Austin •36•

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"Io e te dobbiamo parlare."dico prendendo Ashley per il polso senza lasciarla rispondere.
"Non tirarmi,mi fai male."dice strattonando il polso dalla mia presa.
"Non me ne frega un cazzo Ashley.Ma ti rendi conto,non ci siamo lasciati manco da un giorno e già ti butti a capofitto nelle braccia di un altro?Ma sei seria?!"dico fuori di me.
"Austin ma chi cazzo ti credi di essere per venire qui,dopo avermi dato della puttana egoista perché voglio passare un po' più di tempo con mia sorella che non vedo da 2 anni.2 FOTTUTI ANNI AUSTIN!L'egoista tra noi due non sono io,sei tu."dice per poi andarsene dagli altri.

Torno anch'io dagli altri e noto che Emily mi fissa con sguardo indagatore.
D'improvviso si alza e viene a sedersi accanto a me e Logan.
"Nessuno ti vuole qui."dice acido Logan.
"La stessa cosa vale per te,ma vedi qualcuno che si lamenta?"risponde a tono Emily.
Ricordo che da bambina Emily si chiudeva nella sua cameretta a piangere dopo uno scherzo di Logan.
Papà allora per consolarla le portava dei cerotti e un orsacchiotto.
"L'orsacchiotto è perché ti voglio bene,mentre i cerotti sono per le ferite.
È sempre meglio essere feriti e sai perché?Perché i graffi sono segni di forza,ti fanno crescere e per non commettere lo stesso errore si ricorda il dolore inflitto da quel piccolo graffio.
Le ferite non sono cose brutte,sono cose necessarie per scoprire chi sei e chi deciderai di essere."
Ovviamente tutto questo lo so perché origliavo alla porta e poco dopo che se ne andava Emily si addormentava così io entravo nella stanza e le stampavo un bacio sulla fronte e sui cerotti.
Mi ricordo ancora quando Emily rimase molto delusa da Logan e pianse tantissimo perché si era messo con una bambina che Emily non sopportava proprio,quando papà andò da lei con solo l'orsacchiotto Emily gli chiese il perché non avesse con se i cerotti dato che li portava anche quando stava male moralmente:
"Piccola Em,non tutte le ferite possono guarire con un cerotto.
A volte neanche quelli possono curare  uno squarcio che abbiamo dentro,
possiamo solo abituarci e farci amicizia...tu provaci vedrai che ciò ti renderà anche più forte."
gli disse questa frase poco dopo che  la mamma se ne andò.

"Ricorda che non lascia solo te."dice Emily al mio orecchio per poi andarsene.
Non ci avevo pensato.
Ashley ed Em sono migliori amiche da sempre,Ash è come una sorella per Em e lo era anche prima per me,ma poi ho capito che non era solo istinto fraterno ma gelosia.
Forse ha ragione Ashley a dire che sono un egoista.
Ho pensato solo al mio dolore,non ho pensato ad Em né alla famiglia di Ash.
Ho pensato solo ed unicamente a me.

La sera...

"A mio malincuore devo venire con te."dice Ash salendo nella mia macchina.
Annuisco senza dire nulla e metto in moto il motore.
Ashley cambia in continuazione la frequenza della radio e la cosa mi sta irritando.
"C'è il tuo cd nel cruscotto puoi metterlo se vuoi."dico semplicemente.
"Sto bene così."dice quasi come sapesse che mi da fastidio.

"Mi dispiace per quello che ti ho detto.
Hai ragione sono un egoista perché ho pensato solo e unicamente al mio dolore.
Non ho pensato a come potessi sentirti a sapere tua sorella tanto lontana,ma neanche tu hai pensato a me o a Emily.
Sei entrata nella nostra vita da quando nostra madre se n'è andata.
Una bambina con le treccine e gli occhi color cielo,le calze colorate e miliardi di mollette che le raccolgono i folti capelli biondi entra in casa mia saltellando e facendo sorridere la mia sorellina che la sera prima aveva pianto per ore.
Hai dato ad Emily la forza di sorridere senza neanche accorgertene.
Forse all'apparenza non sembra,ma so che Emily sta male.
Quindi mi dispiace dirtelo,ma l'egoista non sono solo io."dico per poi parcheggiare e uscire dall'auto.

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