Nami poggiò la mano affusolata sulla spalla di Luffy: "Io vado a rovistare fra le macerie della taverna, alla ricerca di qualcosa da sgraffignare ai pirati." disse. "Buona fortuna contro quei mascalzoni. Non che mi importi qualcosa che voi perdiate o vinciate. Parleremo del nostro accordo solo una volta che vi sarete resi i veri possessori di quella mappa." e corse via.
Una dopo l'altra, dense gocce di sangue caldo macchiavano il suolo arido e scivolavano lungo la lucente lama affilata della spada, che lo spadaccino impugnava senza timore. Il ristoro datogli dal sonno era andato completamente perso, ma nonostante le sue pessime condizioni, sapeva che avrebbe vinto il combattimento. Non avrebbe tollerato essere sconfitto né oggi, né mai, in un duello: era una testa calda. Non si rendeva conto di quanto gravi fossero le sue ferite; sfoderò le altre due spade, pronto per iniziare. Se si fosse arreso ora, il suo orgoglio lo avrebbe costretto a rinunciare irrimediabilmente anche al suo grande sogno.
Kabaji lo osservava con un sorriso meschino: era arrivato alla conclusione che Zoro aveva inflitto a sé un tale danno solo per poter salvaguardare la propria reputazione. Se anche lo avesse battuto, non ci sarebbe stato onore in una vittoria del genere.
"Sei solo un malato. Un fanatico!" lo insultò. Poi diede iniziò all'azione: voleva dargli un assaggio di ciò di cui era capace di fare. Dall'enorme mantello a scacchi che indossava scagliò una miriade di trottole rotanti forgiate in duro metallo, che l'avversario dovette parare una ad una. Nel mentre, Kabaji si arrampicò su di un edificio e si buttò a capofitto verso di lui, tracciando verso l'alto una parabola estremamente ampia, pronto ad infilzarlo con la propria arma. Sicuro che il colpo non sarebbe andato a buon fine, Buggy decise di intervenire a favore del proprio sottoposto. Tenendosi a debita distanza dai due, fece si che la propria mano si staccasse dal resto del corpo e andasse a immobilizzare Zoro lì dov'era: "L'ho bloccato! Avanti, finiscilo!" urlò, pregustando la vittoria.
Luffy non restò certo fermo a guardare: non aveva mai sopportato intromissioni di questo genere. Strappò la mano dalla caviglia del nemico e la bloccò con violenza pestandola contro il terreno. Il Clown si afferrò il polso, gridando di dolore come se la mano facesse effettivamente parte del suo corpo.
"Tieni lontane le tue sporche mani dal combattimento di Zoro!" ordinò Cappello di Paglia con sguardo provocatorio. Il compagno rise sotto i baffi: si conoscevano da pochi giorni, ma fra loro si era già istaurata un'armonia particolare. Si proteggevano l'un l'altro.
Dopo un tempo che sembrò infinito, finalmente il Secondo Comanante ripiombò al suolo, ma la spada, invece che trovare le carni dell'avversario, affondò nel terriccio. Lo spadaccino era riuscito ad evitare l'attacco, ma gli costò un notevole sforzo. A dirla tutta, ne aveva avuto abbastanza per oggi: era meglio concluderla lì.
"Sono stanco." disse, ancora inginocchiato.
"Stanco?" lo derise l'Acrobata, "Cosa c'è che non va? Sei forse diventato anemico?". Convinto che il Cacciatore si fosse arreso, abbassò la guardia e non si accorse del suo movimento fulmineo. Si ritrovò a terra, sovrastato da colui che solo pochi attimi prima era debilitato e in preda al dolore. Con uno sguardo minaccioso, le vene del collo e delle tempie ingrossate dallo sforzo e dall'irritazione, Zoro disse: "Sei caduto in errore. Ciò di cui sono stanco sono le tue continue mosse da circo." Aspettò che Kabaji si rimise in piedi, poi sferrò l'attacco finale.
"Onigiri!" letteralmente, lo squarcio provocato dal diavolo.
Il compagno del Clown cadde, sollevando una misera nuvola di polvere, con il corpo attraversato da tre grossi e profondi tagli. Perse ogni forza necessaria per lottare, ma con un filo di voce, disse: "Come siete riusciti voi, comuni ladri, a battere la ciurma del pirata Buggy? Siamo sempre stati il terrore dei quattro mari."
Zoro aveva il respiro quanto mai più affannoso e il rumore del cuore gli martellava nel petto e nelle orecchie, ma decise ugualmente di rispondergli: "È chiaro ora, anche per voi, che non siamo mai stati comuni ladri." accentuò la parola "comuni", e si sfilò lentamente la bandana dalla fronte, "Noi siamo pirati." e si lasciò cadere al suolo assieme alle sue tre spade, vittorioso.
Con gli avvenimenti di questo giorno, si era definitivamente consacrato come pirata, dando inizio ad una nuova parte della sua vita.
Buggy il Clown aveva assistito alla scena, inerme, ma ora era pronto a vendicare gli innumerevoli affronti subiti; la collera che montava in lui dall'inizio di quella mattina aveva raggiunto un suo livello massimo: sfoderò i piccoli pugnali, quattro per ogni mano.
"E così voi osate chiamarvi pirati, dico bene?" chiese a Luffy, ironico.
"Proprio così." rispose il ragazzo.
"Ma perché rubare la mappa della "Rotta Maggiore? Un gruppetto come voi, senza nome e senza vessillo, non durerebbe un solo giorno là. È un dato di fatto. Una volta arrivati a destinazione, cosa mai vorreste fare? Un giro turistico?"
"Io diverrò il Re di tutti i Pirati." affermò Luffy, con una sincerità disarmante, tanto da riuscire a destabilizzare anche quel Capitano che si era sempre distinto per il suo invidiabile sangue freddo.
"Non essere stupido!" esclamò, tanto forte da poter essere udito anche dalle vie circostanti, "Tu, Re dei Pirati? E allora io cosa sono, forse il Dio dei Pirati?"
Le chiacchiere non facevano altro che infastidire il giovane, che fece scrocchiare le nocche e caricò il pugno sinistro, senza perdere il sorriso: "Non mi farò certo dire cosa posso o non posso fare da te."
Si, senza alcun dubbio, quel bamboccio gli dava i nervi, facendogli affiorare nella memoria ricordi che aveva piacevolmente sepolto con il tempo: "Tu e il tuo stupido cappello non fanno che ricordarmi di lui, quando era ancora giovane come te... Di quell'insolente bastardo con i capelli rossi."
"Capelli rossi?" esclamò Luffy.
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Inguaribili Sognatori
FantasyPEOPLE'S DREAMS NEVER DIE. Ragazzi provenienti da ogni parte del globo, ispirati dal pirata più famoso che la storia abbia mai conosciuto, si spingono oltre ogni limite alla ricerca di un magnifico tesoro nascosto chissà dove. In un mondo selvaggio...