Louvre

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mi manca Roma e mi manchi tu,
mi manca baciarti soprattutto;
a volte se schiudo un po' la bocca,
sento ancora le tue labbra sulle mie
e la tua lingua che mi penetra con violenza.

ho lasciato un accendino sotto il Colosseo,
lì dove seduti su una pietra stavamo abbracciati
e per poco non mi hai fatto tuo.

un'occasione che si è ripetuta tante altre volte,
come di fronte alla Colonna di Traiano,
nel campo da sparo
o nella tua macchina.

quella macchina in cui andavo a fuoco,
dove ad ogni semaforo rosso
ti saltavo addosso e non ti lasciavo,
perché la luce verde noi non la volevamo.

quella macchina dove mettevo fuori un braccio
e toccavo la bella Roma di notte
e vivevo, vivevo come mai ho vissuto.

adesso sono ancora più lontano da casa,
in un villaggio di Rodi pieno di case bianche,
dove è facile perdersi, ma fortunatamente
la mia anima ci è abituata.

quando esco in balcone e il sole mi aggredisce
guardo verso il mare e penso
che io e te eravamo come due quadri
appesi al Louvre in una zona dove i turisti
non sostano per molto tempo,
ma chissene frega,
è sempre il Louvre.

- Oscar Reyes

tu belleza sin pazDove le storie prendono vita. Scoprilo ora