PARTE 06

101 7 6
                                    

siamo troppo giovani, troppo stupidi
per conoscere cose tipo l'amore


ma lo so meglio ora, meglio ora

Dopo aver cercato di tirarmi un po' su di morale, accompagno Hoseok e Yoongi alla porta

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Dopo aver cercato di tirarmi un po' su di morale, accompagno Hoseok e Yoongi alla porta.

Mentre Hoseok accenna un sorriso e mi stringe per una spalla, il maggiore mi osserva con la sua solita aria

calma e seriosa. «Per qualsiasi cosa, chiamaci. Non dovresti stare da solo, specialmente ora».

Faccio un profondo respiro e cerco di rassicurarlo: «tranquillo, me la caverò».

Dato un ultimo abbraccio a entrambi e averli ringraziati per l'aiuto, si chiudono la porta alle spalle e io

rimango da solo nel mio appartamento.

Mi rendo conto che - quando era ancora un terribile casino - rispecchiava in maniera quasi inquietante

quello che vaga ancora nella mia mente; era tutto così confusionario e sottosopra, che ora per poco non lo

riconosco nemmeno.

L'aspetto accogliente e gli oggetti al loro posto non si accostano al me di questi giorni, in continua lotta con

sé stesso e i suoi demoni.

L'appartamento diventato pulito da cima a fondo, è vuoto, come non lo è mai stato.

Non sono convinto riuscirò a cavarmela molto facilmente.

Davvero pensavo bastasse sistemare la casa per dimenticare ciò che è stato?

Avrei dovuto immaginarlo che la nostra storia non sarebbe mai durata a lungo come quella dei romanzi

rosa o le commedie romantiche, dove la prima persona di cui ti innamori è anche l'ultima, quella con cui

passerai il resto della vita.

Quante probabilità effettive ci sono che accada nella vita reale? Assai poche.

E i segnali che la mia relazione era destinata a finire ancora prima di cominciare c'erano, solo che al tempo

non me ne resi conto - o molto probabilmente me ne resi conto, ma non volevo accettare la cosa.

Avevamo circa diciannove anni quando ci incontrammo, e troppo bisognosi d'amore, quando forse

nemmeno sapevamo cosa fosse al tempo.

A noi sembrava tutto così bello e semplice che decidemmo di proseguire gli studi nella stessa Università,

lontana dalla nostra città natale; ed ecco che trovammo pure il pretesto per la nostra convivenza, perché

noi eravamo così innamorati.

Sì, certo; in realtà eravamo così stupidi da non dar peso alle parole importanti, per tenerci aggrappati a

definizioni effimere di sentimenti più grandi di noi messi assieme.

E quindi sono qui - solo -, a vent'anni appena compiuti, in una casa che mi ricorda, paradossalmente,

quello che non riuscivo a comprendere appena un anno fa, quando ce l'avevo tra le mani, ma troppo

impegnato a pensare a me stesso.

E come d'abitudine chiudo gli occhi e la mente mi riporta a quasi un annetto fa, appena firmai la mia


condanna a morte.

ghost of you › jeon jungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora