Capitolo 10- delusione

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*continuo del capitolo sulla festa*

"Dai Yoon andiamocene"

Enunciai afferrandogli la mano e portandolo via, lui non disse niente, si limitò a seguirmi con lo sguardo basso e gli occhi vuoti.

"Vuoi tornare a casa?"

Domandai non appena arrivammo fuori dalla villa allontanandoci da tutto quel casino.

"Si, scusami per averti rovinato la serata Jungkook"

Mormorò Yoongi, era chiaro che fosse sul punto di piangere, lo capivo dalla voce.
Preferì non dire niente, mi limitai ad abbracciarlo, non avrei saputo in che altro modo consolarlo.

"Ti accompagno?"
Domandai senza staccarmi da lui.

"No tranquillo, voglio stare un po' da solo"
Mi rispose il biondo sforzandosi di sorridere.
Rispettai la sua scelta e lo lasciai andare vedendolo scomparire tra le strade ormai buie di Seoul.

A quel punto non sapevo cosa fare, potevo tornarmene a casa oppure rientrare e partecipare alla festa anche se non mi sembrava giusto nei suoi confronti.

<<non me ne va bene una>>, mi lamentai mentalmente tirando un calcio ad un sasso facendo si che rotolasse giù dal marciapiede.

Proprio in quel momento il mio telefono si mise a vibrare così lo tirai fuori dalla tasca e, una volta sbloccato lo schermo, mi apparve una richiesta di chiamata da parte di Taehyung.

Senza pensarci due volte aprii l'app di Callpact e gli risposi.

"Hey Tae come stai?"

Domandai con aria particolarmente allegra, non mi ero neanche accorto di star sorridendo come un cretino e che il mio battito cardiaco fosse palesemente aumentato.

"Ciao Kookie, non lo so, è successa una cosa un po' strana, centra un mio amico..."

"Oh, mi dispiace, anche io ho avuto un problemino con un mio amico poco fa... ma cos'è tutta questa musica? Dove sei?"

Se il mio battito prima era aumentato ora non mi sarei stupito se il cuore da lì a poco mi fosse uscito dal petto.
E se Taehyung si trovasse alla festa?

"Sono ad una festa in una villa, sai io non volevo neanche venirci qui, è stato un mio amico ad obbligarmi, quello con cui è successa quella cosa strana"

"Taehyung"

Mormorai incredulo, non era possibile.

"Credo di sapere di che festa parli, sono esattamente fuori dalla villa"

E da lì calò il silenzio più totale.
Non sentivo neanche più la musica di sottofondo, staccai il telefono dall'orecchio e mi resi conto che il tempo della chiamata era esaurito.

<<e ora cosa faccio?>> pensai in preda all'agitazione.

Non potevo entrare a cercarlo, c'era troppa gente e non avevo idea di come fosse fatto, conoscevo solo la sua voce.
L'unica cosa che potevo fare era aspettare fuori sperando che si presentasse, contavo davvero che lo facesse.
Forse da lì a poco avrei visto varcare quel cancello da lui, dal mio V.

Aspettai lì fuori al freddo per più di trenta minuti, con le mani tremolanti, il cuore a mille e un'ansia mostruosa ma di lui neanche l'ombra.

Ogni volta che qualcuno varcava la soglia io perdevo un battito, rimasi li sperando che almeno una tra quelle persone mi si avvicinasse, sperando che qualcuno mi domandasse "Sei tu Jungkook?" Ma niente.

Alla fine mi arresi e, dopo un'ora d'attesa, decisi di tornarmene a casa, quella sera Yoongi non sarebbe stato l'unico ad avere il cuore infranto.

Spazio autrice:
E niente un capitolo depresso ci voleva, stava andando tutto troppo bene, chissà cosa succederà dopo... (:

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𝐎𝐮𝐫 𝐢𝐧𝐧𝐨𝐜𝐞𝐧𝐭 𝐠𝐚𝐦𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora