CAPITOLO 39: Tra costumi e fantasia

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Ogni mattina mi sveglio e trovo una domanda esistenziale da pormi, il quesito di oggi è: perché le persone amano i centri commerciali? Perché trascorrono il loro tempo libero girovagando per i negozi oltretutto senza comprare nulla?

Ci tengo a precisare che io non ho nulla contro i centri commerciali, anzi, il problema come sempre è la gente soprattutto quelli che intasano i negozi giusto per perdere tempo facendolo perdere anche a coloro che sono lì per fare ciò che si dovrebbe fare in un negozio...comprare!

-"Comunque non per offenderti, prendilo come un consiglio da amico...la prossima volta che qualcuno intralcia il tuo cammino invece di imprecare contro come una camionista ucraina, potresti anche semplicemente dire 'scusi, mi può far passare? Grazie'"- asserisce Chris avanzando lentamente a causa del traffico pomeridiano che blocca la città ogni giorno

-"Vedi che ho detto scusi"- mi difendo ostinata

-"Non vale se prosegui la frase con si toglie dal cazzo"- precisa piccato non staccando gli occhi dalla strada anche se la macchina è praticamente ferma.

Sbuffo incrociando le braccia al petto, so che sembro una bambina ma è da quando siamo usciti dal centro commerciale che continua con questa storia e non si degna nemmeno di guardarmi. Potrei anche aver esagerato, ma quella tizia mi ha fatto perdere la calma; ovviamente non mi sono arrabbiata solamente perché era impalata d'avanti agli scaffali a parlare al telefono da ore, certo che no...non sbrocco per così poco, anzi, se fosse stato solo per questo me ne sarei andata senza perdere ulteriore tempo a causa sua, ma dopo gli innumerevole commenti d'apprezzamento rivolti a Chris sussurrati alla sua amica non ce l'ho fatta più, la gelosia ha offuscato la mia mente e ho aperto la bocca d'impeto senza avere il tempo di metabolizzare quello che stavo dicendo.

Il problema sorge adesso, come glielo spiego che non sono una psicopatica con la stessa tolleranza di un personaggio di Gomorra? E pensare che una volta presi in giro Clara per una scenata di gelosia che fece al malcapitato di turno... ma brava Lydia, mai dimenticare che il karma è una gran stronzo.

-"Per quanto tempo vuoi tenermi il muso?"- chiedo osservandolo con la coda dell'occhio

-"Non ti sto tenendo il muso..."- mormora esalando un sospiro scocciato lasciando cadere le braccia dal volante

-"Allora perché sei arrabbiato con me?"-

-"Sto cercando di farti capire che non puoi reagire e perdere la pazienza per così poco"- esclama volgendo il busto a tre quarti in mia direzione per attanagliare l'attenzione su di me

-"Ma non c'è bisogno di farmi la ramanzina, vedi che non è che aggredisco le persone tutti i giorni...per chi mi hai preso?! Hulk?!"- spiego orientandomi anch'io verso di lui così da avere piena visuale del suo viso

-"E allora che è successo prima? Perché hai reagito così?"-

'Negare, la soluzione a tutto è sempre negare! non dire nulla menti spudoratamente, buttati fuori dall'auto, dagli una testata, fa qualsiasi cosa ma non perdere la dignità facendoti passare per un tappetino per il mouse!' mi mordo il labbro nervosa, ogni tanto mi tocca dare ragione alla mia coscienza, non posso dirgli la verità perderei definitivamente la mia dignità e lì si che mi butterei definitivamente dall'auto. Vacillo sotto il suo sguardo indagatore, abbasso la testa concentrandomi sulle mie mani che iniziano ad essere molto interessanti; devo decisamente farmi le unghie se continuo così sarò io quella che si travestirà da Wolverine o Catwoman, che poi non è male come idea... sarebbe fico se mi vestissi da Catwoman magari trovo il mio Batman o potrei far vestire qualcuno di mia conoscenza da Batman

-"Lydia..."-

Chris allunga la mano sotto al mio mento invitandomi ad alzare il viso ed io inizio a deglutire catturata dai suoi occhi celestiali.

Quattro amiche e un paio di gnocchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora