se sapessi come ci si sente
ad essere tuo,
saprei sicuramete
per cosa sto vivendo.di notte mi piace pensare
che tu mi stia sognando,
di giorno mi piace sognare
che tu mi stia pensando.non dormo più,
mi hai tolto anche il sonno,
oltre alla dignità
e alla capacità di amare.mi hai tolto tutto
e te ne sei andato
come chiunque altro.ma la ferita che mi hai inflitto
è la più profonda
che la mia pelle
abbia mai conosciuto.è quella che brucia di più,
brucia come il tuo dolore,
che mai sono riuscito
ad estinguere.ed è anche la ferita
che ci metterà più tempo
a guarire,
ma so che lo farà,
so che guarirà
e la mia pelle un giorno
sarà come una mappa.mi hanno strappato
da tutti i lati,
ma sono comunque
un capolavoro.un capolavoro che tu
non hai saputo osservare
ed apprezzare.- Cerbero