CAPITOLO TRE.

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Sentii suonare la sveglia, ero ancora scossa dal sogno che avevo appena fatto.

Avevo sognato Ashton, a noi due che stavamo insieme, non era poi così strano, ieri ero andata a dormire con la sua immagine in testa.

Ancora assonnata scesi in cucina, dove Michael stava apparecchiando.

'Giorno.' era tutto quello che potevo dire in quel momento, ma accennai un sorriso.

'Giorno Meg.' come faceva a essere così felice la mattina ancora non lo so.

'Ho fatto un sogno strano, te lo dico solo perché sei mio fratello, ma se ti azzardi a dirlo a qualcuno ti taglio i capelli, e lo faccio sul serio.' ero intenzionata a dire a Michael della 'piccola cotta' che avevo verso Ashton.

'Sai che non lo direi mai a nessuno. Che hai sognato?' mi dava le spalle, stava prendendo il latte da dentro il frigo.

'Ho sognato Ashton, cioè noi due che stavamo insieme, o qualcosa del genere.' appoggiai i gomiti sul tavolo e mi presi la testa tra le mani. Perché era sempre così complicato stare svegli la mattina? Non potevo semplicemente rimanere a dormire?

'Che tenera la mia sorellina che ha una cotta per Ashton.' aveva un tono scherzoso e irritante, di quelli che si usano con i bambini.

'Michael smettila. Non mi piace.' come potevo convincere lui quando nemmeno io ero sicura di quello che avevo appena detto?

'Potresti provarci. So che lo conosci da un giorno nemmeno ma prova a conoscerlo, ti posso dare una mano io se vuoi.' si sedette a tavola e iniziammo a mangiare.

'Dopo ci parlo e vedo di accettare queste lezioni di chimica.' ero sempre stata schietta con i ragazzi. Mi interessi? Ti parlo. Non ti guardo da lontano, ma cerco di starti vicino. Era sempre stato un pregio, che non mi aveva mai fatto perdere nessuna occasione.

'Ora ti riconosco. Ora sbrigati che altrimenti facciamo tardi.' appena finii di mangiare salii in camera e mi cambiai. 

Fortunatamente non dovevo indossare la divisa scolastica, solo durante l'ora di educazione fisica. Non mi piaceva truccarmi pesantemente, quindi come al solito decisi di mettermi il mascara e un filo di eyeliner nero, che faceva risaltare i miei occhi verdi. Avevo gli occhi identici a quelli di mio fratello. Di simile avevamo quello e il colore pallido della pelle. Lui era biondo io mora, lui era abbastanza alto, io superavo di poco il metro e sessanta. 

Scesi di corsa le scale e presi lo zaino, prima che mio fratello potesse lasciarmi sola.

Lui aveva la macchina per questo mi sbrigavo tutte le mattine a uscire con lui. La scuola non era abbastanza vicina e odiavo prendere l'autobus così presto.

Appena arrivati a scuola scesi dalla macchina di mio fratello e mi diressi verso la figura della mia migliore amica, intenta a raccontarle del sogno e del mio 'piano' per avvicinare Ashton.

Mentre mi avvicinavo, vidi che non era sola. Vicino a lei c'era Calum. Calum? Faith stava veramente parlando con Calum? Ridevano di cuore. Ero contenta di vedere il mio migliore amico felice perché stava parlando con la ragazza di cui era innamorato.

Non me la sentivo di interromperli, quindi decisi di entrare subito a scuola. Presi i libri dal mio armadietto e mi diressi in classe.

Chimica, prima ora. Ero così intenzionata a saltare la lezione. Ma non lo feci.

Mi resi conto che anche se ero in quarto, di chimica non sapevo neanche il programma del primo. Questo era un problema.

Non volevo seguire la lezione, non ne avevo proprio voglia, tirai fuori il telefono e trovai un messaggio di Faith.

Bring Me Back To You || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora