That damn kiss

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《In che senso Jude?》gli chiese la sorella incredula di ciò che aveva sentito.
《...non l'hai davvero ancora capito?》disse lui rimettendosi gli occhiali, cercando di nascondere quegli occhi così intensi che rendevano inutili le parole.
《Levali.》 Disse lei a tono.

Poi riprese, cercando di realizzare.
《Io... non...-》fece T/n, venendo però interrotta.
《Sì, lo so... tu non ricambi, non possiamo stare insieme, siamo fratelli e...》 rispose velocemente il rasta, bloccandosi, però, alla fine.

Facile immaginare cosa stesse pensando Jude: come avrebbe potuto dimenticare quel sentimento? Dopotutto, vivevano insieme, a volte dormivano insieme, giocavano nella stessa squadra...
《E...?》gli chiese curiosa la sorella.
《E niente.》replicò lui con tono fermo.
Il silenzio regnava fra i due giovani ragazzi. Che avrebbero fatto adesso? Nascondersi l'uno dall'altra? Prendere delle distanze? Impossibile.
Senza dire niente, si avviarono verso casa.

Talvolta qualche lacrima rigò il viso della giovane t/r. Nessuno dei due spiccicò parola durante la strada per tornare a casa. Un gesto inaspettato, però, rivolte T/n al fratello: gli diede la mano. Perciò continuarono a camminare, ma stavolta mano nella mano.

Era già sera, stavano cominciando ad accendersi i lampioni, e i due fratelli si rivolgevano un'occhiata ogni tanto. Chissà quante emozioni scorrevano nel corpo di due. Chissà cosa provarono quel giorno.

All'improvviso la vibrazione del cellulare di Jude li prese di soprassalto, l'atmosfera era un po' tesa, fin troppo silenziosa.
Se urli, tutti ti sentono; se bisbigli ti sente solo chi ti sta vicino; ma se stai in silenzio solo chi ti ama può capirti.
Il rasta prese il suo telefono, senza però staccare la mano dalla sorella.

Anonimo
So come aiutarti.


Il ragazzo lesse questo messaggio, ma lo ignorò totalmente, magari avevano sbagliato numero, e con tutto ciò che gli frullava in testa questo era il suo ultimo pensiero.
Ed effettivamente, oltre loro in strada c'era un... qualcuno... vestito di nero, aveva il viso coperto, ed i ragazzi lo notarono, ma non ci fecero caso, si affrettarono a tornare a casa, correndo, e quel tizio smise di seguirli.

Salutarono a stento, entrarono e si chiusero ognuno nella propria camera.
I genitori li compresero, era normale che a quell'età i ragazzi avessero problemi, e decisero di lasciarli stare.

Poi, però, Jude bussò nella camera della sorella, che non rispose nulla.
Il rasta entrò ugualmente.
Trovò il coraggio di sussurrare qualcosa, e fu il primo a parlare.
《Lo sapevo che avremmo smesso di parlarci, me lo aspettavo...》
Ma la risposta da parte di T/n fu inesistente.

《Senti, possiamo dimenticare ciò che è successo?》cercò di proporre Jude.
Ma nessuna risposta si sentì da parte della c/c. Nessuna parola era uscita dalla sua bocca da quel pomeriggio. La ragazza distolse lo sguardo dal fratello. Sbuffando, il regista fece per andarsene.
《Non prima di questo.》rispose lei, alzandosi e baciandolo una seconda volta.

Shinjitsu ||JudexReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora