Seamus fece ritorno dal suo ennesimo viaggio, sollevato di aver trovato un'altra pagina e di essere sopravvissuto alle grinfie di quella maledetta creatura alata.
Al solo pensiero di immaginarsela dentro la biblioteca, gli venne la pelle d'oca.
"Non voglio vedere mai più un cazzo di uccello in tutta la mia vita!'' brontolò. ''Dovrebbero estinguersi tutti!"
"Eccoti qua, caro nipote!'' Suo nonno George apparve senza preavviso e gli fece prendere un colpo. ''I tuoi lamenti echeggiano in ogni angolo della biblioteca, lo sai?"
Seamus gli rivolse uno sguardo torvo. ''Non apparirmi mai più davanti così, che ne ho già avuti abbastanza di spaventi da quando questa follia è cominciata!''
"Come è andato il viaggio?" gli chiese, mentre tendeva la mano. ''Di cosa ti lamenterai, stavolta?''
Davanti a quel gesto, il ragazzo sbuffò e consegnò allo spettro la nuova pagina recuperata. George, come al solito, gliela strappò di mano e l'andò a riporre nel grande tomo assieme quelle riportate dai precedenti viaggi.
"Vuoi sapere com'è andata?'' esordì. ''Beh sai... ho incontrato Sveva e Nero, sono stati gentilissimi con me e insieme siamo riusciti a trovare la pagina! Mi sono divertito!"
Il vecchio, ascoltandolo con attenzione, spalancò la bocca. "Sul serio?"
No, guarda, ho avuto a che fare con un condor, simpatico quanto un granchio nel culo, pensò il nipote, innervosito. Ma non voglio darti la soddisfazione di farti beffe di me ancora!
Sul viso spettrale del nonno apparve un sorriso gioviale. ''Stai facendo progressi, bravo!''
"Sì, nonnino mio. Se vuoi scusarmi, però, vado a cercare un'altra pagina" tagliò corto.
Si allontanò dal defunto parente e iniziò la ricerca.
Aborrì ancora una volta la sezione fantasy che, tra incantesimi dolorosi e uccelli giganteschi, fino ad allora era stata foriera per lui solo di guai.
"Voglio andare in un posto dove non ci sono pennuti e rompicoglioni in giro" sibilò, irritato.
Però, ripensandoci, l'ultimo viaggio intrapreso non era stato affatto male: era felice di aver fatto la conoscenza di Sveva, e soprattutto di Nero, e di essersi sentito a suo agio. Forse la fortuna aveva deciso di stare dalla sua parte, per una volta.
Dopo un rapido giro, il ragazzo si imbatté in una sezione della biblioteca che non aveva ancora ispezionato: quella dedicata alla narrativa. Forse avrebbe trovato un romanzo tranquillo, là in mezzo.
Decise di andare in quella direzione, pregando che il suo desiderio si avverasse. Dopo aver compiuto due passi, inciampò su qualcosa e cadde per terra.
Seamus alzò il capo e lo massaggiò per accertarsi di non essersi fatto troppo male. Poi, guardando in terra, si accorse che a farlo cadere era stato un libro.
"Ma chi l'ha lasciato qua per terra?" gridò, addolorato.
Rialzatosi a fatica, Seamus lo raccolse. Dalla copertina sgualcita e impolverata più degli altri, dedusse che si trovava lì abbandonato da molto tempo. Ci soffiò sopra e lo strofinò con la mano, ma si accorse che la copertina era sbiadita al punto che gli fu difficile leggere il titolo e vedere l'immagine di copertina.
Sembrava che vi fossero ritratte due ragazze senza volto... la prima ragazza avvolta dalle braccia della seconda...
Il ragazzo ebbe l'impressione che il libro parlasse di una storia d'amore yuri, però non era sicuro. La foresta che si intravvedeva alle loro spalle era davvero lugubre.
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The Library
FantasyUno straordinario esperimento di scrittura. Una biblioteca magica. Un ragazzo che ha tra le mani il proprio destino. una strardinaria avventura attraverso innumerevoli mondi. Il più grande crossover mai tentato! La meravigliosa cover è opera di...