Fa freddo.
Ormai fa sempre freddo, in inverno come in estate.
Ogni cosa appare gelida, incolore, morta...
Sarà perché non esco mai, qui effettivamente non entrano neanche i raggi del sole.
Poso il bisturi ed ho finito.
"Abbiamo fatto. Continuate voi a me sta venendo mal di testa".
Mi sfilo i guanti ed esco.
Ogni operazione richiede moltissima concentrazione e finisce sempre per venirmi un dolore forte come un emicrania.
Mi cambio ed esco e, come avevo previsto, fa freddo anche fuori.
"Il mondo è un enorme blocco di ghiaccio ormai..." mi ritrovo a dire a voce bassa.
Perfino le persone in strada sono prive di una certa vitalità, o forse è una mia impressione.
Forse sono io quella priva di vitalità...
Arrivo a casa e lancio le chiavi sul tavolo mancando però il bersaglio.
Ignoro le chiavi e decido di andarmene direttamente a dormire, non ho proprio fame per cenare.
Mentre sono a letto mi arriva un messaggio sul cellulare: "Ti va di vederci?"
É Riccardo. Un bravo ragazzo per davvero ma la verità è che non ho le forze per uscire. Né la voglia...
Mi invento l'ennesima scusa e spengo il telefono.
Un giorno smetterà di scrivermi e deciderà di cercare qualcun'altra. Se le cose devono andare così, che così vadano allora. Che smetta anche adesso se vuole.
Non credo di esser pronte ad avere una relazione adesso.
In realtà, non sono pronta ad alcun tipo di relazione...
Ascoltare stronzate fingendo che tu sia d'accordo non fa proprio per me.
Ormai penso questo delle relazioni umane, tanto si sa che se si dice la propria poi ti criticano, tanto vale mentire.
Ma a me annoia mentire, tanto vale stare zitta.
Tanto vale non ascoltare neanche...
Il freddo si fa sentire di più.
Per quale scopo vado avanti? Spesso mi pongo questa domanda ma non riesco mai a darmi una risposta.
"Magari tu uno scopo non ce l'hai..." dico, tanto nessuno può sentirmi.
Non tutti devono per forza averne uno.
C'è chi consuma la sua vita oziosamente o passivamente, ma nonostante ciò va avanti.
Che senso ha? Che senso ha vivere passivamente? Prima di morire quale pensiero si avrà della vita vissuta?
Non voglio vivere un giorno di più una vita senza senso.
Apro il primo cassetto del comò e afferro il flaconcino che mi prescrisse il medico.
Mi spavento nel constatare che non ho paura, che non scivolano lacrime dai miei occhi, che non c'è nessuno a cui voglia lasciare un addio.
Uno di quegli addii strappalacrime scritti velocemente su un pezzo di carta.
"Un motivo in più per farlo".
Svuoto il flaconcino facendo cadere tutte le pillole nella mia mano.
Tanto nessuno può vedermi.
Non sarà veloce ma sarà indolore, soprattutto se accadrà mentre dormo...
Drin drin
Che suoneria poco originale.
Ma del resto, che m'importa.
Ma non avevo spento il telefono? Devo aver cliccato su "riavvia", che imbecille che sono.
Afferro il telefono spazientita con l'intenzione di staccare la chiamata e spegnerlo stavolta sul serio, ma quando leggo il numero dell'ospedale sul display mi fermo.
É se fosse un'urgenza ?
Sposto lo sguardo dalle pillole al telefono e viceversa.
La mia morte può avvenire in un altro momento, non mi piace l'idea che per morire debba farlo anche qualcun altro.
Rimetto le pillole nel flacone e rispondo al telefono mentre vado a prendere una cosa a caso dall'armadio.
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PHILÌA: vite salvate
Chick-LitCosa può accadere quando due persone al limite della disperazione si incontrano? Qualcosa di straordinario che ha del sublime.. si salvano.