Walking the stormy mile

I love you

Buio. Tutto ciò che lei poteva scorgere era il buio dell'odiata cella di isolamento. Le lacrime e le implorazioni non erano riuscite ad addolcire l'animo vendicativo e feroce delle guardie carcerarie. Giaceva sul freddo pavimento sopportando la noiosa camicia di forza che Paul le aveva stretto troppo forte. Si sentiva morire. Desiderava ricevere il loro perdono, aveva necessariamente bisogno di un'altra possibilità. 48 ore lì dentro lei non sarebbe stata capace di tollerarle.

«Voglio uscire» sussurrava tra pianti e singhiozzi.

«Preferisco stare in cella. Ogni posto va bene, ma non questo.»

Dalla sua prigione, William Wharton ascoltava tutto quello che diceva. Sedeva per terra con le gambe incrociate e l'aria afflitta, malinconica. Anche lui piangeva sconsolato, consapevole di non poter proteggere la sua fidanzata dagli attacchi intransigenti custodi.

«Tesoro, sii forte. Non lasciarti prendere dal panico, il tempo passerà in fretta e tu potrai finalmente uscire.»

Alex riuscì a sentire la sua voce e, con un grande sforzo, provò a rispondergli: «Will, ho bisogno di te. Ho voglia di stringerti e fare l'amore con te. Mi manchi da impazzire. Tu mi fai sentire più forte.»

«Anch'io. Anch'io voglio averti qui accanto a me. Desidero solo che tu stia bene. Ti prego, non cedere. Fallo per me. Ti amo.»

Il cuore di Alex pulsò forte per l'emozione. William l'aveva fatta sentire donna. Una donna vera, amata e invincibile. Era la sua regina

«Anch'io. Tanto. Solo io so quanto ti amo.»

William poggiò una mano sul suo petto. Anche il suo cuore batteva forte, travolto dalla felicità suscitata dall'amore.

«Ci ritroveremo, te lo prometto. Nessuno dovrà fermarci.»

Dentro la piccola stanza oscura, l'adolescente prigioniera chiuse i suoi occhi verdi, lasciandosi cullare dalla dolce voce del ragazzo che le aveva preso il cuore, l'unico uomo che era riuscita veramente ad amare.