2- Mattew

1.8K 47 2
                                    

E' mattina: mi alzo dal letto, faccio colazione, mi preparo e vado all'università. Infilo un paio di leggins neri con le crocette sopra, una maglia dell'Adidas grigia, una felpa grigia con la cerniera rossa e un paio di Vans porpora che mi regalò papà. Esco. Non piove ma il cielo è scuro così metto un ombrello nello zaino. Raggiungo la fermata del bus dopo aver salutato mamma e papà. Sono lì sotto. Sola con il mio zaino e le mie cuffiette, come sempre. Il mio eyeliner nero solito e i miei capelli sciolti e lisci. Mi guardo intorno per vedere se passa un santo pullman. Non ne vedo arrivare e mi siedo. La panca è gelida ma ci sono abituata. Nevica un pò. Fisso lo schermo del telefono aspettando un messaggio di Lily ovvero Lilyana l'unica persona con cui ho legato molto. Non arrivo e mi accendo una Merit, anche se mamma non vuole. Ho ventun'anni cazzo, sono grande e matura. Finalmente il bus. Mentre sto per salire mi sento chiamare
<< Anna>> Oh, no! Metto il cappuccio in testa e non mi volto. Salgo ma mi segue. Mi siedo all'ultimo posto e mi nascondo dietro qualche signora. E' Mettew. Mi ha raggiunto disgraziatamente. Si siede di fianco a me e mi guarda << Sei felice.>> Dice; lo ignoro e gli soffio addosso un pò di fumo, lui storce il naso << Non sapevo fumassi. Sai però ti capisco, tu da piccola dovevi essere una gran sfigata... poi hai conosciuto un pò di gente figa ed hai iniziato ad esserlo>> Spiega
<< E tu cosa ne sapresti della mia vita?>> Lo guardo torvamente
<< Studio nella tua università e conosco bene Lilyana.>> Ammicca
<< Poverina allora!>> Esclamo. L'autobus si ferma e scendo. Lui mi segue. Sta nevicando un pò più forte ed apro l'ombrello.
<< Cosa studi all'università?>> Mi chiede. Lo ignoro e cammino più veloce, sempre più veloce. Mi tallona; dopo un pò mi fermo
<< Perchè mi segui? Non hai amici.. e poi scusa sta nevicando, ti stai bagnando fradicio!''>> Mi dispero
<< Fammi posto allora!>> Si avvicina e sposto l'ombrello
<< Giammai Mett>>
<< Non ti chiami Anna vero?>> Chiede e mi da una gomitata. Lo ignoro; arriviamo sotto scuola ed entriamo.
<< Dov'è la tua classe?>> Gli chiedo
<< Rispondi alla mia domanda>> Mi minaccia
<< Già, sono Alexandra va bene? Ora vai.. via dico>> Lo rimprovero. Tolgo le cuffiette e poso il telefono nello zainetto. Sono distratta e non mi accorgo che Mett non c'è più. - Dio, perchè continuo a chiamarlo Mett, manco lo conosco quello. Mi maledico- Mi accorgo che sta parlando più avanti con Peter. E' un figo della madonna.- Come fa a conoscerlo? Anzi come fa Peter a sopportarlo! Forse lo sta usando per qualche ragazza.. devo scoprirlo- Mi tormento. Appena sono vicina prendo sottobraccio Mett... Mettew
<< Heylà, Pe... Mett! Di cosa parlate?>> Sorrido. Peter accende una Camel e mi soffia il fumo in faccia proprio come io ho fatto con Mett.. -forse ha ragione. Io prima ero una sfigata-
<< Lo apprezzo, davvero Peter>> Mi innervosisco. Lui sorride -cazzo che bel sorriso-
<< Suoniamo insieme Alex, sai?>> Mi dice Mett
<< Davvero? Tu suoni... mhh. Sei sicuro? Non credo che Bonn ti sopporti tanto - Bonn è il nostro professore di musica-
<< Oh no!>> Esclama Peter ridendo << Non non studiamo musica. Noi la facciamo; ci servirebbe una cantante.. ti va di fare un provino?>> Mi chiede. Faccio per un attimo scena muta. - se accetto con Mett mi farò le croci ma.. Peter, lui...-
<< Okay! A che ora?>> Sono eccitata
<< Sette alla Street View!>> Mi risponde Mett. Peter annuisce ed io sorrido
<< D'accordo, a dopo ragazzi! >> Dico. Mi avvio a lezione. Appena finite esco. Sono decisa ad andare a casa. A metà strada però incontro Lily
<< Ale!!>> Mi chiama
<< Tesorooo!>> L'abbraccio. Iniziamo a parlare e le racconto tutto, di Mett anche. Lei scoppia a ridere alla mia penosa sua descrizione e mi consola
<< Mett non è così, lo conoscerai.. presto.>> Rimango in silenzio. Andiamo a bere qualcosa in un pub vicino e le dico dell'incontro con Peter alle sette. E' felice per me e così parliamo e passano le ore in fretta. Torno a casa e trovo un biglietto di mamma '' sono al lavoro'' come al solito anche papà... così vado in camera mi metto comoda e poi mi preparo qualcosa. Passa qualche oretta e finito qualche compito, mi inizio a preparare per le sette. -Sono le cinque e mamma dovrebbe arrivare tra poco. - Prendo un jeans azzurro e una magli nera con su scritto '' i'm a rockstar'' con un cuore rosso nel mezzo. Non avevo altro. Mi schiarisco la voce e preparo una canzone con cui poter mostrare le mie doti. Non sapevo cosa fare così ascoltai più volte Listen di Beyoncè finchè non seppi cantarla bene. - vi racconto di me.. mi chiamo Alexandra, ho ventun'anni e studio lingue alla NewYork University. Il mio cognome è americano , siccome la mia famiglia lo è. Mi sono trasferita qui a sette anni e credo sia un splendida città. Ho anche vissuto un po' a Londra ma non mi è piaciuto tanto. Forse prenderò una casa presto con Lily. E' l'unica con cui mi trovo davvero bene. Ho un carattere difficile, non sono molto romantica e adoro la musica rap e pop. Mi piace fare sport, infatti ora l'insegno per hobby. Basta così - Raccolgo i capelli facendo una lunga treccia laterale. Metto un paio di stivaletti, faccio il letto e scendo aspettando che siano le sette precise. Per distrarmi accendo la tv.
Arriva mamma << Amore, cosa fai.. sai che è passiva la tv!>> Si lamenta
<< Tra poco scendo, vado a canto. Forse entro in un gruppo>> Spiego
<< Uau, buona fortuna. Fammi sapere come va.. e avviati gia sono le sei e mezza!>>
<< Cosa?!>> Urlo << Ero convinta fossero le cinque.. tu arrivi sempre a quell'ora>>
<< Lo so.. ho fatto tardi>> Va in cucina. Sobbalzo dal divano, infilo in giacchetto di pelle ed esco.

SPAZIO AUTRICE-
Heylà, com'è? Alex ahahha.. vi piace? E' una stronza lo so.. ma scoprirete presto che è una sensibilissima ma forte persona (cuciti bocca mia) sono una guastafeste ahahaha.. un bacio a presto!

Scusa se ti amo tantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora