❝ siamo troppo giovani, troppo stupidi
per conoscere cose tipo l'amore
ma lo so meglio ora, meglio ora ❞Dopo aver cercato di tirarmi un po' su di morale, accompagno Hoseok e Yoongi alla porta.
Mentre Hoseok accenna un sorriso e mi stringe per una spalla, il maggiore mi osserva con la sua solita aria
calma e seriosa. «Per qualsiasi cosa, chiamaci. Non dovresti stare da solo, specialmente ora».
Faccio un profondo respiro e cerco di rassicurarlo: «tranquillo, me la caverò».
Dato un ultimo abbraccio a entrambi e averli ringraziati per l'aiuto, si chiudono la porta alle spalle e io
rimango da solo nel mio appartamento.
Mi rendo conto che - quando era ancora un terribile casino - rispecchiava in maniera quasi inquietante
quello che vaga ancora nella mia mente; era tutto così confusionario e sottosopra, che ora per poco non lo
riconosco nemmeno.
L'aspetto accogliente e gli oggetti al loro posto non si accostano al me di questi giorni, in continua lotta con
sé stesso e i suoi demoni.
L'appartamento diventato pulito da cima a fondo, è vuoto, come non lo è mai stato.
Non sono convinto riuscirò a cavarmela molto facilmente.
Davvero pensavo bastasse sistemare la casa per dimenticare ciò che è stato?
Avrei dovuto immaginarlo che la nostra storia non sarebbe mai durata a lungo come quella dei romanzi
rosa o le commedie romantiche, dove la prima persona di cui ti innamori è anche l'ultima, quella con cui
passerai il resto della vita.
Quante probabilità effettive ci sono che accada nella vita reale? Assai poche.
E i segnali che la mia relazione era destinata a finire ancora prima di cominciare c'erano, solo che al tempo
non me ne resi conto - o molto probabilmente me ne resi conto, ma non volevo accettare la cosa.
Avevamo circa diciannove anni quando ci incontrammo, e troppo bisognosi d'amore, quando forse
nemmeno sapevamo cosa fosse al tempo.
A noi sembrava tutto così bello e semplice che decidemmo di proseguire gli studi nella stessa Università,
lontana dalla nostra città natale; ed ecco che trovammo pure il pretesto per la nostra convivenza, perché
noi eravamo così innamorati.
Sì, certo; in realtà eravamo così stupidi da non dar peso alle parole importanti, per tenerci aggrappati a
definizioni effimere di sentimenti più grandi di noi messi assieme.
E quindi sono qui - solo -, a vent'anni appena compiuti, in una casa che mi ricorda, paradossalmente,
quello che non riuscivo a comprendere appena un anno fa, quando ce l'avevo tra le mani, ma troppo
impegnato a pensare a me stesso.
E come d'abitudine chiudo gli occhi e la mente mi riporta a quasi un annetto fa, appena firmai la mia
condanna a morte.
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ghost of you › jeon jungkook
Fanfictiondove jungkook pensa costantemente alla sua ex ragazza mentre cerca di andare avanti.