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Stavo dormendo beatamente ma mia madre puntualmente entrò in camera mia sbattendo la porta contro il muro "cazzo fai ancora in piedi, alzi stupido" urlò, presi il cellulare guardando l'orario, erano le 6.30 del mattino e la sveglia sarebbe suonata solo fra 30 minuti, resisti dissi tra me e me, era l'ultimo giorno dopo tutto. Appoggiai il cellulare e le tirai il cuscino tornando a dormire, o almeno cercai ma mia madre mi venne affianco e mi buttò giù dal letto "come cazzo osi fare questo a tua madre!" Mi disse di tutto e di più e se ne andò. Sospirai e andai a prepararmi, tanto ormai la sveglia stava suonando..mi lavai e vestii, poi andai giù e iniziai a mangiare. Suonò il campanello e mia madre andò ad aprire "All tesoro ciao" saltellava dalla felicità, sentendo il nome di All mi iniziò a ribollire il sangue. Quell'uomo qualche anno fa sfidò mio padre e lo mandò in coma farmacologico, avevo 7 anni quando accadde. All entrò e si sedette sul tavolo "come sta tuo padre Adrian?" "Non sono cazzi tuoi" dissi mangiando, lui rise "magari quando lo rivedo glielo chiedo e lo faccio tornare in coma" rise. Strinsi i pugni e mi alzai andando a scuola, non volevo vedere nessuno.
A metà mi tornarono in mente le sue parole e decisi di tornare indietro, forse stavo facendo una cazzata ma dovevo farla.
Aprii la porta di casa ritrovando ancora la All, l'uomo che mi rovinò il rapporto con mio padre. L'uomo si girò e mi guardò con uno sguardo interrogativo, strinsi il pugno e gli tirai un pugno in faccia.

Il cielo è molto azzurro, le nuvole bianche continuano ad avanzare velocemente, sfioro con le dita l'erba, è così morbida ed umida al tatto. sento una voce appannata che grida qualcosa, non capisco bene cosa dice ma riesco q riconoscere che è una voce maschile almeno, in fine vedo buio.
Mi risveglio con una luce forte puntata verso di me, un uomo la sposta lasciandomi riconoscere esso, mio zio Finn "finalmente se sveglio" "non sono morto quindi" "ci sei andato vicino" mi spiegò "Come hai fatto a ridurti così?" Chiese ridendo "Ho colpito All" il silenzio calò "ma sei coglione?!" Iniziò a urlarmi contro allora smisi di ascoltarlo, mi alzai dal letto "dove vai?" Chiese "casa" lui sbuffò "sei come tuo padre, anche lui quella volta andò subito a casa nonostante le ferite" lo guardai male e andai a casa.

LYN
Adrian dovrebbe tornare fra poco, non vedo l'ora di rivederlo, si sente quando non c'è la sua presenza in questa casa, sembra vuota senza di lui.
Sentii la porta aprirsi e guardai per vedere chi era, vidi Adri entrare con un occhio nero e un labbro rotto, mi salii il panico e corsi da lui "cosa ti è successo" lui mi guardò freddamenfe e poi sorrise "nulla" mi diede delle pacche sulla testa e mi sorpassò andando a prendere da mangiare, sospirai, sapevo che era successo qualcosa di brutto ma non mi avrebbe mai risposto e di sicuro se avessi continuato saremmo finiti per litigare "papà?" Chiese, "in vacanza con mamma" fece una smorfia "torneranno presto però" dissi convinta "ok ok" disse dileguandosi andandosi a chiudere in camera. Perché deve essere così stronzo a volte..

Quello stronzo di mio fratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora