Capitolo 4

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ALEXA

Affondai il viso nel cuscino e gridai.
Avevo retto per tutta la cena, ma ad un certo punto la mia sanità mentale doveva pur andare a farsi benedire.

Non solo avevo scoperto che mio nonno (quello che non avevo mai conosciuto, a pensarci) mi aveva promessa in sposa ad un vampiro, ma era saltata fuori anche la storia che il cosiddetto nonno discendeva dai vampiri e di conseguenza anche io.

Non ho mai chiesto una svolta nella vita!
Preferivo continuare a fare la guerra con la mia insegnante d'italiano, maledizione!

Mi alzai dal letto e cominciai a vagare per la camera. Lui...lui...non poteva fare così! Mi aveva rapito e dato la notizia, non gli avevo detto nulla prima, un po' perché ero sotto shock un po' perché ero incantata dalla sua bellezza.
Maledizione! Perché oltre ad essere un principe doveva essere dannatamente bello? Non poteva essere brutto? Sarebbe stato più semplice odiarlo e invece era pure gentile!

Sbuffai e mi buttai sul letto a braccia aperte.
Dovevo. Mantenere. La. Calma.
Si sarebbe risolto tutto, sarebbe andato tutto per il meglio.
Dovevo parlare con i miei genitori e subito!

Mi alzai di scatto e andai a cercare qualcosa di comodo nell'armadio. Volevo togliermi il vestito per paura di rovinarlo, malgrado tutto mi piaceva.
Trovai dei pantaloncini corti e una maglia, decisamente grande per me e mi cambiai.
Uscii dalla mia stanza e una volta in corridoio mi guardai intorno.
Nel castello avevo visto tre persone: la cameriera, il cuoco e il principe. Non sapevo se avrei trovato altre sorprese e non ci tenevo a saperlo.

Zachary mi aveva detto qual'era la sua stanza e, che se mi serviva qualcosa, di andare da lui.

Feci mente locale, mi diressi in quella che pensavo essere la sua stanza e bussai.

Aspettai due minuti, la porta si spalancò e mi prese un colpo.

Ragazzo mio dovresti essere illegale!

Era a torso nudo e indossava solamente un asciugamano legato alla vita; e che fisico!
Avevo immaginato qualcosa vedendolo con la camicia ma questo superava il limite dell'immaginazione e di tutti i film mentali che mi ero mai fatta con i ragazzi: addominali scolpiti e fisico asciutto, per non parlare del fatto che era alto quasi due metri e che i capelli erano bagnati e gli regalavano un aspetto un po' troppo ribelle per essere un principe.

Degludii e mi sentii andare a fuoco, anche parti che non dovrebbero.

- Tutto ok? - mi chiese Zachary con voce roca

Tutto ok un corno! Ma ti sei visto!

- S...s...si - balbettai

Alexa riprenditi!

- Ti serve qualcosa? - chiese ancora con sguardo confuso

E no! Non mi fissare con quei tuoi occhioni chiari, non lo fare!

- Telefono! - esclamai

Cosa? Che cavolo sto dicendo!

Mi schiarii la voce e presi un bel respiro

- Vorrei chiamare i miei genitori, se non ti dispiace - dissi - Cioè, sicuramente gli avranno detto che sono stata rapita e vorrei rassicurarli, tutto qui -

- E il tuo cellulare dov'è finito? - mi chiese facendosi da parte e facendomi segno di entrare in camera sua

- Ero nello zaino, che è rimasto a scuola quando...si insomma hai capito - spiegai

Lui annuì e prese il suo telefono dalla scrivania, porgendomelo.

Digitai il numero di mia madre, sperando che fosse sveglia.
Cosa sicura, visto che sua figlia era sparita.
Infatti rispose dopo il terzo squillo

- Pronto? - chiese con voce tremante

- Mamma sono io - dissi

- ALEXA! Dove sei? Come stai? Cosa hai fatto? Che è successo? - mi tartassò di domande urlando

- Sto bene e...sapevi che tuo padre aveva fatto un contratto matrimoniale che riguardava il mio futuro? - chiesi

Silenzio...
Ancora silenzio...
Un trambusto improvviso...
Di nuovo silenzio...

- Mamma... - borbottai con un sospiro

- O...Emh...si! Te ne avrei parlato! - rispose - Prima o poi... -

- Ah...e spiegami anche la parte in cui io discendo dai vampiri -

- Bhe sì! Io sono una mezza vampira quindi... -

- Mamma. Io. Non. Ti. Parlo. Più -

- Tesoro te l'avrei detto! - disse

- Non importa, ciao, buonanotte -

Chiusi la chiamata e restituii il cellulare a Zachary

- Grazie -

- Non sei stata un po' dura - mi disse

- No! Non è una cosa da tutti i giorni scoprire tutto questo - spiegai sollevando le braccia - Comunque scusa se mi sono presentata a quest'ora -

Zachary scosse il capo

- Scusami tu se ti ho "trascinata" qui - disse facendo le virgolette con le mani

- Ah...ehm...mi ci dovrò abituare, piano piano -

- Prenditi tutto il tempo che vuoi e...sappi che non sei l'unica a trovare la cosa strana e imbarazzante - raccontò - Non sono potuto andare contro la volontà della mia famiglia, visto che non ero ancora nato nemmeno io, il giorno del contratto -

- Si, capisco - dissi - Allora buonanotte -

- Buonanotte...ah una cosa! - mi fermò - Se vuoi uscire puoi farlo, non sei prigioniera e vale anche se vuoi tornare a casa tua, non ti trattengo...per il momento -

Per il momento, già. Perché presto ci saremmo sposati e io sarei diventata sua a tutti gli effetti, così come lui sarebbe stato mio.

- Lo so ma...ho bisogno di elaborare la cosa e penso che farlo lontano da casa sia meglio e poi...si insomma, ti devo sposare e preferisco conoscerti un po' prima di allora - spiegai torturandomi le mani

Zachary annuì

- Vale lo stesso per me, anche per questo ti ho portata qui -

Gli feci un sorriso prima di uscire, che lui ricambiò, ma poi mi venne una cosa in mente

- Ma...io e te... cioè...mi trasformerai in un vampiro? - chiesi un po' titubante

- Solo se lo vorrai - rispose Zachary - I vampiri non sono "morti" come si dice in tanti film e storie. Abbiamo il sangue nelle vene, un cuore che batte, cresciamo e ci riproduciamo ma...ecco possiamo definirci immortali, forse? Sicuramente viviamo più a lungo degli essere umani, dieci anni loro sono uno nostro. E tu sei per metà vampira quindi vivi già, anche se in parte, nel nostro mondo -

- Ok, una cosa alla volta... - sospirai - Aspetta, ma tu sei un principe e devi diventare re, quindi io sarei... -

- Tu diventerai la regina dei vampiri -

- Oh...ok... buonanotte -

E detto questo me ne andai in camera mia

Avevo davvero bisogno di elaborare tutto questo...

Contratto Matrimoniale (Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora