ALEXA
Presi un bel respiro e fissai la professoressa che continuava a parlare.
Le avevo detto di voler andare all'interrogazione per recuperare e lei mi aveva risposto che doveva prima parlare con la classe e poi, se avesse avuto tempo mi avrebbe sentita.Brutta strega!
Anzi le streghe erano pure più clementi e meno arcigne.- Tranquilla Al -
Samantha mi mise una mano sul braccio e strinse per rassicurarmi
- Giuro che se dici di nuovo tranquilla... - mi fermai perché qualcuno aveva bussato alla porta della classe
La professoressa, imperterrita, continuava a parlare ignorando chi aveva bussato
- Prof hanno bussato - disse Giulio interrompendola
- Chiunque sia può aspettare - rispose lei facendo un'espressione indifferente e ricominciando il suo discorso.
Fu allora che la porta si spalancò e andò a sbattere contro il muro, facendo sobbalzare l'insegnante e tutti noi
- Come ti permetti! - esclamò la professoressa alzandosi in piedi per fronteggiare l'ospite sgradito
Sulla soglia c'era un ragazzo: indossava una felpa con il cappuccio che gli copriva il volto, ma da quel poco che si vedeva, i capelli erano scuri, forse neri; era alto sul metro e ottanta e magro.
Entrò e si chiuse la porta alle spalle con un tonfo
- Chi ti credi di essere e fuori dalla mia classe! -
Ebbi l'impressione che la professoressa stesse per avere una crisi di nervi in piena regola
- Ogni tanto dovrebbe tacere e si sedia - disse lo sconosciuto
Aveva la voce roca, tagliente e mi sentii attraversare da un brivido di freddo.
Poi cominciò a guardarsi intorno e solo in quel momento notai un particolare: aveva gli occhi rossi come la brace e accesi da una strana luce.
Ad un tratto Alessandro si alzò e si mise davanti al ragazzo
- Vattene immediatamente da qui! - esclamò
Ma lo sconosciuto ridacchiò e con un gesto della mano lo spedí contro il muro, in fondo alla classe.
E a quel punto iniziò il putiferio: le ragazze cominciarono ad urlare e i ragazzi rimasero inchiodati alla sedia per paura di fare la stessa fine di Alessandro.- State zittì! - esclamò lo sconosciuto sollevando il volto e mostrando o canini sporgenti, facendo tacere tutti gli altri
Dal canto mio, rimasi a fissarlo ad occhi sgranati.
Non c'erano dubbi su chi fosse o, meglio, cosa fosse. Quello davanti ai miei occhi era un vampiro!Quando spostò lo sguardo su di me mi sentii gelare.
Fu velocissimo: si avvicinò, saltò sul mio banco e si inginocchiò per mettersi all'altezza dei miei occhi.
Samantha per lo spavento cadde dalla sedia e strisciò per allontanarsi dal vampiro.
Rimasi immobile, a guardarlo negli occhi. Lui alzò una mano e mi accarezzò il viso, poi scese, si mise dietro di me, spostò la sedia e mi prese in braccio.Una qualsiasi altra persona si sarebbe ribellata e avrebbe provato a scappare, ma conoscevo la forza e la velocità dei vampiri, se voleva me non sarei riuscita a scappargli.
Si avvicinò alla finestra e salì sul cornicione
- Tieniti forte - sussurrò
Mi aggrappai con le braccia intorno al suo collo e quando si buttò di sotto chiusi gli occhi e gridai... poi il nulla.
***
ZACHARY
Adagiai Alexa sul letto e mi sedetti al suo fianco.
Avevo esagerato!
Lei era pur sempre un'umana e la velocità che avevo usato per arrivare al castello l'aveva fatta svenire.
Probabilmente avrebbe dormito fino a sera.Come la conoscevo? Semplice.
Più o meno 50 anni prima mio nonno e il suo avevano fatto un patto: quando avrei raggiunto la maggiore etá sarei dovuto salire al trono, ma prima mi sarei dovuto sposare e qui entra in gioco Alexa, la mia promessa sposa.
Per espandere i nostri territori, le nostre famiglie avevano fatto un sorta di "contratto matrimoniale" che appunto, ci costringeva a sposarci.
Secondo il patto dovevo aspettare che anche Alexa fosse maggiorenne ed è quello che avevo fatto finora. E adesso dovevo spiegargli tutto perché ero sicuro che la sua famiglia non le avesse detto nulla.
Dopotutto come avrebbero potuto dire alla figlia che era stata promessa sposa ad un principe vampiro? E soprattutto che era una decisione che era stata presa prima della sua nascita?Sentii la porta aprirsi e mi voltai
- Oh! Mio signore cosa state facendo? - chiese Maria, una delle mie cameriere, con espressione scioccata
- Assolutamente nulla -
- Non avrete rapito un'umana per berne il sangue! È stato vietato tanto tempo fa! -
- L'ho mai fatto in tutta la mia vita? -
- Emh...no, signore -
- Quindi perché l'hai pensato? -
- E allora cosa state facendo? - chiese avvicinandosi a guardare Alexa
- Io e Alexa dobbiamo parlare - dissi - Quando si sveglia, probabilmente questa sera, falle indossare qualcosa di elegante per una cena con me, se non ti dispiace -
- Si ma...la signorina sa di essere vostra ospite? - mi chiese Maria
- Lo saprà stasera -
- Ma perché l'avete portata qui? -
- Perché Alexa è la mia promessa sposa - risposi uscendo dalla stanza
STAI LEGGENDO
Contratto Matrimoniale (Wattys2019)
RomanceAlexa è una ragazza come tante, divide la sua vita tra scuola, amiche e passioni. Una vita tranquilla, divisa tra alti, bassi e niente di cui lamentarsi. Questo finché non entra nella sua classe uno strano ragazzo dai capelli scuri e gli occhi rossi...