Sei tranquilla a casa tua: il weekend è arrivato. Non ne vedevi lʼora, finalmente una pausa da quella settimana infernale di scuola...
Stai guardando la televisione mentre gusti il tuo gelato e per una volta lasci il telefono lontano da te, sul tavolo.Sei immersa completamente nel film che stai guardando. È nuovo, non lo hai mai visto prima dʼora, ma ti affascina già.
La tua attenzione viene distolta completamente quando senti il tuo telefono squillare, così ti alzi dal divano lasciando il tuo gelato sulla spalliera.
Leggi che la chiamata che stai ricevendo è da parte di Taehyung, il ragazzo per cui hai una cotta da molto tempo.
Il tuo cuore comincia a battere allʼimpazzata, lʼadrenalina ti giunge fino al viso causandoti un rossore alle guance che riesci a notare tramite lo specchio vicino a te.
Fai un balletto di felicità prima di rispondere ed accettare la chiamata.
«Pronto?»
Cominci tu, con la voce che trema per la timidezza.
«T/N, ciao. Ti ho disturbata?»
Al sentire la sua voce, bassa e profonda, quasi ti sciogli. Per non parlare, poi, del fatto che sia sempre premuroso con te, sebbene abbia sempre avuto quellʼaspetto misterioso che ha contribuito, insieme agli altri milioni di pregi che ha, a farti innamorare di lui.
«Taehyung, ehi, no! Per niente! Figurati!»
In questo momento, stai sperando che non si accorga che stai balbettando. Tu ce la metti tutta, provando a scandire meglio le parole. Sarebbe un disastro, se se ne accorgesse. Immagina che figura...
«Grandioso. Volevo chiederti se volessi venire a casa mia per studiare, dal momento che sei molto brava in scienze. Mi faresti un grandissimo favore.»
Non ci pensi due volte.
«Cer-»
Qualcosa, però, ti frena dal pronunciare completamente quella parola. Ultimamente, da ciò che hai sentito al telegiornale, la polizia sta indagando sul caso di un assassino che si aggira per la tua zona. Hai paura di quel che potrebbe accadere.
«T/N, tutto bene?»
Ti chiede lui, facendoti ritornare alla realtà.
Al diavolo lʼassassino.
«Sì, scusa, mi ero bloccata. Mi va benissimo, quando ci vediamo?»
«Ti vengo a prendere io alle cinque e mezza. Non voglio che cammini da sola, con questo psicopatico che cʼè in giro. Non mi fido affatto.»
Come se ti avesse letto nella mente, il tuo cuore riprende a battere più velocemente di prima.
«Grazie, Tae. Ci vediamo dopo!»
«A dopo, T/N.»
Chiudi la chiamata e subito dopo cacci un urlo. Sei rimasta allibita dalla situazione.
È la mia occasione - pensi.Corri in bagno e cominci a prepararti.
Cosa indosso? E se questo non gli piace?
Nah, con questo sembro una gelataia.
E questo cos'è?! Non se ne parla proprio!Tutti questi pensieri ti riecheggiano in testa mentre butti in aria milioni di capi dʼabbigliamento, ma alla fine realizzi che è giusto essere sempre sé stessi ed opti per qualcosa di semplice.
Ti fai una doccia e cominci a vestirti, a truccarti e a prepararti psicologicamente...Fallendo.
No, non sei pronta.
Vai a prendere lo zaino e ci infili dentro tutti i libri che ti servono, che vi servono.
Sei felice, molto felice, ma non ce la fai proprio a smettere di tremare: ti viene spontaneo farlo.
Per qualche secondo ti penti anche di aver accettato, ma prima che nella tua testa potessero comparire altre stupide e strane idee, il campanello suona.
Prendi un respiro profondo e in seguito ti decidi ad aprire la porta.
Quasi cadi. Quanto è bello...
«Ciao, T/N.»
Ti rivela uno dei suoi soliti sorrisi, uno di quelli che potrebbe farti facilmente perdere lʼautocontrollo ma, per chissà quale miracolo, questa volta riesci a rimanere calma.
«Ciao, Tae.»
«Ciao, bellissima. Sei pronta? Andiamo?»
Ti sta venendo un infarto.
Ti ha appena detto che sei bellissima e, naturalmente, tu stai impazzendo.
«Grazie! Sì, va bene, andiamo.»
Ti prende per mano e tu chiudi la porta alle tue spalle, fermando la serratura con le chiavi.
Vi incamminate verso la sua macchina, quella bellissima macchina della quale ancora non ti spieghi la bellezza. Non sei mai stata unʼamante delle macchine, ma questa ti ha proprio lasciata senza parole.Forse perché è la sua macchina, pensi.
Sì, questo cambia già tutto.
Rimani in silenzio per tutto il tragitto, troppo nervosa per poter proferire parola. Percepisci le sue occhiate ogni tanto, ma non fai nulla.
Una volta arrivati, ancora per mano, vi avviate verso casa sua. Chiamarla casa sarebbe un poʼ poco, infatti questa è una villa enorme.
Taehyung non è mai stato povero o semplicemente benestante, bensì ricco. Estremamente ricco.
Ti fa entrare per prima e tu, immediatamente, rimani stupita alla vista dellʼarredamento che rende la villa ancora più splendida di quanto già non sia.
La sua casa è bellissima, proprio come lui, ma al contempo silenziosa.
Sai bene che fine hanno fatto i genitori di Taehyung, ma non immaginavi che ci fosse tutto questo silenzio qui. Scommetti che si sente solo.Se solo mi notassi, razza di idiota, non ti farei più sentire solo.
Sorridi a ciò che la tua mente ha appena pensato, poi ti accorgi che anche lui ti sta sorridendo e ti fa segno di seguirlo. Tu, ovviamente, lo segui.
«Questa è la mia camera. Perdona il disordine.»
«Scherzi? È mille volte più ordinata della mia! Come fai a stare qui senza sentirti solo, Tae?»
Il suo sguardo si posa immediatamente sul tuo, poi fa spallucce.
«Lo sai, T/N, dopo anni passati a stare da solo poi ti ci abitui.»
Boom.
Chiude la porta alle sue spalle, facendoti sussultare.
«Qui dentro qualsiasi cosa è di Gucci.»
E hai ragione. Alle tue parole, Taehyung sorride.
«I miei mi hanno lasciato abbastanza da potermi permettere tutto questo.»
«Mi dispiace che tu sia da solo, qui. È davvero una villa gigante, ti annoierai molto...»
«Ho i miei metodi per non sentirmi solo. Non preoccuparti. Cominciamo?»
♡ Angolino dell'αutrice. ♡
Ciαo α tutti! Sono Alice e ho deciso di scrivere questα TαexReαder ispirαtα α Deαth Note, nonché il mio αnime preferito.
È unα storiα cortα, per cui non comprenderα' molti cαpitoli, mα questi ultimi sαrαnno αbbαstαnzα lunghi. Spero che questα fαnfiction vi possα interessαre, e grαzie per αver letto fin qui!♡ Grαzie per il supporto. ♡
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Death Note | TaexReader
Fiksi Remajavendetta /ven·dét·ta/ sostantivo femminile Danno materiale o morale inflitto privatamente ad altri per pareggiare un danno o un oltraggio subìto: giurare vendetta; premeditare, macchinare la vendetta.; fu ucciso per vendetta; si suppone che il moven...