da quando era costretta a convivere con l'assenza di Luca non aveva messo più piede in quel posto. La ringhiera nera rovinata dalle scritte e dalla ruggine, il monumento in pietra che i due ragazzi, cercavano ancora di comprenderne l'utilità, i mozziconi delle sigarette mai tolti, le pareti rovinate. Giulia aveva impressa nella sua testa l'immagine di quando avevano trovato per caso quel posto e riuscirono a farlo diventare parte di loro.
"La mia felpa cazzo, ridammela" urlacchia il ragazzo alzando gli occhi al cielo
"Vienitela a prendere" ride Giulia iniziando a correre per le scale
Giulia si fermò di scatto quando vide un'ultima rampa di scale, non sapeva della sua esistenza. Il cartello davanti ad essa diceva che non era accessibile, ma loro due morivano dalla curiosità di vedere quegli ultimi scalini dove portarono.
"Saliamo?" chiese Giulia carica di adrenalina.
"Saliamo." confermò Luca.
Un balcone malandato comparì difronte a loro permettendogli di vedere lo spettacolo stupendo del tramonto. I ragazzi uscirono fuori da quel balcone, tutto gli sembrava magico decidendo così, che da quel momento in poi, quel terrazzo all'ultimo piano del loro palazzo sarebbe diventato il loro rifugio.
Quel posto lì aveva visti crescere, aveva visto Luca scrivere un milione di canzoni e Giulia progettare troppi video vedendoli arrivare poi al successo. Luca però, per colpa di un casino combinato fu costretto a lasciare Scampia per essere trasferito a Poggioreale e farsi qualche mese al fresco.
"Mi sono messa con Sfera" lo spiazza Giulia.
"Sfera? Gionata?" chiede incredulo.
"Si" conferma.
"Ma che ti dice il cervello? Un po' che ti lascio da sola inizi a combinare casini" la ammonisce.
Giulia lo guarda confusa.
"Sappiamo tutti chi è Gionata, c'ho lavorato insieme e te lo posso confermare, non è in grado di uscire con una ragazza per più di un mese" sbotta Luca.
"È cambiato Lù" comunica la ragazza
"Cazzate" farfuglia, "Gionata non è il tipo da relazione seria" aggiunge dopo.
"Vaffanculo" sbotta acida Giulia.
"Sei però sei felice tu, va bene così" confessa Luca.
Dopo qualche ora tra racconti e risate, Giulia e Luca decidono di passare un po' di tempo con gli altri. Mentre scendevano le scale, il telefono di Luca interruppe la conversazione.
"Chi era?" chiede Giulia dopo che l'amico ripone il telefono in tasca.
"Charlie, domani salgo a Milano per registrare" risponde tranquillamente Luca.
"Ed io ho voglia di farti compagnia" ridacchia Giulia.
"Sappi una cosa" il ragazzo le si para davanti, "se Gionata sgarra, è finita" dice in tono minaccioso per poi riprendere a scendere le scale.
[...]
Finalmente Giulia e Luca arrivano a Milano, si incamminano entrambi verso lo studio dove ad aspettarli c'è Paolo.
"Gionata?" chiede Giulia.
"Non sapeva che venissi" risponde Paolo.
"Si lo so, volevo fargli una sorpresa e pensavo di trovarlo qui" spiega un po' intristita la ragazza.
"Potrebbe essere a casa" fa spallucce Paolo.
Giulia decide di andare alla ricerca del suo fidanzato, percorre la strada verso casa di Gionata e con grande stupore lo cattura con il suo sguardo mentre scende le scale.
"Ehi Sfera" lo saluta rimanendo alle sue spalle.
Gionata si gira stranito e sorride inconsciamente alla visione della ragazza.
"Amore!" esclama salutandola.
Le regala un bacio e lei è pronta ad approfondirlo.
"Cosa ci fai qui?" chiede abbracciandola.
"Volevo farti una sorpresa" risponde Giulia.
"Dove stavi andando?" chiede successivamente.
"In studio, Paolo mi ha chiamato. Mi ha detto che Luca, un ragazzo, è fuori ed è qui" fa spallucce
"Si da il caso che Luca, è il mio migliore amico è lo conosco benissimo e sono venuta con lui" alza gli occhi al cielo sorridendo
"Ah!" esclama Gionata stupito.
"Dai sali" la invita subito dopo aprendo lo sportello.
Si dirigono in studio sfrecciando con la BMV nera pilotata dal ragazzo.
[...]
"Per quanto ti soffermi ancora?" domanda Mario stravaccandosi spavaldamente sulla poltrona.
"Due giorni, il tempo di finire il lavoro" risponde Luca.
"Ah, quindi stasera facciamo serata?" chiede ovvio Paolo.
I ragazzi accettano, compresi Gionata e Giulia.Qualche ora più tardi, i ragazzi si rintanano e vanno a prepararsi.
Alla visione di Giulia, Gionata rimane senza parole. Il tubino nero aderisce perfettamente alla sua figura mostrando tutte le forme, i lunghi capelli bruni e arricciati scendono delicatamente sul seno, il decoltè nero slancia la figura.
"S-sei bellissima" balbetta Gionata incantato.
"Grazie G." sorride abbracciandolo.
"Ti giuro che ti sbatterei ovunque" ammicca allungando una mano sul sedere sodo.
"Metti le mani al posto" lo ammonisce Giulia alzando gli occhi al cielo.
Gionata sbuffa.
"Dopo abbiamo tutto il tempo!" lo provoca Giulia sorridendo e lasciandogli un bacio sotto l'orecchio.
"Piccioni, muovetevi e andiamo" urla Mirko.
Giulia allunga la gamba fino a dare un calcio sul sedere di Mirko.
"Tu sei cogliona" borbotta il ragazzo toccandosi il punto dove Giulia l'aveva colpito.
"È proprio la mia ragazza" si pavoneggia Gionata sorridendo.
Il gruppo di ragazzi si avviò verso le due macchine, percorsero il tragitto e dopo qualche minuto, si ritrovano davanti alla discoteca.
All'interno la serata è movimentata, puzza di alcol, erba e sudore invade le narici dei ragazzi, ma non sembrano farci troppo caso e si buttano in pista.
"Cazzo, non fare così" si lamenta Gionata mentre Giulia si struscia su di lui.
"Perché? Ti da fastidio?" ammica Giulia.
"N-no, cazzo Giulia" si lamenta ancora
"Amore, che c'è?" chiede angelica Giulia, non smettendo di sbattere il sedere contro Gionata.
"C'è che io ti scopo qua!" ammicca Gionata esasperato.
"Non mi dispiacerebbe" ammette la ragazza perfettamente lucida.
"Tu mi farai impazzire prima o poi" esclama Gionata tentando di fermarla.
"Sei già pazzo di me" lo provoca Giulia lasciandogli dei baci sul collo.
"Lo so, cazzo" rivela Gionata.
[...]
Gionata e Giulia decidono di andare via e godersi la loro nottata a casa di Gionata.
Entrano in macchina e iniziano a cantare sonoramente i pezzi provenienti dallo stereo.
Gionata parcheggia dopo esser arrivato sotto il suo palazzo e spegne la macchina.
"Mi porti in braccio?" chiede Giulia portando un po' il labbro inferiore in fuori
"Va bene" alza gli occhi al cielo Gionata.
Scende dalla macchina e gira intorno alla macchina fino ad arrivare alla portiera che velocemente apre e prende Giulia in braccio.
"Ci aspetta una lunga nottata" ammicca Gionata all'orecchio di Giulia salendo le scale.
Giulia non risponde, si limita a provocarlo stampandogli baci sul lobo.
Gionata fa scendere Giulia ed apre la porta.
Dopo esser rientrati, la sbatte dolcemente al muro ed inizia a baciarla palpandole il culo.
"Cazzo Giulia, tu mi mandi gli ormoni in tilt" esclama il ragazzo prendendola in braccio.
La butta sul letto e la spoglia velocemente e fa vagare con foga le mani su tutto il suo corpo, Giulia nonostante sia passato un po' di tempo, prova ancora un certo imbarazzo a farsi vedere completamente nuda da Gionata, ma presa dalla passione cerca di non farci caso.
Gionata inizia a baciarle le labbra scendendo piano piano fino all'inguine, toglie velocemente l'intimo alla ragazza ed inizia a penetrarla con due dita.
"Cazzo, G." sospira Giulia.
Allontana Gionata, salta su di lui mettendosi a cavalcioni e inizia a spogliarlo completamente. Senza vergogna la ragazza prende il suo membro in bocca sotto gli occhi attenti e desiderosi di Gionata. Lui ribalta la situazione facendo andare la ragazza sotto di lui ma stando attenta a non schiacciarla ed entra dentro di lei.
"Gionata, il preservativo cazzo" lo ammonisce severa la ragazza in preda al piacere.
Gionata la zittisce iniziando a spingere velocemente.
"Gionata, per favore" lo supplica.
"È più bello così, ti giuro che starò attento" confida il ragazzo in un sussurro continuando ad entrare dentro di lei.
Nella stanza non si sente più nulla, solo i loro gemiti ed i loro sospiri.
"G. s-sto venendo" geme Giulia graffiandogli la schiena.
Gionata dà un'ultima spinta ed esce fuori.
"Ti prego fammi venire" supplica la ragazza.
Giulia fa ciò che stava facendo prima finché il ragazzo non si svuota nella sua bocca.
Giulia appoggia la testa sulla spalla di Gionata.
"Mi piaci troppo quando sei così porca!" ammette Gionata ridacchiando.
"Vaffanculo" alza gli occhi al cielo Giulia.
"Davvero" ridacchia ancora Gionata stampandogli un bacio sulla guancia.
"G." lo richiama la ragazza.
"Dimmi"
"Ti amo" rivela guardandolo negli occhi.
"Ti amo troppo." risponde Gionata.
Abbracciati, i due ragazzi caddero in un sonno profondo consapevoli entrambi che, il cuore puoi legarlo, farlo tacere, bendarlo ma quando trema, c'è poco da fare.
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Addiction.||Sfera Ebbasta||
FanfictionGiulia e Gionata, due ragazzi con due vite estremamente diverse, ma che un tempo erano così uguali.