ho sussurrato
parole d'amore
nella notte
e la città
te le ha portate
in una canzone.le mie mani
peccaminose
vorrebbero
toccare le tue,
ma così facendo
rovinerebbero
quella pelle
levigata.perché le mie mani
sono ruvide,
sporche,
piene di graffi
e lividi.le mie nocche
sanguinano,
hanno colpito
il muro
troppe volte.anziché andare in chiesa
di domenica
per confessarmi,
vorrei baciarti
e lasciar fare alle labbra
ciò che di norma
fanno le mani.anziché pregare
vorrei amarti
e dare un senso
al mio dolore.ché quando ti vidi
all'orizzonte
giurai
che tu fossi il sole
e mi chiesi
se avessi davvero
mai amato
prima di quel momento.spesso mi dicono
che il mio cuore è finto
e che sono i miei occhi
a scalpitare.eppure quando sei morto
circondato da luci a neon
e candele con cui volevo
bruciare i tuoi candidi vestiti,
guardai la luna e le dissi:"tu, bugiarda infame,
che ogni notte
cambi faccia,
le maree si inchinano
per te
e tu supplichi
di essere amata,
tu hai rapito
la mia reliquia
personale
prima che le mie labbra
pellegrine
potessero arrivare
e far splendere
il suo sorriso
nel firmamento."- Oscar Reyes