"Brutti incontri"

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-Ma vedi dove cammini,bastardo?-disse un ragazzo dai capelli argentati,guardando male il moro.

Hijikata,per istinto,si mise sulla  difensiva,mettendo una mano sull'elsa della katana.
Sapeva che era stupido,ma era più forte di lui.
-Che cazzo stai facendo,imbecille? Devo passare...-chiese,l'azzurro non capendo il motivo di tale astio.
-Perché così tanta fretta?
Cos'è devi correre dai tuoi amici terroristi, Shiroyasha-dono?-
Ecco, lo aveva detto.
Solo non si aspettava la reazione dell'altro.
-Non chiamarmi in quel modo...-disse il diretto interessato,stringendo la busta della spesa,con una certa foga.
-Ti da fastidio che io abbia scoperto la tua identità,signor “Demone Bianco”?- e lo disse con un tono di scherno.
Quello che stava facendo era immorale,lo sapeva bene,ma era più forte di lui.
Era come se si sentisse tradito,in qualche modo.
-Ti ho già detto di non chiamarmi in quel modo,bastardo.-disse l'argentato,avvicinandosi al moro e trafiggendogli la spalla,ovviamente in modo lieve.
-Non ficcare il naso  in affari che non ti riguardano.-e lo disse  nel mentre rifoderava la sua spada e se ne andava.
Toshi rimase in  stato di shock per vari secondi prima di sentire tutto il dolore,sia fisico che mentale.
Il colpo che aveva sentito era come una lama fredda e solitaria,lo aveva colpito senza il minimo riguardo,aveva sentito il gelo per tutto il corpo.
Quindi,era questa la forza del Demone Bianco?
Tante e troppe domande giravano nella testa del moro,ma solo una cosa lo aveva fatto impensierire più di tutti.
Nel mentre lo colpiva,i suoi occhi color cremisi brillavano più di qualunque altra cosa presente in quel momento.
Stava piangendo.
Aveva visto in quello sguardo malinconico e allo stesso tempo mortificato,delle piccole gocce salate uscire fuori.
Non avrebbe mai immaginato di vederlo in quello stato.
Forse aveva esagerato?
Si era fatto troppi film mentali?
Questo non lo sapeva.
Si rialzò e se ne tornò al quartier generale,lì avrebbe schiarito le idee.

Intanto all'agenzia Tuttofare...
Kagura si svegliò di colpo,nel sentire la porta di casa sbattere,e sapendo che era Gin,si riaddormentò.
Solo che non ci riuscì,visto che sentì sbattere anche la porta della sua camera.
Era raro che l'azzurro se ne andasse a dormire in camera a quell'ora del pomeriggio. Lui dormiva ovunque,tranne che in camera.
Così decise di alzarsi e,una volta alzatasi dal divano,trovò la busta della spesa per terra.
-Gin-chan...?-chiese sorpresa,non voleva davvero che la sentisse,ma semplicemente era rimasta scioccata.
Era preoccupata per quell'imbecille.























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