❝ pulendo oggi ho trovato
quella vecchia maglietta dei Zeppelin
l'hai indossata quando sei corsa via
e nessuno poteva sentire il tuo dolore ❞«Devo ancora capire perché abbiate incastrato anche me in questa missione» dice Hoseok, appena entra nel mio appartamento.
«Perché sei il mio secondo migliore amico e ti sta a cuore la mia felicità» rispondo io, stringendolo in un forte abbraccio.
«Scollati di dosso» borbotta lui, togliendosi malamente dalle mie grinfie.
Nel frattempo Yoongi si è tolto la giacca, e ora scruta scrupolosamente la stanza principale, mentre ride per lo scambio di battute tra me e Hoseok.
Lo raggiungo e circondo le sue spalle con il mio braccio, osservando insieme a lui la stanza. «Sei proprio senza speranze».
«È per questo che ho chiamato te e Hobi, voglio davvero uscirne» dico seriamente.
«Sembra tu stia parlando di una tua dipendenza da droga, alcol o gioco d'azzardo» si intromette Hoseok «dobbiamo solo aiutarti a pulire la casa».
Evito di rispondere, scrollando semplicemente le spalle.
Non sarà una dipendenza, ma comunque gli si avvicina; non faccio che pensare a lei costantemente, nonostante siano passate settimane dalla nostra rottura; non credo mi faccia così bene.
Forse riordinare l'appartamento mi farà sentire un po' meglio: mi era sembrata una buona idea quando ho chiamato Yoongi l'altro giorno; anche perché non ce l'avrei mai fatta da solo.
Dopo aver acceso della musica - che secondo Hoseok avrebbe reso l'atmosfera più leggera e allegra - cominciamo a pulire ogni singola stanza.
Sono sollevato ci siano i miei migliori amici, stanno rendendo tutto molto più facile, specialmente Hoseok, che continua a fare il cretino, ballare e cantare, piuttosto che le pulizie, mentre Yoongi continua a rimproverarlo, facendogli notare che non è per niente di aiuto.
In realtà lo è eccome: riesce a farmi sorridere come non lo facevo da tempo, e lui lo ha capito, visto che ogni tanto mi raggiunge e mi invita a seguirlo nelle sue esibizioni improvvisate, il tutto contornato da uno Yoongi seccato, il quale continua ad alzare gli occhi al cielo.
Lasciamo la mia camera da letto per ultima; appena entriamo, apro quella dannata finestra, e poi cominciamo a raccogliere i vestiti sparsi per la stanza e cambiare le lenzuola - a mio malincuore.
«Jungkook...» mi chiama - incerto - Hoseok; in mano tiene una maglietta abbastanza consunta.
Mi avvicino e la prendo, mentre il mio cuore perde qualche battito.
Mi aveva costretto lei a comprarla: i Led Zeppelin erano la sua band preferita, e appena aveva visto che quel negozio vendeva delle loro stampe, mi costrinse a prenderle per entrambi.
Non è tanto quel ricordo a farmi male, ma il fatto è che lei indossava la sua, quel giorno.
Davanti ai miei occhi riappare l'immagine di lei in lacrime dentro l'ascensore, mentre io la guardavo confuso e frustrato, perché ancora non capivo cosa io avessi effettivamente fatto per farla scappare.
Stringo la mia maglietta tra le mani e chiudendo gli occhi - senza preoccuparmi della presenza dei miei amici - la porto vicino al mio viso e inspiro: sento ancora il profumo di cui è impregnata la t-shirt; io non la mettevo mai, e lei amava mettere le mie cose.
Mi sembra sia ancora qui con me.
Senza aprire gli occhi, abbasso il capo, allungando il braccio, e dico ad Hoseok di buttarla.
All'improvviso sento le braccia di qualcuno stringermi per i fianchi; automaticamente le braccia circondano il suo collo e sento le mani di Yoongi accarezzarmi la schiena, mentre io lo stringo sempre più forte, necessitando di un po' di calore umano.
«Ti aiuteremo noi, va bene?» mi dice.
Io annuisco, restando in silenzio.
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ghost of you › jeon jungkook
Fanfictiondove jungkook pensa costantemente alla sua ex ragazza mentre cerca di andare avanti.