II

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Era giunta la sera.
Dopo un'accessa discussione sull'assegnazione delle camere, Giulia e Beatrice si dovettero arrendere e cedettero la camera di quest'ultima ai due ragazzi.

«Davvero gli abbiamo lasciato la mia stanza?»
«Ti sembra questa la cosa più strana? Ci sono uno Shadowhunter ed uno stregone di là!» sbottó l'altra.
«Non alzare la voce con me...»
Giulia, sbuffando si sedè sul letto accanto alla sua amica e cominciò a strofinarsi gli occhi ancora incredula.
«Cosa sta succedendo?» chiese retoricamente Beatrice.
«Pensi che io lo sappia? So solo che qualche ora fa eravamo in salotto e Magnus cantava "Killer Queen", in piedi sul divano, con un bicchiere di Martini in mano.»
«Però l'ha cantata bene...»
«Smett-» un rumore proveniente dall'armadio interruppe Giulia, attirando l'attenzione di entrambe le ragazze.
«Ti prego, non di nuovo.» disse Beatrice, rannicchiandosi alla testiera del letto.
L'altra si alzò sbuffando e dirigendosi verso l'armadio.
«Che fai?»
«Secondo te? Controllo.»
La ragazza afferrò la maniglia e con un ultimo grande respiro, aprì velocemente l'anta dell'armadio.
«Oh...»
Davanti ai loro occhi, due figure maschili l'una sopra l'altra tentavano di strangolarsi a vicenda. Si fermarono solo quando si accorsero della ragazza.
«Tutto questo è fottutamente fuori di testa...» esclamò Giulia, indietreggiando verso il letto e sedendosi.
Beatrice osservava la scena e fissava i due ragazzi a bocca aperta.
«Fratello... dove siamo?» chiese l'uomo biondo a quello corvino che non lo degnò di risposta, intento a guardarsi attorno confuso.
La ragazza che fino ad un momento prima era in stato di shock, sussurrò: «Loki... Thor... Loki e Thor... MAGNUS!!» urlò alla fine.
Si udì un forte trambusto per il corridoio e qualche secondo dopo la porta della camera si spalancò, rivelando Magnus senza maglietta e con la zip abbassata ed Alec in mutande.
«Cosa?! Che succede?!» disse lo stregone, allarmato.
«Cosa... cosa stavate facendo in camera mia?» chiese Beatrice.
Alec distolse lo sguardo sorridendo imbarazzato mentre l'altro balbettò qualcosa di incomprensibile.
«Sapete cosa? Non mi interessa!»
La ragazza riportò la propria attenzione sui nuovi arrivati che si aggiravano per la stanza toccando qualsiasi cosa.

«No, no, no quello mettilo giù!» urlò Giulia a Loki che innervosito le puntò il coltello alla gola.
«Oh, stai calmo okay?» continuò lei alzando le mani.
«Fermo! Magnus ti prego, fa qualcosa!» disse l'amica.
«Lei mi ha dato del ladro, ha insultato la mia bellezza ed io dovrei intervenire?»
«È anche la stessa persona che ci sta ospitando in casa, Magnus.» sussurrò Alec, alterato.
I due si guardarono per qualche attimo, poi Magnus sbuffando, con la sua magia fece cadere il coltello di Loki e lo spinse lontano da lui.
Giulia sospirò sollevata.
«Perdona mio fratello. A volte è un po'... irascibile.» disse Thor avvicinandosi alla ragazza e rivolgendo uno sguardo di rimprovero al fratello che prontamente roteò gli occhi.
«Non preoccuparti, a volte capita di fare cilecca.» rispose Giulia sfottendo Loki.
«Vogliamo riprovare, lurida Midgardiana?»
«Datevi una calmata, tutti quanti!» disse Beatrice, guardando anche l'amica.
«Io? Mi ha appena puntato una lama alla gola e quella agitata sarei io?!»
«Beh, non sei molto calma.» intervenne Magnus.
Il Dio degli inganni si girò a guardare lo stregone e sorridendo disse: «Mi piace lui.»
Alec che fino a quel momento non aveva fatto nulla, avvolse il fianco dello stregone con un braccio, avvicinandolo a sè.
Il corvino, guardando Beatrice con un accenno di malizia e stupore nel viso le chiese: «Stanno insieme?» indicando i due ragazzi alla porta.
«A quanto pare.» rispose lei incrociando le braccia al petto e cercando di nascondere un sorriso.
«Davvero uno spettacolo grazioso ma ora sono stanca. Alec, Magnus, voi tornate nella vostra camera. In quanto a voi, Loki e Thor, sistematevi dove volete.» esclamò Giulia, liquidando tutti con un gesto della mano.

Tutti uscirono dalla stanza lasciando le due ragazze sole.
«È fantastico.» disse Beatrice, sistemandosi nel letto sorridendo.
«Vedremo...» sussurrò l'altra chiudendo gli occhi.

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