Capitolo 3

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Arrivarono subito i poliziotti e dietro l'ambulanza i poliziotti fecero delle domande su cosa era successo , chi era che guidava la macchina , che macchina era ;
l'ambulanza mi porto subito al pronto soccorso sopra l'ambulanza fecero salire anche il ragazzo che mi salvò la vita , per vedere se andava tutto bene mi fecero delle analisi e delle visite mediche .
I dottori chiesero al ragazzo anonimo se fosse il mio ragazzo lui imbarazzato gli rispose con gentilezza di no era nei paraggi e vedendomi svenire mi salvò ;
Le informazioni erano poche perché io ero da sola a casa , perche mia madre oggi dovette partire per andare a lavorare fuori città distante circa 10 ore di macchina .
Così quando mi svegliai da quelle bellissime 2 ore di sonno (che mi erano sembrate molte di più)mi chiesero il numero di telefono di mia madre , io glielo diedi subito e quando mi dissero che mia madre non gli rispondeva io non ero nemmeno un po' preoccupata poiché sapevo che lei stesse lavorando molto e sapevo che non sarebbe tornata , infatti mi aveva detto che se non poteva più ritornare a casa non dovevo cercare di peggiorare la situazione o di implorarla per tornare a casa .
A questo punto dopo 2 giorni al pronto soccorso e diverse analisi , mi fecero uscire ma io essendo che non potevo andare a casa mia diedero la responsabilità di portarmi a casa del ragazzo che mi aveva salvato

La scrittrice dello stalker Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora