i. s e x

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        i. S E X

Avete presente la risata di un bambino, oppure quando una persona che vi sta a cuore vi sorride e voi non fate altro che ricambiare? O anche altri svariati motivi. Avete presente quando il vostro cuore scalpita, quando vedete il ragazzo che vi piace? Avete presente scommetto.

Voi sì, ma io no.

Era passato troppo tempo da quando vidi l’ultima volta un mio amico, oppure un mio familiare. Qui non ti facevano delle visite, questo era un posto dove non si metteva piede. Da qui ci si scappava, e me ne sarei andata anche io se solo avessi potuto.

Quella sera vagabondai per i tetri corridoi del palazzo. La luce da noi non entrava mai, e se entrava, non eravamo affatto felici. Ci consumava le ossa, ci faceva ammalare e le uniche nostre forze le trovavamo attraverso le tenebre.

Sapete, io ero una semplicissima diciannovenne prima di entrare in questo posto, ora sono un demone. Morii a causa di un incidente sulla Fifth Avenue il giorno di Capodanno insieme a dei miei amici; io finii all’inferno mentre loro in paradiso.

Indossavo un lungo abito nero a stile impero, mi mostrava troppo il seno per i miei gusti, e il fatto che toccasse a terra mi dava fastidio, ogni tanto ci inciampavo. Al castello non c’era molto da fare, di tanto in tanto mi recavo in biblioteca a leggere qualche libro oppure uscivo a fare un giro.

Ero diventata una sorta di Dama di Corte, che, a quel tempo, era una delle più grandi onorificenze. Molte donne avrebbero voluto essere al mio posto piuttosto che lavorare nei telai oppure nelle miniere. Quella sera, mentre facevo compagnia a Blake, Harry mi chiamò. Era solo semplice sesso, non mi sarei mai e poi immaginata che, lui, il Principe più oscuro, fosse colui che amassi.

“Entra pure” la sua voce.

Era disteso sul letto con una semplice polo nera e dei jeans stretti dello stesso colore. Guardava il soffitto con fare preoccupato, gli occhi erano spenti, e il sorriso che tanto amavo, era solo un lontano ricordo. Non l’avevo mai visto così, sembrava affranto. E i demoni non lo sono mai, non proviamo quel tipo di emozioni. Mi avvicinai cautamente, lasciandoli lunghi baci sul collo. Non avrei risolto niente parlando, non mi avrebbe mai raccontato nulla.

Non mi dispiaceva più quella situazione, in un certo senso ero felice. Harry era rude, mi graffiava, mi mordeva, mi tirava i capelli; eppure lo lasciavo fare. Era l’unico che potesse toccarmi così. Me ne accorsi proprio in una di quelle sere, mentre lui dormiva beatamente dopo averlo fatto.

Sembrava un angelo.

Anche se a dir la verità lui lo era, in fondo. I capelli sparsi sul cuscino, la bocca carnosa leggermente aperta, il viso rilassato.

Lui era così bello.

E, tra un bacio e una scopata imprevista, mi accorsi che l’amavo.

Ora potevo ricongiungere tutti i punti. Ora sapevo perché mi comportavo così con lui, io l’amavo così tanto. Lasciavo che lui si impossessasse di me in qualunque modo, tanto non sarei mai riuscita a dirgli di no.

Così ribaltò le posizioni, mi sfilò la veste di seta rossa e mi lasciò dei baci sul collo, man mano scendendo verso il petto. Mi morse un capezzolo; mi fece male, tanto male. Però gemetti, ero completamente persa in quegli attimi.

“Oggi faremo qualcosa di diverso” disse.

Lo guardai perplessa, ma preferii rimanere zitta. Prese dal cassetto qualcosa di luccicante, ma non riuscivo a capire molto bene. Mi legò i polsi alla testiera del letto, e annodò le mie caviglie. Si sfilò di tutti i suoi indumenti, non mi dava più fastidio vederlo nudo come le prime volte. Si distese sopra il mio corpo, facendo scontrare le nostre intimità e crearmi un lieve rossore. Scese sempre di più, continuando a mordere e baciare i lembi della mia pelle, infilò due dita in me, che poco dopo diventarono tre. Continuai a gemere nel suo tocco. Ero quasi sul punto di venire ma Harry si tolse da me.

“Oh. Non ho finito di divertirmi”.

Leccò il mio seno sinistro, mordendolo ancora più forte di prima. Questa volta non resistetti, incurvai la mia schiena sempre di più. Non riuscivo più a controllarmi, non sarei resistita ancora per molto. Tirai Harry per le spalle, facendolo stendere su di me e baciandolo sulle labbra. Lo volevo, lo volevo come mai prima.

Morsi il suo labbro, sentivo il nostro respiro infuocato mentre era accompagnato da un gioco –per niente casto- di lingue. E continuavo a sperare che venisse in me, che mi facesse sua in tutti i modi. Ma tanto lo ero, lo sarei per sempre stata.

“Haa-” cercai di gridare il suo nome, ma lui mi morse il labbro talmente forte da farmi sanguinare.

“Non ancora, piccola” disse al mio orecchio.

Le sue mani accarezzavano il mio corpo, sentivo i nostri bacini scontrarsi. E lo odiavo, perché io stavo lentamente morendo dal piacere; ma lui non era ancora entrato in me. Gli graffiai la spalla, mentre ancora ci baciavamo, in un modo impossibile da descrivere.

E, dopo interminabili minuti, Harry si decise ad entrare in me. Fece anche quello male, anche se non era la prima volta, ma era il suo modo. Il suo modo rude, cattivo. Ansimai, mentre delle goccioline di sudore mi imperlinavano la fronte.

Volevo sempre di più, strinsi le mie gambe attorno ai suoi fianchi, inarcai la mia schiena, mi avvicinai ancora di più a lui. E diventò tutto rose e fiori per un secondo, sentivo amore. Ma era solo una illusione, era solamente la mia contorta mente che si faceva dei pensieri improbabili.

E infine lo urlai, gridai il suo nome.

“Sei mia, piccola” ammise al mio orecchio.

Sarò sempre tua Harry, pensai tra me e me.

E proprio in quei precisi istanti, mi scappò una risata. Dopo tanto, ero felice. Magari era proprio quello l’amore; donarsi l’uno all’altro. Ma io per lui avrei fatto di tutto, lui per me niente.

Io non valevo nulla.

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Spazio Autrice.

Ciao a tutti,

bene. Potete dirmelo: questo capitolo fa tremendamente cagare. Lo so, e mi dispiace. Ma sono davvero molto impegnata e non trovo molto tempo. In più, ho visto che il prologo non ha riscontrato molto successo.

Magari devo cancellarla, non so sinceramente.

Vabbè, comunque: buona lettura.

-ziamdream

Villainy » Harry Styles (on hold)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora