Casinò

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-Tish dobbiamo parlare-
Rimango in silenzio e ascolto, perché non voglio in nessun modo interrompere ciò che sta per dire o staccarmi da questa comoda posizione in cui sono messa
Non voglio frasi a metà o qualcosa di tralasciato, voglio sapere tutto.
Mi aspetto una batosta, sia dal tono della sua voce, sia dalle sensazioni che mi tranciano in due lo stomaco, da tre giorni
Un breve cenno del capo ed inizia a sputare fuori la verità, pezzo per pezzo, puzzle dopo puzzle
-A Messina ho rivisto la mia ex, anzi, ho rivisto una ragazza con cui attualmente mi sento ancora... Non è nulla di ufficiale, serio o quant'altro, ma c'è. È una persona in carne ed ossa con cui ho trascorso la notte di Capodanno. Esiste e forse ho sbagliato a non parlartene in queste settimane. Ma noi due alla fine siamo stati insieme senza impegno, c'era o forse c'è una certa alchimia, ma non abbiamo mai definito il nostro rapporto, non abbiamo messo dei paletti, non abbiamo messo delle etichette e quindi mi sono preso la libertà di omettere questo dettaglio fino ad oggi-
Sono rimasta attaccata al suo petto, non ho fissato i suoi occhi, lui non ha fissato i miei, ha parlato con nonchalance tenendo serrate le sue braccia alla mia vita
-Devi aggiungere qualcos'altro?-
Il mio tono di voce è atono, apparentemente glaciale, forse menefreghista, forse sembra una muraglia cinese a cui è data voce in capitolo
-Credo di no-
-Neanch'io- affermo allontanando con forza le sue mani dal mio corpo e alzandomi -Buonanotte Alberto-
Non fa un cenno, non prova a fermarmi o a dire altro.
Butto un'occhiata alle mie spalle quando sto per rientrare e serro i pugni nel vedere la sua faccia da finto cucciolo ferito, come se fosse la persona più adatta a fare la vittima, come se in questa situazione avesse ancora la facoltà di poter avere ragione.
Superata la rabbia iniziale per la sua faccia da schiaffi, realizzo.
Aveva un'altra.
Se la faceva con un'altra.
Oppure ero io il problema, ero io a farmela con un ragazzo fidanzato.
Che razza di discorso è: non è nulla di ufficiale o serio?
Ma è possibile che a vent'anni i ragazzi ragionino solo col testosterone?
È possibile che a vent'anni il loro obiettivo sia solo uno e che una volta raggiunto chiudano in questo modo?
Non lo so, la sua spiegazione quale sarebbe stata?
Ho un'altra ma possiamo continuare a vederci nel mio letto?
Ho un'altra ma mi piace passare ore ed ore a baciarti, abbracciarti, parlare con te senza nessuno tra i piedi?
Sono incazzata nera.
O forse più che incazzata sono delusa, amareggiata, furiosa con me stessa.
Decido di andare a fumare sulla porta che dà su quelle famose scale d'emergenza testimoni del primo bacio, sbuffo e chiamo Luca.
-È successo un casino-
-In che senso Tish?-
-Un casino Luca, un casino in tutti i sensi possibili ed immaginabili-
-Spiegami Tish, sono quasi le due di notte, mi chiami, mi svegli, sembri un disco impallato. Mi sto preoccupando-

-Un casino Luca-

-"Tish per-

-Ho appena scoperto che Alberto sta con un'altra- dico d'un fiato
-Dove sta il casino Tish? Non avevi negato fino all'esasperazione che ci fosse qualcosa?- chiede ironicamente, sa bene che gli ho mentito
-Siamo stati insieme, mi ha usata, e poi gettata via senza ritegno, io non so che fare, che pensare, fumare non mi aiuta, sono nel pallone Luca, aiutami-
Sono affannata.
Impanicata.
Realizzo punto per punto ciò che sta accadendo, lui ha un'altra, io per lui non sono mai esistita.
-Dove sei?-
-Davanti la porta d'emergenza-
-Hai solo le sigarette con te?-
-Ho la borsa con cui vado agli studi, non sono ancora salita in camera-
-E allora siediti Tish, prendi carta, penna e scrivi. Butta giù tutto ciò che senti. D'altronde funziona così no? Hai sempre fatto questo tesoro, hai sempre preso un foglio bianco e l'hai riempito con pensieri, emozioni, cose brutte e cose un pó meno brutte-
-Più cose brutte-
-E questa è una cosa brutta Tish, quindi butta giù il testo. Abbozza qualcosa, sfogati. Se vuoi ti richiamo io facendo una videochiamata, ti va?-
-Sono le due Luca-
-Sono le due, tu non chiuderai occhio ed io non ho intenzione di mollare la mia migliore amica e di farla deprimere. Siamo fratelli ricordi? Io e tu non condividiamo lo stesso sangue, ma siamo fratelli, parola di scout-
Lo immagino con la mano sul petto, come facevamo sempre sin da piccoli quando improvvisavamo campeggi e toccava a me e lui tenere acceso il fuoco, come se non avessimo dietro un accendino per poterlo accendere l'indomani.
Sorrido e stacco la chiamata, entro su whatsapp e lo chiamo
-Come lo chiamiamo questo pezzo Tish?-
-Casinó-
Butto il titolo lì, rapido e veloce.
Solitamente scrivo prima il testo, ma qui c'è poco da buttare giù.
Voglio scrivere il pezzo della vita, e giuro che lo farò

Tijana e Alberto: storia di un'incompatibilità caratterialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora