«La prima immagine che mi torna alla mente, pensando alla mia infanzia, è quella di mia madre, il suo viso dolce, i suoi occhi verdi, limpidi e sinceri. Li ricordo felici e sereni quando mi abbracciava o mi coccolava, tristi, addolorati e pieni di lacrime ogni volta che era costretta ad andarsene. Nel momento del distacco, mi lasciava in convento dicendomi sempre: "Gioia, amore, la mamma deve lavorare per riuscire a darti un futuro migliore. Vedrai che presto staremo insieme in una casetta tutta nostra e mi prenderò cura di te senza lasciarti più."
Mi abbracciava forte, mi baciava e poi se ne andava.
Io guardavo i suoi lunghi capelli neri ondeggiare, mentre sognavo di vederla tornare indietro, correre verso di me e prendermi in collo per portarmi via con lei; invece si voltava, alzava la mano per salutarmi sorridendo con le lacrime che le rigavano il viso. Non appena scompariva dalla mia vista, correvo in camera mia e singhiozzavo disperata.
Mia madre ha lavorato come ballerina di fila in vari programmi televisivi e in alcune compagnie teatrali quindi, dovendo viaggiare tanto, spesso era costretta a rinunciare ai nostri incontri.
Fortunatamente c'era Suor Emma che è stata la mia seconda mamma. Non so cosa avrei fatto se non ci fosse stata lei, sempre pronta a darmi affetto e, al bisogno, ad abbracciarmi facendomi sentire al sicuro.
Avevo capito di essere la sua alunna preferita e un giorno trovai il coraggio di chiederle il motivo. Lei mi rispose: "Sei arrivata in convento che eri un fagottino piccolo, piccolo: avevi pochi giorni di vita. Ho dato ospitalità a tua madre e a te. Posso dire che ti ho vista nascere e da subito ti ho considerato come se fossi la mia bambina. Crescendo mi hai dimostrato di essere una persona speciale, proprio come lo era tua nonna Lili. Ero la sua migliore amica. Quando Lili arrivò in Italia la prima volta, non avevo ancora preso i voti: insieme abbiamo affrontato tante di quelle avventure..."
Devo molto a Suor Emma perché, con i suoi insegnamenti, ha contribuito a forgiare il mio carattere e a farmi diventare la persona che sono oggi. Lei trovava la soluzione a ogni difficoltà e le parole giuste per consolarmi.
Uno dei problemi più fastidiosi che ho dovuto affrontare erano le prese in giro di alcune compagne che mi chiamavano "la straniera"; lo facevano in maniera offensiva con l'intento di escludermi dai giochi. Pur essendo nata qui, visto che mia madre non era italiana, non mi consideravano degna della loro amicizia.
Avevo tuttavia un'amica speciale: Marta. Stavamo sempre insieme, abbiamo condiviso, per tutti gli anni del collegio, la stessa stanza, lo stesso banco e tutte le attività extrascolastiche come le lezioni di danza classica. Abbiamo affrontato unite sia i piccoli che i grandi problemi della nostra infanzia e della nostra adolescenza, combattendo le cattiverie delle due bambine che si divertivano a perseguitarci: Erika e Irene.
Queste ragazze che mi tormentavano avevano formato un gruppo molto unito anche con altre collegiali e tutte loro si vantavano di appartenere a famiglie importanti e ricche. Non perdevano occasione per farmi notare di non avere una situazione familiare normale.
All'inizio la mia famiglia era composta da una sola persona: mia madre Linda. Quando sono nata, il mio papà non era in Italia, non aveva saputo della mia esistenza e c'è voluto molto tempo prima che lui e mia madre si potessero ricongiungere.
Mio padre, dedito alla carriera militare, era spesso impegnato in missioni estere; la prima, quella che lo divise da mia madre, fu la guerra del Golfo. La loro separazione e le traversie affrontate per ritrovarsi, sono una lunga storia. Posso solo dire che poi si sono amati in maniera intensa e profonda e se era possibile mi venivano a prendere in collegio. In quelle occasioni ho potuto capire cosa significasse vivere in famiglia e ricevere l'amore dei genitori.
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Un cuore al di là delle nuvole
RomanceGioia, una giovane ballerina di pol dance, si innamora di Maurizio, un affascinante disegnatore di fumetti che vuole diventare un attore. Con lui vivrà una passione travolgente, mentre sarà lanciata con successo nel mondo dello spettacolo; ben prest...