VI

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Beatrice finalmente riuscì a portare i nuovi arrivati al piano di sotto dagli altri.
«Ragazzi...» sussurrò la ragazza, richiamando l'attenzione di tutti.
Magnus si girò e con un sopracciglio alzato squadrò Negan.
«Sul serio? Anche uno con una mazza chiodata?»
Beatrice alzò le spalle ma non fece in tempo a rispondere perché Negan alzò la mazza in direzione dello stregone.
«Ehi, si chiama Lucille! Ed ora, voi siete tutti di mia proprietà.» ghignò l'uomo ma Giulia, raggiungendoli, lo interruppe.
«Ci mancavano anche questi...» sbuffò la ragazza, andandosi a mettere vicino a Magnus.

Loki rivolse il suo sguardo al ragazzino, notando la benda che gli copriva l'occhio. Fece saettare più volte lo sguardo da lui al fratello e indicandoli con un sorrisetto disse: «Avete qualcosa in comune... o dovrei dire, non avete.»
Giulia scoppiò a ridere, spalleggiando il Dio degli inganni che rise a sua volta.
«Ehi, donna mancata.» esclamò serio Negan, riferendosi a Loki «Vuoi vedere come ti faccio passare la voglia di scherzare?» continuò, brandendo Lucille.
Il Dio guardò Giulia che ricambiò il suo sguardo.
«Scortese...» sussurrò quest'ultima.
«Dateci un taglio!» urlò Beatrice.
Negan abbassò la mazza da baseball «Voi due non mi piacete.» disse indicando Loki e Giulia.
«Pensa, la cosa è anche reciproca!» lo prese in giro quest'ultima.
L'uomo le rivolse tutta la sua attenzione «Tu... tu mi rispondi troppo e sarai la prima a cui spaccherò la testa.»
Il Gigante di ghiaccio si voltò verso la ragazza assumendo le sembianze di Negan «E tu sarai la prima a cui spaccherò la testa.» scimmiottò.
Entrambi risero ma l'uomo, sorpreso e stanco delle continue mancanze di rispetto, afferrò Lucille e avanzò svelto verso la ragazzina. Magnus si alzò in tempo, fronteggiandolo e bloccandogli il passaggio.
«Spostati...» mormorò Negan ad un palmo dal viso dello stregone che però, senza degnarlo di una risposta, fece uscire dalla propria mano una sfera di fuoco.
L'uomo indietreggiò, aggrottando le sopracciglia spaesato.
«Ma che cosa siete voi...» sussurrò più a se stesso che agli altri.
Per la prima volta Rick prese parola: «Perfavore, potreste spiegarci cosa sta succedendo?»

Una volta spiegato per l'ennesima volta cosa stesse accadendo, Carl si rivolse alle due ragazze «Quindi ora viviamo con voi?»
«Non credo ci sia altra alternativa...» fece Beatrice.
«Anche se in questa casa non c'è davvero più posto.» continuò Giulia.
«Oh, a questo posso pensarci io!» esclamò Magnus, sorridendo.
Thor lo guardò sconvolto «Amico, perché non ce lo hai detto prima?! Io... io dormo sul pavimento con una coperta!»
«Almeno tu una coperta ce l'hai...» rispose Louis.
«Anche noi abbiamo una coperta Lou!» gli disse Harry.
«Tu hai una coperta, Harry. Io ho le tue gambe nelle costole!»
A quel punto Harry abbassò lo sguardo e si scusò. Il fidanzato, intenerito inclinò la testa sorridendogli dolcemente.
«Posso fare a meno della coperta se ci sei tu a riscaldarmi.»
Harry si avvicinò, baciandogli una guancia. L'altro fece una smorfia contrariata e gli prese il viso con una mano per poi baciarlo.
«Potrei vomitare.» fece Loki, disgustato.
Thor, dopo quelle parole si girò verso il fratello guardandolo male.
«Vomitare? Devo ricordarti quando io e te-» «Non osare. È stato un errore, Thor.» lo interruppe il fratello.
«Perchè? Che cosa è successo tra voi due?» chiese Beatrice con enfasi.
«Sentite, volete la casa più grande sì o no?» esclamò Magnus e tutti annuirono.
Lo stregone si posizionò al centro del salotto, chiuse gli occhi e dalle sue mani fuoriuscirono delle specie di fiamme blu. I muri della casa presero ad allargarsi e delle camere da letto si materializzarono.

La sera, Giulia e Beatrice se ne stavano sul divano occupando tutti i posti disponibili, a guardare sul telefono un episodio di Shameless. Improvvisamente il telefono prese a vibrare insistentemente. Giulia sorrise, lasciò il telefono al suo fianco e lo guardò, attendendo. Il cellulare si spense e lei ridacchiò.
«Ma dove cazzo...»
La voce di Mickey risuonò dalla cucina.
«Chi cazzo sono questi due?» chiese Negan, trascinando due ragazzi tenendoli per le braccia.
Giulia balzò in piedi dal divano e si avvicinò ai due ragazzi. Milkovich si scostò dalla presa di Negan e fronteggiò la ragazza.
«Non so chi tu sia, non so dove io mi trovi ma di al tuo amichetto del cazzo che se mi rimette le mani addosso gli spezzo le dita.»
Negan scoppiò a ridere e Ian ne approfittò per allontanarsi dall'uomo.
«Stai calmo e stai anche zitto, fidati. Sedetevi e vi spiegheremo tutto.» gli fece Giulia.

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